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Acqua di valore

Da Uniacque con Ale e Franz l’invito ad alzarsi dalla panchina dell’apatia e della abitudinarietà verso stili di vita più sostenibili

Una giornata mondiale dell’acqua, venerdì 22 marzo 2024, che si è chiusa con lo spettacolo “Alziamoci da quella panchina! L’acqua siamo noi” dell’esilarante duo comico Ale e Franz, di fronte a un vastissimo pubblico che ha riempito il nuovo Spazio Gres art 671 di Bergamo e sicuramente si è divertito, ma non solo. Voluta da Uniacque nel’ambito della “WaterWeek2024 - passione futuro”, la serata all’insegna del divertimento ha però colto l’occasione di proporre alcune delle spassose gag proprio sul tema del consumo di acqua e dei temi della sostenibilità ambientale, che uniti all’intervento del’amministratore delegato Pierangelo Bertocchi hanno raggiunto l’effetto di una sensibilizzazione positiva e di forte impatto.

Nella mattina della stessa giornata, sempre allo Spazio Gres art 671 si è tenuto l’incontro “Lezioni per il futuro, il mondo di domani” dedicato agli studenti delle scuole superiori e ai loro docenti, alla presenza di formatori, professionisti e del presidente di Uniacque Luca Serughetti.

Un’occasione preziosa che, per la prima volta, ha visto la partecipazione a WaterWeek delle nuove generazioni coinvolte in prima persona come protagonisti di un evento. “Waterschool” ha rappresentato infatti, prima di tutto, un momento di confronto tra gli studenti e gli attori coinvolti nel futuro del Servizio Idrico Integrato del territorio bergamasco.

Comunicare è parte del fare

L’esordio della quattro-giorni dedicata all’acqua è stato un convegno tenuto al Monastero di Astino sul ruolo cruciale della comunicazione nella diffusione dell'informazione scientifica. In un momento storico che vede le persone sempre più travolte da un’onda “anomala” di informazioni, rimettere al centro del discorso la qualità della comunicazione e le relazioni tra le diverse parti del processo diventa ogni giorno più importante. I diversi giornalisti ed esperti che si sono alternati negli interventi hanno tutti sottolineato quanto conta per un’azienda informare costantemente per evitare una distorsione tra percezione e realtà che, sui temi e sulle criticità ambientali, è invece diffusa. Occorre inoltre imparare a “narrare” il miglioramento, pena il vanificare gli sforzi verso il miglioramento stesso. Infine, comunicare crea ascolto, partecipazione, coinvolgimento: altri step necessari per instaurare un rapporto di fiducia e trasparenza fra azienda e cittadini.

Ricordate infine le 3 C che caratterizzano i temi ambientali e quindi anche la relativa comunicazione: innanzitutto la complessità della materia, in secondo luogo la contraddittorietà tra cosa sappiamo e come in realtà ci comportiamo ed infine la controversia che caratterizza le soluzioni delineate, che spesso non sono ancora definitive e certe. Tutto ciò a volte porta a una frammentazione dell’opinione pubblica e può essere causa di disinformazione. Comunicare in definitiva non è un’azione che viene prima o dopo o come extra di un progetto o di un’attività, bensì ne è parte e contribuisce a determinarne il successo o meno.

Dedicato a tutti gli addetti ai lavori che ruotano attorno ai temi e alle progettualità del Servizio Idrico Integrato, quali tecnici, ingegneri, geologi e professionisti del settore, il secondo convegno intitolato “Il territorio del futuro: le sfide del servizio idrico integrato” è andato in scena sempre nello splendido contesto del Monastero di Astino venerdi 22 marzo, la mattina, con un panel di relatori nazionali e internazionali che ha fatto il punto sul ruolo dei gestori del servizio idrico integrato in un’epoca di cambiamento climatico, crisi idrica e dissesto idrogeologico. Durante tutti i quattro giorni è stato inoltre possibile partecipare alle numerose visite guidate a impianti, sorgenti, fontane, per conoscere e comprendere quanto è grande la portata del lavoro che ci permette di avere ogni giorno acqua dal rubinetto di casa con un gesto semplice e banale che, forse proprio per questo, troppo spesso è dato per scontato.

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Uniacque al Waste Management Europe. Presentati i progetti di risparmio ed efficientamento

Ad aprile in fiera all’evento “Waste Management Europe”, manifestazione di riferimento a livello europeo sul tema dell’Economia Circolare, della sostenibilità e del riciclo, Uniacque ha presentato i progetti della propria strategia industriale volta al risparmio idrico, al riuso, al recupero e al ricircolo delle risorse nell’ambito dei processi di depurazione. Attraverso un nutrito calendario di appuntamenti e incontri specifici si sono approfonditi progetti come l’ampliamento del depuratore di Bergamo, il piano di riduzione perdite, il nuovo acquedotto di Algua e in generale tutti i processi di innovazione e ricerca che si svolgono negli impianti di tutta la provincia, con particolare riferimento all’efficientamento energetico nel servizio idrico integrato, una delle più importanti sfide per il futuro.

Proprio questo è infatti il filo conduttore del Waste Management Europe che riunisce organizzazioni globali, soluzioni innovative e stakeholder con l’obiettivo di affrontare e approfondire le sfide legate alla gestione dei rifiuti e promuovere, al contempo, l'implementazione di iniziative innovative in questo settore. La terza edizione, che si è svolta dal 9 all’11 aprile presso il Polo Fieristico di Bergamo, ha avuto come tema peculiare “Trasformare i rifiuti in risorsa. Innovare, Collaborare, Sostenere”, esplorando temi come public policy, iniziative globali, tecnologie e innovazione, plastiche, energia ed emissioni, riciclo e acqua, da condividere con i tanti professionisti presenti e con l’obiettivo di contribuire a garantire un pianeta adatto alle generazioni future.

L’Amministratore Delegato di Uniacque Pierangelo Bertocchi spiega così la funzione del gestore del servizio idrico integrato, nel contesto degli obiettivi di lungo termine: “Compito di un’azienda pubblica come Uniacque, oltre a offrire un servizio efficiente ai cittadini, è impegnarsi ogni giorno a costruire il mondo di domani, con un processo che deve essere all’insegna di economia circolare, efficientamento energetico e gestione oculata della risorsa idrica. La disponibilità dei fondi del PNRR ha permesso a Uniacque di procedere con interventi molto importanti: la gestione digitale e il risanamento di circa 1.573 km di rete idrica della provincia di Bergamo e la sostituzione massiva dei contatori standard con quelli di ultima generazione, chiamati “smart meter”; il rifacimento dell’adduttrice di Algua, la costruzione di un serbatoio per l’acqua potabile in località Ventolosa e l’adeguamento del depuratore di Bergamo, che prevede una nuova linea di trattamento da 80mila abitanti equivalenti con l’utilizzo di nuove tecnologie, minimizzazione di consumi energetici ed emissioni e il riutilizzo indiretto delle acque reflue depurate a fini irrigui e industriali. Un complesso di interventi necessario e impegnativo - conclude Pierangelo Bertocchi - ma che avrà importanti ripercussioni generali e benefici per tutti i cittadini”.

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Una società pubblica della bergamasca per la gestione del servizio idrico integrato
Uniacque Spa è una società totalmente pubblica costituita il 20 marzo 2006 per la gestione in house del servizio idrico integrato sul territorio della provincia di Bergamo.
Il modello di riferimento è quello di una società nella quale l’ente o gli enti pubblici soci esercitino su di essa un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi e la stessa società realizzi la parte più importante della propria attività con l’ente/enti che la controllano, nel rispetto dei principi di trasparenza, responsabilità e partecipazione.
Con 429 dipendenti, 214 comuni serviti dall’acquedotto, 215 comuni serviti dalla depurazione, 213 comuni serviti dalla fognatura, Uniacque raggiunge 1 milione di abitanti.
Uniacque ha adottato un modello organizzativo integrato per la qualità, l’ambiente e la sicurezza secondo le norme ISO 9001, ISO 14001, ISO 45001 e ISO/IEC 17025.
 
 
Maggio 2024

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