Sbarca a Verona il progetto Banco di Comunità della cooperativa Cauto di Brescia, in un progetto emblema dell’economia circolare/sharing economy
È stato inaugurato il 25 settembre a Verona uno spazio per il riuso dove si scambiano beni e relazioni senza euro e si impara ad autoprodurre grazie alla tecnologia a misura d’uomo.
La cooperativa sociale Cauto e Verona FabLab associazione impresa sociale, partner del progetto S.T.E.P.S. di cui è capofila il Comune di Verona, hanno ridato vita allo spazio dell’ex casa del custode delle scuole primarie Vivaldi come nuova casa dell’economia circolare e servizio per la comunità, dove si possano generare relazioni basate sulla condivisione.
È il secondo STEPSpoint del progetto, (il primo è in Casetta Maritati, in via Pigafetta 17), uno snodo di una rete che si comporrà di punti di incontro aperti a tutta la cittadinanza dove vengono proposte diverse attività, dalla ginnastica ai laboratori per genitori e bambini. Con questa nuova presenza si aggiungeranno attività legate allo scambio di beni e disponibilità di ore delle persone da un lato, dall’altro un Repaircafè dedicato alla formazione sull’autoproduzione e il riuso. A Verona in Via Scarabello 18, quindi, convivranno due realtà accomunate dalla promozione dell’economia circolare.
La rete Cauto e il Banco di Comunità
Cauto, la rete di cooperative bresciane che promuovono nel loro agire il tema della sostenibilità integrata, sarà presente con il “Banco di comunità” un servizio basato sui principi della sharing economy che coniuga azioni ambientali e sociali di supporto ai singoli, alle famiglie, alle associazioni e alle aziende, basato sullo scambio, sulla cessione di un bene o competenza che si possiede in cambio di un’unità di misura alternativa. Una iniziativa che vuole mettersi a servizio del territorio di Verona, in particolare della terza circoscrizione, ponendosi in ascolto dei bisogni del territorio offrendo uno strumento capace di rilevare l’offerta sociale potenziando le connessioni e mettendole in rete lavorando per far incontrare domanda e offerta, bisogni e soluzioni. Si crea così un prototipo riproducibile verso un “sistema cittadino di welfare innovativo”, in grado di rivisitare e ottimizzare ciò che esiste, valorizzando risorse e talenti presenti tra i vari enti, organizzazioni e cittadini, fino a oggi poco visibili.
Il Banco di comunità sarà aperto il mercoledì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30 (il venerdì su appuntamento e ricezione enti e fornitori), il sabato dalle 9.30 alle 12.30. Per informazioni:
verona@bancodicomunita.it o 347/6355992
Un Repair Cafè per autoprodurre
Nello stesso luogo, Verona FabLab condividerà lo STEPSpoint aprendo uno spazio di comunità per l'autoproduzione e il riuso chiamato “Fab Repair Cafè” che verrà avviato e gestito in autonomia dai cittadini-maker grazie al coordinamento di un referente FabLab. Rivolgendosi a famiglie, giovani e anziani il FRC si pone alla comunità come fonte di competenze per insegnare alle persone come riparare i propri oggetti nel pieno spirito del riuso, approcciandosi alle tecnologie come software per prototipazione rapida e stampanti 3D. All’interno di un FRC sono presenti i macchinari tipici di un FabLab che possono rivelarsi utili per l’autoproduzione e per dar vita a nuovi oggetti tramite la riparazione di parti mancanti o rotte. Il riuso di un oggetto riparabile permette di non creare ulteriori rifiuti e di risparmiare tutta l’energia dei processi di smaltimento, diventando una scelta ecologica e sostenibile. All’interno del FRC si condivideranno strumenti, conoscenze e competenze tramite corsi di formazione, workshop e attività in ambito tecnologico e artigianale.
Fab Repair Cafè sarà aperto il martedì e giovedì dalle 15.30 alle 18.30.
Per informazioni: info@veronafablab.it o 344/0458663
L’apertura di questo spazio si inserisce quindi nel progetto S.t.e.p.s. e nella volontà del Comune di Verona e di tutti i partner di creare un percorso di economia circolare e di share economy affinché diventi una nuova via per creare comunità.