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Trame di fili e storie: Per filo e per sogno

Incontri, scambi, momenti formativi e ludici hanno arricchito la nuova edizione della fiera bergamasca del tessile sostenibile

Un bel sole ha piacevolmente riscaldato la giornata del 5 maggio al Polaresco, dove si erano dati appuntamento produttrici, produttori, artigiane e hobbiste per la fiera del tessile sostenibile “Per filo e per sogno”, manifestazione a cura del DessBg, lanciata da alcuni Gruppi di Acquisto Solidale nel 2011 e giunta ora al suo diciannovesimo appuntamento.

E’ stata una giornata di festa: incontri, acquisti, scambi di esperienze e di abiti, convivialità, formazione e racconti.

Le ‘maestre’ della tessitura hanno esposto le loro produzioni di coperte, sciarpe, teli per la casa, dando la possibilità di provare a intrecciare fili secondo la secolare tradizione della lavorazione con telaio a mano, mentre sui banchetti sotto i gazebo i visitatori hanno potuto ammirare una variegata gamma di prodotti: originali capi di abbigliamento creativo fatti con tessuti sostenibili, foulard stampati con tinture naturali, calzini e calze tecniche per camminatori, costumi prodotti con fibre riciclate, borse e contenitori di ogni tipo, collane e cappelli, colorati articoli del commercio equo, pupazzi, fili e gomitoli, tele cerate per alimenti, cuscini e trapunte, asciugamani di lino con raffinati ricami a mano, prodotti ecologici per il lavaggio dei tessuti, libri a tema.

Un mondo coinvolgente di persone, di fili e di trame che si sono intrecciate durante tutta la giornata.

Non solo acquisti

Grande successo ha avuto l’angolo dello “swap party”, che ha visto un afflusso costante di persone di tutte le età: capi d’abbigliamento usati ma in buono stato sono stati scambiati con altrettanti capi usati (ma nuovi per chi li ha ricevuti), evitando di appesantire la filiera dello smaltimento e dell’inquinamento tessile, che in Europa vede circa l’80% dei rifiuti tessili post-consumo destinati alla discarica.

Inoltre, molto interessanti sono stati gli incontri organizzati durante la giornata. Monica Ronzan ha parlato delle proprietà incredibili della canapa tessile e ha raccontato la storia di questa fibra, dalle grandi produzioni e lavorazioni del passato fino alle attuali difficoltà di coltivazione e lavorazione in Italia. La versatilità di questa pianta in moltissimi campi di applicazione e gli investimenti innovativi anche nel settore tessile fanno sperare in un maggiore utilizzo di questa preziosa fibra.

Le novità nel campo della filiera tessile a livello europeo sono state presentate da Nicoletta Fasani, che ha illustrato una nuova direttiva riguardante il ‘passaporto digitale’: documento che, abbinato ad ogni capo di abbigliamento, permette di ricostruirne la storia nei vari passaggi fino alla vendita. In pratica si tratta di una etichetta con un QR code di facile lettura contenente informazioni tra cui la provenienza dei tessuti, la lavorazione, il confezionamento, il tipo e il numero di lavoratori coinvolti, la durata del capo. In questo modo i produttori vengono così responsabilizzati nelle loro scelte a partire dalla fase di progettazione del prodotto e il processo produttivo è reso più trasparente, affinchè il cliente finale possa acquistare in modo sempre più consapevole.

Non è mancata una parentesi di poesia con le letture di Letizia Di Blasi Filipazzi: racconti sotto l'albero di trame e di fili, che hanno trasportato i presenti in mondi lontani nel tempo e nello spazio, esaltando i valori della manualità, della condivisione, del lavoro solitario o condiviso delle donne. La storia di Aracne e della dea Atena, delle ricamatrici siciliane che ricucendo e ricamando ‘aggiustano’ gli strappi dei tessuti e delle loro vite sono bellissimi stimoli di consapevolezza e immaginazione.

Chiara Perico

 
 
 
 
Giugno 2024

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