feedFacebookTwitterlinkedinGoogle+

infoSOStenibile

Quando il vento soffia sul web

Quando il vento soffia sul web

Novità dalle rinnovabili: seconda giovinezza per il comparto mini-eolico con le turbine controllate via web

Tutti ormai si sono accorti che in Italia il settore delle Nuove Fonti Energie Rinnovabili (NFER) in pochissimi anni, dal 2007 ad oggi, ha fatto passi da gigante, convertendo numeri di nicchia in numeri di massa, introducendo fattori di scala che hanno ottimizzato la catena di valore del settore.

Tutto ciò si è realizzato soprattutto per il comparto fotovoltaico che ha visto una vertiginosa crescita, spesso accompagnata da situazioni di fibrillazione sulle scelte degli investitori, indotte dai repentini aggiornamenti delle “regole del gioco” italiane. Regole che hanno visto la nascita del 5° Conto Energia il 5 Luglio 2012, cinque anni dopo lo storico 1° Conto Energia del 2007.

Anche questa ultima edizione dovrà essere presto aggiornata a causa del raggiungimento del volume di finanziamenti disponibili, pari a 6,7 miliardi di euro. Un ottimo risultato se si pensa che già a fine Dicembre 2012 la potenza installata fotovoltaica superava i 16 GWp: fatti i dovuti raffronti in produzione energetica complessiva significa che in Italia abbiamo installato l’equivalente di una centrale nucleare da 2,3 GW in soli 5 anni.

A differenza del comparto fotovoltaico, con incentivi in progressiva diminuzione, il mini-eolico, ovvero gli impianti realizzati con aerogeneratori di taglia fino a 200 KW, sta vivendo una seconda giovinezza grazie al D.M. 6 Luglio 2012, la cui applicabilità è valida dal 1 Gennaio 2013.

L’eolico ha comunque sempre dimostrato una notevole vivacità e, guardando i dati aggregati nazionali, risulta che alla fine del 2011 sono stati installati 6.936 MW, distribuiti su 807 impianti, pari al 17% del totale degli impianti FER, con una variazione percentuale dal 2010 del 19,3%. La produzione di energia del comparto eolico è stata nel 2011 pari a 9.856 GWh, registrando un aumento di 730 GWh nell’ultimo anno, pari al 7,4% (Fonte: GSE).

Le modifiche sostanziali apportate dal nuovo decreto, pur abbassando il valore della Tariffa Unica Onnicomprensiva per unità di energia prodotta, prevedono però l’allungamento del periodo incentivato da 15 a 20 anni, apportando sostanziali miglioramenti nella rendita finanziaria dell’operazione complessiva misurata dall’Investement Return Ratio (IRR).

Rimane inteso che, affinché l’intera operazione sia economicamente remunerativa, nelle aree deputate all’installazione del sistema eolico si debba procedere prima con un’appropriata campagna anemometrica, necessaria alla misurazione dell’intensità e della direzione del vento: oltre al valore medio del vento va considerata anche la sua turbolenza (ad esempio la frequenza di raffiche di vento) perché se questa fosse troppo elevata indurrebbe inutili sollecitazioni agli aerogeneratori, diminuendo così la producibilità energetica e l’affidabilità delle macchine nell’arco dei 20 anni.

La tecnologia Eolica

Al fine di procedere con l’installazione di un aerogeneratore, va fatta inizialmente una valutazione preliminare dell’area prescelta con strumenti on line come l’atlante eolico (http://atlanteeolico.rse-web.it). Successivamente vanno registrati per alcuni mesi i dati anemometrici e al termine dell’acquisizione, dopo l’elaborazione dei dati raccolti, il sito può essere definito “wind-farm enabled”, garantendo la remunerazione dell’investimento per l’installazione del generatore.

Oltre ai costi preliminari relativi all’analisi anemometrica sono da considerare i costi di installazione e quelli legati all’iter di connessione alla rete elettrica nazionale. Solitamente i parametri di eleggibilità del sito vengono raggiunti quando i valori della media annuale del vento sono almeno pari a 5,5 m/sec. In questo articolato contesto occorre un approccio multidisciplinare in grado di integrare i diversi ingredienti di tipo tecnico-progettuale, installativo e manutentivo, oltre che economico-finanaziario.

Esistono oggi soluzioni in grado di considerare e gestire tutte le variabili a cui si è fatto cenno, come ci spiega Ezio Tedoldi, fondatore di CRIEL srl, società che già da diversi anni ha creduto fortemente nel mini-eolico: “Abbiamo progettato aerogeneratori per mini-eolico nella gamma di potenze 50-200 KW, adottando le metodologie progettuali del Grande Eolico, ossia replicando e adattando le peculiarità delle turbine da 1 MW e oltre, tipiche dei grandi impianti eolici. Ad esempio abbiamo reso possibile l’ascesa alla navicella dall’interno senza utilizzo di piattaforme mobili. I nostri aerogeneratori sono equipaggiati con sistemi autolubrificanti i cui livelli vengono monitorati costantemente, ma la caratteristica che abbiamo implementato con maggior efficacia è il controllo dell’angolo di incidenza per singola pala (single blade pitch).

Abbiamo iniziato quest’avventura con un’idea ben precisa in mente: realizzare una gamma di aerogeneratori che si avvicinassero il più possibile al motto: “installato, dimenticato”, mai applicabile ad un periodo di tempo illimitato, ma valido nell’arco di tempo che va da una manutenzione periodica programmata alla successiva, ovvero senza alcun costo aggiuntivo e, a giudicare dai risultati ottenuti dagli aerogeneratori della linea Ecofly, abbiamo conseguito ottimi risultati”.

“L’innovazione nella gestione e regolazione delle pale (Pitch Control) -spiega l’ingegnere Carlo Gabriele- avviene tramite tre motori brushless indipendenti tra loro, e permette di sfruttare venti con velocità variabili dal cut-in a 3 m/s, passando dalla velocità nominale di 10.5 m/s, fino al raggiungimento della soglia massima (cut-out) di 25 m/s: un’innovazione che permette di incrementare la produzione di 20 MWh/anno. L’installazione pilota in Basilicata ha confermato la bontà delle scelte progettuali in quanto i dati rilevati che mettono in relazione la potenza generata, e quindi l’energia immessa in rete, e le caratteristiche anemometriche, sono risultate al di sopra delle aspettative, rendendoci in questo momento leader nella fascia di mercato indirizzata”. La disponibilità di dati di telemetria costantemente aggiornati e di facile consultazione rendono possibile la messa a punto di una macchina complessa installata anche a centinaia di chilometri di distanza dagli uffici di progettazione.

L’ingegnere Roberto Caspani di W2W Solutions, che ha seguito la messa a punto del sistema di monitoraggio e telemetria attraverso la piattaforma telematica via web Wind&metrY, commenta: “La partnership con CRIEL ci ha richiesto la realizzazione della piattaforma software Wind&metrY, spingendo al massimo le prestazioni di velocità di acquisizione della mole di dati da gestire: se pensiamo che il dato “vento” deve essere letto dagli strumenti a bordo macchina ogni secondo, al fine di avere una quantificazione dell’energia il più possibile aderente alla realtà, possiamo avere una prima idea di quanto il sistema debba essere performante.

Se inoltre -continua Caspani-consideriamo che la connessione può solo essere di tipo satellitare per la maggior parte dei siti, allora abbiamo un’altra indicazione importante per capire che il sistema si basa su tecnologie allo stato dell’arte, per garantire un servizio impeccabile ed efficace”. I sistemi di monitoraggio devono inoltre poter essere utilizzati con estrema facilità da tutti: “La possibilità da parte dei manutentori degli aerogeneratori di poter visualizzare tutto ciò che riguarda gli impianti installati in siti remoti, è fondamentale per dare ai clienti la tranquillità di un buon investimento” precisa Caspani.

Impianti dislocati a svariate centinaia di chilometri, e magari installati all’estero, devono essere “accessibili” in qualunque momento con estrema facilità e soprattutto in mobilità, ovvero da smartphone o tablet, o in ufficio accedendo al sito web Wind&metrY. Solo in questo modo eventuali stati di allerta o di allarme, verrebbero istantaneamente inoltrati al personale di manutenzione e controllo in modo da essere gestiti e risolti con rapidità ed efficienza.

Diego Moratti

Gennaio 2015

Articoli Correlati

Incontri, scambi, momenti formativi e ludici hanno arricchito la nuova edizione della...
Dal 21 giugno al 12 luglio torna il festival organizzato da Legambiente Bergamo che...
Il recente libro di Elena Granata evidenzia come le donne abbiano sempre maturato un...
Al Polaresco l’1 e il 2 giugno un fine settimana dedicato ad ambiente, natura e cura del...