La Carta dei consumi sostenibili redatta dall’Advisory board di A2A con le realtà locali evidenzia alcune specificità della città e la necessità di valorizzare il ruolo dei singoli
Molto soddisfatti per l’efficienza del trasporto pubblico e per lo smaltimento dei rifiuti, i milanesi mostrano una preoccupazione elevata per la qualità dell’aria e ritengono meno rilevante rispetto alla media nazionale il ruolo svolto dai singoli cittadini per la tutela dell’ambiente. Valutano se stessi come molto attenti, attribuiscono la sufficienza ai propri concittadini, ma hanno una visione negativa dell’impegno generale degli italiani su questi temi. Queste sono alcune delle sottolineature che il sondaggio SWG in collaborazione con A2A ha permesso di estrapolare per quanto riguarda il territorio di Milano, che ha partecipato all’iniziativa dei Forum MultiStakeholder sui consumi sostenibili, in continuità con l’impegno portato avanti nell’ultimo triennio per l’ascolto delle comunità nei territori in cui il Gruppo A2A è presente. Sono 11 le realtà territoriali coinvolte per contribuire sinergicamente allo sviluppo sostenibile del Paese: Cremona, Bergamo, Calabria, Sicilia, Valtellina e Valchiavenna, Brescia, Seregno, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia e Puglia. Nell’ambito di questo programma sono state realizzate, con le realtà locali, progettualità concrete e “su misura” per accelerare la transizione ecologica sui territori, anche alla luce del piano Industriale del Gruppo.
Dal documento relativo al territorio milanese emerge una prospettiva di azione in cui la priorità va nella direzione della valorizzazione delle aree verdi e delle diverse forme di mobilità sostenibile. In tema di mobilità sostenibile, circular e sharing economy, sostenibilità domestica, la popolazione di Milano supera la media nazionale per l’attenzione alla mobilità. In prospettiva si registra una maggiore disponibilità all’utilizzo dei mezzi pubblici e al car sharing. Da segnalare come quasi il 70% degli intervistati sarebbe disposto a rinunciare completamente all’auto e a spostarsi maggiormente in bicicletta all’interno del territorio urbano.
Attorno al tema dell’economia circolare, l’attenzione dei milanesi è perfettamente in linea con il dato nazionale, con oltre la metà degli intervistati favorevole alle nuove pratiche verso la transizione energetica. Anche le pratiche domestiche evidenziano un'abitudine ad agire comportamenti sostenibili, se non per una minore attenzione all’acquisto di prodotti a chilometro zero e una maggiore sensibilità al compostaggio. Sul fronte della gestione dei rifiuti, è più bassa la percentuale di chi identifica ostacoli concreti alla realizzazione della raccolta. Infine, per quanto riguarda i comportamenti energetici sostenibili, l’indagine evidenzia come nella gestione dei consumi di acqua, energia elettrica e gas, il campione milanese mostri una maggiore attenzione alla programmazione automatica dei termostati domestici per evitare gli sprechi.
Dal confronto con le realtà locali anche per Milano si conferma l’opportunità di veicolare con messaggi chiari e semplici gli argomenti legati all’efficientamento energetico, spesso troppo tecnici e complessi. Campagne informative e stimoli a un’emulazione virtuosa sono altre proposte emerse, in analogia anche con gli altri territori. La maggiore penetrazione della mobilità elettrica ha inoltre delle ricadute sull’attenzione dei cittadini per accrescere la rete delle infrastrutture per la ricarica delle auto elettriche e avviare soluzioni innovative nello smaltimento e nel recupero delle batterie usate.
Riguardo al teleriscaldamento si ravvisa la necessità di incrementare in generale la consapevolezza della cittadinanza sul tema, in particolare per i condomini, spiegando quali sono i vantaggi per l’utenza e per l’ambiente e quali sono gli aspetti tecnici per usufruire di questo servizio. Opportuno soprattutto intervenire con il teleriscaldamento per incrementare l’efficientamento degli edifici monumentali e della Pubblica amministrazione che, presentando vincoli, non possono procedere con interventi sull’involucro esterno dell’edificio. Sul punto dell’introduzione delle Comunità Energetiche Rinnovabili, la particolarità milanese è studiare e programmare grandi CER, dal momento che la città di Milano è un territorio poco adatto allo sviluppo di piccole Comunità Energetiche locali. Allo stesso modo è utile censire i tetti ove è possibile installare impianti fotovoltaici, valutando l’effettiva possibilità di esposizione al sole di molti edifici.
Anche per l’Advisory Board milanese è stata numerosa e variegata la partecipazione degli stakeholder, nello specifico: Adiconsum Milano Metropoli, Agici, Associazione Italiana Riscaldamento Urbano, Agenzia Mobilità Ambiente Territorio, Assimpredil Ance, Assolombarda, Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, Codici Lombardia, Direzione Area Energia e Clima del Comune di Milano, Fondazione Cariplo, Kyoto Club, Legambiente Lombardia Onlus, Fondazione Politecnico di Milano, Osservatorio green economy dell’Università Bocconi.
Bilancio di sostenibilità territoriale di Milano
A Milano, A2A si occupa della gestione dei rifiuti, della produzione, distribuzione e vendita di energia e gas, della rete di teleriscaldamento, di mobilità elettrica e illuminazione pubblica. Nel 2022 la percentuale di raccolta differenziata in città si è attestata al 62%, confermando Milano uno degli esempi più virtuosi di economia circolare in Europa tra le metropoli sopra il milione di abitanti. Sul totale di rifiuti urbani raccolti nel territorio, il 63% è stato destinato al recupero di materia e il 37% inviato ai termovalorizzatori: nessun rifiuto urbano è stato conferito in discarica. Grazie ai rifiuti, sono stati prodotti oltre 335 GWh di energia elettrica, pari al consumo medio annuo di circa 124.000 famiglie, e oltre 450 GWh di energia termica, pari al consumo medio annuo di 37.600 famiglie.
La rete del teleriscaldamento, lunga ben 375 km con oltre 240.000 appartamenti equivalenti serviti, ha permesso di risparmiare più di 100.000 mila tonnellate di CO2. Sono stati realizzati due accumuli termici da 1.500 metri cubi presso la centrale di Famagosta (che garantiscono calore per 1.500 famiglie) e realizzati i progetti di recupero del calore di scarto da scambio termico a San Donato Milanese – Lombheat (3.000 famiglie) e dalla stazione dell’acquedotto MM di via Salemi (500 famiglie).
Nel corso dell’anno è proseguito l’impegno del Gruppo per l’evoluzione della rete elettrica, con circa 150 milioni di euro di investimenti, al fine di supportare il processo di elettrificazione dei consumi e preparare la rete milanese a far fronte a un aumento esponenziale della domanda di energia elettrica che porterà la società entro il 2050 a raddoppiare la potenza disponibile in città. Per questo nei mesi scorsi è stata inaugurata la nuova Cabina Elettrica Primaria di San Cristoforo, la seconda dopo Rozzano delle 10 previste nel piano decennale di Unareti. Grazie alla nuova infrastruttura si è reso possibile garantire l’alimentazione della nuova linea metropolitana M4, l’hub di ricarica “Giambellino” degli autobus elettrici di ATM, i fabbisogni energetici di un gruppo di nuove urbanizzazioni in corso nell’area, ma soprattutto aumentare la magliatura della rete per ridurne le perdite e alleggerire le sottostazioni e cabine limitrofe.
Complessivamente nel 2022 sono stati distribuiti sul territorio quasi 1,5 miliardi di euro: +32% rispetto all’anno precedente. Inoltre, sono stati investiti a Milano oltre 370 milioni di euro in infrastrutture e impianti per la transizione ecologica, +11% rispetto all’anno precedente.
Il progetto #Ambienteascuola di A2A e Amsa in collaborazione con il Comune di Milano ha formato 600 educatori e membri del personale ausiliario in 319 scuole e nidi e ha permesso di distribuire più di 2.300 contenitori per la raccolta differenziata, mentre centinaia di studenti hanno visitato gli impianti presenti nella Città Metropolitana per conoscere da vicino come si produce l’energia e si trattano i rifiuti. Nell’ambito del bando 2020 – 2022 del Banco dell’Energia Onlus, sono stati stanziati 160mila euro per sei progetti nella Città Metropolitana di Milano, per contribuire a contrastare la povertà energetica e aiutare le persone in difficoltà economica e sociale.