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Vincere la battaglia contro il Generale Inverno

Vincere la battaglia contro il Generale Inverno

Andare in bicicletta in inverno? Qualche trucco per non smettere di pedalare nemmeno durante le giornate più fredde

In Russia persino Napoleone ebbe la peggio contro le truppe gelate del Generale Inverno. L’inverno è anche una delle ragioni che ogni anno fa appendere la bicicletta al classico chiodo o attaccarla ai rulli per l’allenamento in casa.

Eppure, alibi a parte, qui non è affatto impossibile uscire con l’amata due ruote anche nei mesi più freddi. Basti pensare che in Austria come in Germania, in Belgio e nella rigida New York si continua a pedalare con ogni condizione meteo. Quindi in Italia, dove il clima è favorevole e mite praticamente tutto l’anno, si può fare. Non con le infradito e la canotta ovviamente. Basta qualche considerazione e qualche accorgimento nell’abbigliamento.

Da dire subito che in bicicletta non si ha freddo se non lungo i primi metri del proprio percorso. È l’esercizio stesso del pedalare che, generando energia, riscalda tutto il corpo; è quindi praticamente impossibile registrare casi di congelamento tra ciclisti. Ovviamente bisogna vestirsi in modo adeguato. Anni fa si seguiva la regola, sempre valida, di vestirsi, specie se si pedala in città, “a cipolla”, senza dover ricorrere a un abbigliamento tecnico per la bici. Basta mettere più strati uno sopra l’altro da poter aggiungere o togliere a seconda della necessità. Un paio di guanti e una cuffia più o meno spessi proteggeranno le parti più esposte e meno in movimento e il gioco è fatto. Piove? Si trovano in commercio delle ottime mantelline, giubbini e pantaloni impermeabili per tutti i portafogli.

Chi usa la bicicletta fuoriporta e magari si arrampica per irti colli invece sa, o dovrebbe sapere, che il vestirsi a strati in questo caso lascia spazio a materiali più sofisticati, leggeri, caldi ma traspiranti che consentono performances di assoluto rispetto. Anzi, per molti pedalare con temperature basse rende persino più reattivi. Semmai, se esiste un limite nei mesi invernali, questo è rappresentato da un numero di ore di luce inferiore rispetto al resto dell’anno. Per ovviare a questo problema, il mercato offre un’ampia scelta, tra bande riflettenti da indossare o da mettere alle caviglie (il movimento ritmico della pedalata aumenta la visibilità) e luci LED leggere ed efficaci, che consentono di vedere, ma soprattutto di farsi vedere.

Il Generale Inverno sarà anche temibile ma oggi non giriamo più con le scarpe di cartone e può essere tenuto a bada. Può intimidire, sì, ma per questo si devono fare i conti con la propria forza di volontà e i ciclisti, in genere, l’hanno ferrea.

Giuseppe Cadeddu - News da Bikeitalia.it

Febbraio 2015

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