Presentato il nono bilancio di sostenibilità territoriale di A2A e la Carta dei consumi sostenibili redatta con gli stakeholder locali
Nella provincia di Brescia, A2A si occupa di un ampio ventaglio di attività: gestione dei rifiuti, teleriscaldamento, sistema idrico integrato, produzione, distribuzione e vendita di energia e gas, mobilità elettrica e illuminazione pubblica. Uno dei risultati più importanti raggiunti sul territorio è il recupero del 100% dei rifiuti raccolti che pertanto non viene conferito in discarica, chiudendo il ciclo di economia circolare: nel 2022 il 73% di quanto raccolto è stato destinato al recupero di materia (raccolta differenziata) e il 27% a quello di energia, attraverso gli impianti dislocati nella zona circostante.
Aprica, società del Gruppo A2A che si occupa della gestione dei rifiuti, ha implementato una serie di iniziative online e offline per coinvolgere i cittadini e sono state avviate nuove partnership con alcune imprese al fine di sensibilizzare la comunità locale. È stata Inoltre redatta la «Carta della qualità del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani», approvata nel 2022 dal Comune di Brescia.
Produzione alternativa di calore
Lo scorso anno A2A ha continuato a sviluppare il suo sistema integrato Ambiente Energia, per soddisfare in maniera sostenibile il fabbisogno energetico della città attraverso la produzione alternativa di calore. Il progetto, riconosciuto dalla Commissione Europea come esempio di eccellenza, ha permesso di evitare 917mila tonnellate di emissioni di CO2. Fondamentale per il sistema è la rete del teleriscaldamento di Brescia, lunga oltre 680 km, che serve circa 180mila appartamenti equivalenti e rende possibile riscaldare le case utilizzando calore da fonti rinnovabili, cogenerazione o recuperato da cicli produttivi industriali e di trattamento dei rifiuti, ovvero dai fumi del termoutilizzatore o dalle acciaierie, che altrimenti andrebbe perso.
A Brescia e in 95 comuni della zona, A2A gestisce il servizio idrico integrato, con oltre 4.000 chilometri di acquedotto, 2.650 di fognatura e 51 depuratori, trattando circa 44 milioni di metri cubi di acque reflue. Per garantire una maggior disponibilità della risorsa idrica, è stato realizzato un nuovo serbatoio a servizio dell’acquedotto del Comune di Bovegno ed è stato realizzato un nuovo depuratore in Valle Trompia, per trattare la grande maggioranza dei reflui civili della valle e migliorare la qualità dell’acqua del fiume Mella dove oggi sono convogliati gli scarichi, a fronte di un investimento di 38 milioni di euro.
Prosperità sociale ed economica
Nel 2022 l’azienda ha generato valore sul territorio bresciano pari a 447 milioni di euro (+4% rispetto al 2021), sostenendo lo sviluppo economico e sociale del territorio, contribuendo alla sua prosperità anche attraverso l'implementazione di iniziative di carattere sociale, culturale e ambientale: il Gruppo ha destinato oltre 307 milioni di euro in investimenti infrastrutturali e manutenzione degli impianti: il 26% in più a confronto con il 2021. Sono stati attivati 447 fornitori locali e l’importo degli ordini ha raggiunto 202 milioni di euro, di cui 80 destinati a micro e piccole imprese.
Favorire la mobilità elettrica è uno dei principali impegni dell’azienda per un’economia low carbon e nel corso dell’anno sono state sviluppate le colonnine City Plug, nuove infrastrutture di ricarica a basso impatto ambientale ed energetico, inaugurate proprio in città nel 2023. Inoltre, sono state erogate 1.281 MWh di energia elettrica e sono stati percorsi 8,5 milioni di km a emissioni zero (+94% rispetto al 2021), a fronte di un risparmio di 930 tonnellate di CO2.
Diversi gli appuntamenti che hanno coinvolto un numero consistente di professori e alunni, con l’obiettivo di educare i ragazzi alla sostenibilità. Tra questi, con AmbienteParco di Brescia tante scuole e famiglie hanno avuto la possibilità di visitare gratuitamente due percorsi didattici sviluppati insieme – uno sulla valorizzazione della risorsa idrica e l’altro sull’economia circolare – con oltre 6.500 studenti coinvolti. In quasi 10.000 hanno partecipato ai laboratori educativi organizzati dal Gruppo su sostenibilità ambientale e transizione ecologica, oltre a percorsi formativi a favore di docenti e alunni di Istituti Tecnici. Infine il Banco dell’Energia – che dal 2016 realizza iniziative legate al contrasto della povertà energetica – ha messo a disposizione 390mila euro per progetti finalizzati ad aiutare le famiglie bresciane con il pagamento delle bollette energetiche.
Carta dei consumi sostenibili di Brescia
Come si diceva all’inizio, un’alleanza strategica con le comunità e i territori è più che mai necessaria per una transizione condivisa ed efficace e la si ritrova nel lavoro di ascolto e confronto sintetizzato nella Carta dei consumi sostenibili che nella provincia di Brescia ha coinvolto nell’Advisory Board una diversificata serie di rappresentanti di interesse: Adiconsum Brescia, Ance Brescia, Confapi Brescia, Confindustria Brescia, Legaconsumatori, Ordine degli Ingegneri della provincia di Brescia e Università degli Studi di Brescia.
Sul tema dell’evoluzione dei consumi è emersa la volontà di organizzare un tavolo di lavoro con gli stakeholder locali sia per raccogliere informazioni sulla penetrazione delle nuove tecnologie e il loro impatto sui consumi energetici, sia per promuovere e creare consapevolezza attorno alle stesse. Da un sondaggio SWG il campione bresciano si contraddistingue per un’attenta correlazione tra sostenibilità e difesa dei diritti, nonché da una marcata soddisfazione per la qualità e la cura dell’ambiente cittadino: sul punto del potere delle buone abitudini si suggerisce una stimolazione maggiore per un miglioramento dei consumi sia attraverso premialità sia attraverso campagne informative e formative.
Per la promozione di consumi più sostenibili per cittadini e imprese, verso i primi risulta opportuno evidenziare, attraverso comunicazioni semplici e chiare, le varie possibilità tecnologiche a disposizione dei privati per ridurre e efficientare i consumi, quali ad esempio pompe di calore, cappotti termici, impianti fotovoltaici, elettrodomestici ad alta efficienza etc. Per le imprese invece l’accento è da porre sulla convenienza dell’autoconsumo e di altre soluzioni ad hoc per aziende, oggi a disposizione ma ancora poco conosciute.
Se per quanto concerne il teleriscaldamento nella provincia bresciana è già presente una rete consolidata, gli stakeholder ribadiscono l’opportunità di sensibilizzare gli amministratori di condomino, oltre che di valutare la proposta di ulteriori vantaggi economici a favore della cittadinanza per promuovere la diffusione. Per l’introduzione di Comunità Energetiche Rinnovabili, invece, si sottolinea la collaborazione con gli Enti del terzo settore per individuare quelle soluzioni che vadano a privilegiare implementazioni collettive e solidali rispetto a quelle individuali, con un ruolo centrale per le pubbliche amministrazioni.