Il catamarano è stato sviluppato nell'ambito del progetto “H2oPlanet” che nei prossimi 7 anni studierà lo stato dell'acqua sul nostro Pianeta
Lo scorso 15 giugno a Iseo (Bs) è stato varato Ita-Ca, il catamarano costruito interamente con scarti e rifiuti, nato dalla collaborazione tra l’Associazione 7milamiglialontano e la Rete Cauto. Al varo erano presenti Alessandro Zani, presidente di Cauto, e Marco Pellegrini, coordinatore Ita-Ca per la rete bresciana.
Realizzata dai 500 lavoratori delle cooperative sociali della rete Cauto, che si sono attivati in una raccolta differenziata di plastiche e materiali di scarto a cui dare nuovo valore e nuova vita, l'imbarcazione è stata sviluppata all'interno dell'ampio progetto “H2oPlanet”, che l'associazione 7milamiglialontano ha messo in campo per affrontare sotto molteplici aspetti – ambientali, sociali, economici – il tema della salvaguardia delle acque del pianeta. H2oPlanet si svilupperà nell'arco dei prossimi sette anni, toccando tutti i continenti, per documentare il ciclo della plastica nelle acque e le sue conseguenze. Il catamarano Ita-Ca è quindi una metafora perfetta di questo viaggio intelligente che pone al centro la ragione ecologica dell'uomo e ne sarà parte attiva “in casa”: mentre alcuni dei team di H2oPlanet sono in giro per il mondo, infatti, Ita-Ca attraverserà durante l'estate le acque dei laghi di Iseo, Idro e Garda.
Ita-Ca: una visione di futuro
«La condivisione di una visione sull’ambiente e sulla solidarietà, valori costitutivi per la Rete Cauto e obiettivi principali del progetto “MML5.0 H2oPLANET”, è la principale ragion d’essere della nostra “partecipazione” al viaggio di 7milamiglialontano - ha affermato Alessandro Zani, presidente di Cauto -. Le cooperative sociali della nostra Rete hanno da subito scelto di prendere parte, attraverso una partnership concreta, a questo viaggio culturale che promuove una visione ecologica, etica ed estetica di cura e attenzione per il mare e il mondo che abitiamo».
Ita-Ca è anche il nome del nuovo marchio di Rete Cauto che punta a trasformare le opportunità offerte dall’ambiente in attenzione alle persone, all’ambiente e alla qualità: una scelta non affatto casuale, perché proprio il know how tecnologico e informatico di Ita-Ca è la seconda azione concreta di sostegno a questo progetto che prevede, per i prossimi mesi, la realizzazione di una grande opera d’arte, un’installazione imponente per raccontare e patrimonializzare il progetto e le tappe di questo lungo viaggio di sette anni su tutti i continenti.
«Ita-Ca è il linguaggio scelto dalla nostra cooperativa per interpretare il futuro e generare conoscenza – ha spiegato Marco Pellegrini, coordinatore di Ita-Ca per Cauto -. Una software house giovane e dinamica, composta da sviluppatori software, sviluppatori web, analisti e sistemisti con esperienze anche ventennali, per affrontare cambiamenti, nuove sfide aziendali».
In occasione dell’ultima tappa sul Lago di Garda, prevista per il weekend del 13 e 14 luglio, un team di Cauto si cimenterà nella navigazione: Ita-Ca verrà poi trasferita presso la sede di Cauto, pronta a salpare per nuove mete solidali già da settembre.