feedFacebookTwitterlinkedinGoogle+

infoSOStenibile

Uniacque per il sociale. La diversità come risorsa

Uniacque per il sociale. La diversità come risorsa

Lo sviluppo sostenibile del territorio passa per progetti concreti. A sostegno delle persone che più ne hanno bisogno

“La diversità fa la differenza”: questo è il motto del Patto Utilitalia, sottoscritto da Uniacque, a favore della diversità e dell’inclusione. Un programma di principi e di impegni precisi che intendono promuovere la diversità di genere, età, cultura e abilità nelle attività aziendali. Insieme a circa 25 grandi società a livello nazionale che operano nel settore dell’energia, dell’acqua e dell’ambiente, Uniacque ha aderito a questa proposta che prevede la promozione di politiche aziendali inclusive, metodi di conciliazione dei tempi vita-lavoro e politiche di sensibilizzazione interne ed esterne per sperimentare come l’inclusione e la diversità possano essere una risorsa. 

In linea con questa attenzione al sociale e al proprio territorio, Uniacque ha sviluppato progettualità di rilievo e alcune in veste da apripista: è il caso del progetto “nice to neet you” che - non ci si faccia trarre in inganno - utilizza l’acronimo Neet (Not in Education, Employment or Training) e definisce i ragazzi e giovani adulti che non studiano, non lavorano e non seguono alcun percorso di formazione. Un fenomeno purtroppo in espansione che arriva a superare anche il 15% tra i giovani tra i 16 e i 24 anni, che non vanno a scuola, ma sono esclusi da circuiti economici.

In collaborazione con Fondazione Bergamasca, Cooperativa Impegno Sociale, Azienda Bergamasca Formazione, Uniacque ha ideato un progetto di inserimento lavorativo attivato per 4 neet che si sono cimentati per 6 mesi in varie occupazioni e mansioni aziendali, con l’obiettivo di valorizzare competenze latenti e aiutarli ad uscire da una situazione di stallo. “Questo progetto pilota vorrebbe essere da stimolo per l’avvio di una serie di iniziative simili anche in altre realtà, sostiene Paolo Franco, presidente di Uniacque, che ringrazia con l’occasione i partner che hanno reso possibile questa opportunità.

Calcio a 5 Special

Uscendo dagli uffici e dalle dinamiche aziendali, un prezioso goal in favore dell’inclusione sociale viene dal rinnovo, anche per il 2020, del sostegno al campionato CSI di calcio a 5 Special, una categoria dedicata a persone diversamente abili, volta a favorire sia l’accesso alla pratica sportiva sia l’integrazione sociale di persone con disabilità. Lo sport, oltre a quello professionistico e milionario che vediamo in Tv o su tutti i media, è anche quotidianità, motivazione, superamento giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, dei propri limiti e gestione delle proprie difficoltà.

Una sana competizione, una sana passione, è spesso la chiave per spronare qualsiasi persona a migliorarsi, oltre che a essere un salutare sfogo psichico e relazionale. Consentire a tutti, nessuno escluso, di avvicinarsi allo sport e partecipare a un vero e proprio campionato tra squadre bergamasche all’interno del CSI è l’obiettivo di questo progetto. Forti del successo ottenuto, nell’estate del 2019 si è andati oltre, organizzando anche un primo Trofeo interprovinciale targato proprio Uniacque, che ha coinvolto Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova.

Uno sport che torna alla sua dimensione più umana, fatta di gioco, agonismo e relazioni e che supera barriere e limiti che spesso sono più nella mente delle persone, perché i goal del divertimento, dell’impegno e della passione sono – e devono essere – a portata di tutti. 

Diego Moratti

Settembre 2020

Articoli Correlati

Incontri, scambi, momenti formativi e ludici hanno arricchito la nuova edizione della...
Dal 21 giugno al 12 luglio torna il festival organizzato da Legambiente Bergamo che...
Il recente libro di Elena Granata evidenzia come le donne abbiano sempre maturato un...
Al Polaresco l’1 e il 2 giugno un fine settimana dedicato ad ambiente, natura e cura del...