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Una Settimana dell’AgriCultura e del diritto al cibo. Che sia solo l’inizio!

Astino

Oltre 115mila persone alla Settimana di approfondimenti e incontri organizzata dal Comune di Bergamo in occasione del vertice del G7. Ecco alcuni flash

65 eventi tra laboratori, mercati, convegni, tavole rotonde: si è conclusa con questi numeri la Settimana dell’AgriCultura di Bergamo, il Festival voluto e realizzato dal Comune di Bergamo, Provincia di Bergamo e Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per accompagnare l’appuntamento del G7 che si è svolto in città a metà ottobre 2017.

Oltre 106mila persone hanno visitato e frequentato gli appuntamenti: la parte del leone l’hanno giocata i mercati agricoli dei due weekend, in particolare la tre giorni dal 13 al 15 ottobre con le 100 casette sul Sentierone con i produttori di Campagna Amica e Coldiretti e i tre Mercati della Terra di Slow Food Lombardia - Brescia, Bergamo e Milano (ai quali da sabato 14 ottobre si è aggiunto il Mercato di Varese) -. Complice un clima quasi estivo, si sono registrati oltre 70mila visitatori, mentre sempre nello stesso weekend grande successo per le conferenze sul tema “Fame Zero” organizzate in collaborazione con BergamoScienza e CESVI tra il Teatro Donizetti e l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Bergamo: oltre mille persone sono accorse per ascoltare i numerosi ospiti ed esperti di caratura internazionale, mentre 3500 sono le persone che hanno acquistato biglietti per il grande appuntamento enogastronomico di Astino nel gusto.

Numeri elevati anche per il primo weekend della Settimana dell’AgricCultura, con alcuni eventi particolarmente importanti: il 7 ottobre è andato in scena il primo grande Mercato dei mercati a filiera corta che ha visto la collaborazione di tante associazioni unite per testimoniare l’importanza di sostenere i piccoli produttori locali all’insegna del cibo e dell’agricoltura che vogliamo.

Altrettanto significativo l’evento della Biodomenica dell’8 ottobre, organizzata da Aiab nazionale e dal Biodistretto sociale di Bergamo per promuovere l’attenzione alle produzioni biologiche e a un’agricoltura sempre più attenta all’ambiente e alle persone che ci lavorano. Biodistretto che ha promosso anche nel corso della settimana una serie di appuntamenti alla presenza dell’attivista e ambientalista indiana Vandana Shiva, che riportiamo in queste pagine, unitamente ad altri brevi report di varie iniziative e incontri che si sono susseguiti dal 7 al 15 ottobre 2017.

Comprensibile la soddisfazione del sindaco di Bergamo Giorgio Gori: «Siamo stati l’unica tra le città italiane che hanno ospitato gli appuntamenti della Presidenza italiana del G7 a non limitarsi all’accoglienza verso le delegazioni, ma abbiamo creato invece un evento aperto e che ha visto una grande partecipazione - spiega Gori - Abbiamo voluto rappresentare visioni e punti di vista diversi, cercando di coinvolgere cittadini e visitatori intorno a temi di fondamentale importanza quali il futuro dell’alimentazione.

Credo che ci siamo riusciti, anche grazie al grande lavoro che da qualche anno abbiamo intrapreso con il tavolo dell’agricoltura e alla grande risposta di enti, associazioni e realtà che hanno collaborato con il Comune, la Provincia e il Ministero alla realizzazione della settimana».

Gli approfondimenti dentro e fuori il G7 agricoltura di Bergamo sono stati davvero tanti e con contributi di ottimo livello. Manterremo aperto il contatto con il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e con tutti gli altri interlocutori presenti in questa settimana così intensa, al fine di non perdere quanto discusso e ampiamente dibattuto finora.

Come infoSOStenibile continueremo nei prossimi mesi, come sempre, a dedicare spazi e approfondimenti a tutte le realtà che vogliono esprimere la propria voce, contribuire al dibattito, ma anche rimboccarsi le maniche per operare concretamente perché si creino le condizioni per cambiare l’agricoltura e il sistema agroalimentare locale e mondiale nella direzione su cui concordiamo all’unanimità, quasi senza eccezioni.

Senza fare troppi distinguo, siamo tutti responsabili dei cambiamenti che vogliamo apportare e se in coda a queste pagine riportiamo il discorso integrale del fondatore di Slow Food Carlo Petrini ai ministri del G7, quale espressione e sintesi di molte nostre richieste alla politica e alle istituzioni, non scordiamoci nemmeno un momento che il motore vero per cambiare il sistema è la nostra domanda e azione consapevole, i nostri acquisti settimanali e i nostri stili di vita quotidiani, da praticare nei tanti progetti che già esistono, come sostenuto anche da una fiduciosa Vandana Shiva. I numeri dimostrano che l’influenza delle nostre azioni individuali e collettive è più incisiva di quanto pensiamo e soprattutto occorre usare questa spinta per premere sulla politica e sulle istituzioni, a cominciare da quelle locali, perché la politica e le istituzioni non sono qualcosa di diverso dai noi cittadini e dalla società, ma sono le forme entro cui far valere le proposte e le istanze per migliorare la qualità di vita di noi tutti.

Diego Moratti

 

> Il Mercato dei Mercati a filiera corta apre la settimana dell’agricoltura e diritto al cibo

Se non fosse per il colore dorato degli alberi lungo il Sentierone, la calda giornata di sabato 7 ottobre farebbe pensare all’arrivo delle primavera. Grandi e piccini passeggiano tra i 50 stand di produttori locali; un mercato invaso da profumi, esperienza e simpatia.

Un sabato all’insegna della spesa fatta con attenzione, consapevolezza e… divertimento! Si comincia con il laboratorio di molitura, a cura dell’associazione Grani Asta del Serio.

Nel frattempo, sotto lo stand delle associazioni organizzatrici dell’evento, si dà spazio alla creatività dei bambini con il laboratorio “Scriviamo una letterina al G7”. Non soltanto fantasia nel disegno ma anche determinazione nel messaggio: il desiderio di un mondo migliore nel quale crescere.

Divertente il fumetto di un kiwi che ammonisce : “Nessuno mi conosce perché sono in via di estinzione” vicino al quale un fiorellino sta perdendo i petali “per via dell’inquinamento”. E poi.. “Cari signori del G7 vi chiediamo gentilmente di rispettare… i mari, i boschi, la terra e le api”perché, anche i bambini lo sanno, “le api non fanno solo il miele!”

A metà pomeriggio la merenda biologica in compagnia di una nutrizionista che spiega come sia semplice e importante preparare uno spuntino sano, gustoso e genuino e si fa notare che, complice il boom dei fast food, il nostro senso del gusto si è gradualmente appiattito e omologato.

Un ultimo giro per il mercato, dove si può acquistare vino, olio, formaggi e salumi, fiori, miele, pane e verdura e soprattutto acquisire il senso e il piacere di fare la spesa ai mercati a filiera corta e vivere un’economia di relazione. Non solo in occasione del G7… basta informarsi! Di Mercati a filiera corta ce ne sono tanti: info su www.cittadinanzasostenibile.it  

> Presentato a Bergamo l’indice globale della fame 2017

Il Teatro Donizetti di Bergamo ha ospitato un prestigioso evento annuale: è stato presentato da Cesvi e dai partner di Alliance2015 l’Indice Globale della Fame (Ghi)2017. L’Indice mostra risultati contrastanti: nonostante una diminuzione della fame e della denutrizione rilevata nel lungo periodo a livello mondiale, in 52 Paesi del mondo i livelli di fame e di insicurezza alimentare restano allarmanti.

Con un punteggio medio di 21.8, che nella scala da 0 a 100 è definito come grave, il Ghi del 2017 è del 27% più basso rispetto a quello del 2000 (29.9). Tuttavia, il livello globale della fame, misurato in 119 Paesi, resta ancora molto alto con grandi differenze tra le diverse nazioni e persino entro gli stessi confini. Ancora milioni di persone si trovano in una situazione di fame cronica e in molte zone si registrano gravi crisi alimentari.

Sono le profonde e persistenti disuguaglianze a rappresentare il principale ostacolo alla lotta alla fame e alla denutrizione nel mondo e al raggiungimento quindi dell’obiettivo “Fame Zero”, fissato dalle Nazioni Unite per il 2030.

Nonostante la flessione generale registrata dall’Indice, l’emergenza fame resta un fenomeno marcatamente disomogeneo che si concentra nelle aree rese più vulnerabili da povertà, conflitti, catastrofi naturali e carestie, dove le popolazioni sono già più esposte e svantaggiate.

Il rapporto 2017 è stato presentato dall’Ong Cesvi, membro del network internazionale Alliance2015 e curatrice dal 2008 dell’edizione italiana dell’Indice Globale della Fame.

All’evento hanno partecipato il Ministro Martina, Phil Hogan, Commissario Europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale, Daniela Bernacchi, CEO&General Manager di Cesvi, Dominic MacSorley, Presidente di Alliance2015 e CEO di Concern Worldwide, Mathias Mogge, Direttore Programmi Welthungerhilfe, Antonia Potter Prentice, Direttore di Alliance2015 e Abdulai Bun Wai, Coordinatore Nazionale di ALLAT (Alliance for Large-scale Land Acquisition Transparency della Sierra Leone).

> Dalla PAC all’agricoltura per i territori. Quali prospettive

Chiedere alle istituzioni, dal G7 all’Unione Europea, una politica agricola migliore. Questo potrebbe essere l’estremo sunto del convegno e dibattito che si è tenuto sabato 7 ottobre 2017 a Bergamo presso il Palazzo della Provincia, all’inizio della settimana dell’agricoltura e del diritto al cibo.

Convegno organizzato da Legambiente Lombardia proprio in concomitanza con il grande Mercato dei piccoli produttori, con la partecipazione del Ministro Maurizio Martina.

Corposo il programma, attraverso il quale gli organizzatori hanno voluto far sentire la voce di tutti - tecnici, esperti e agricoltori - per portare nel dibattito i temi più urgenti che riguardano il settore.

Lo slogan vero della manifestazione è in effetti l’obiettivo principale: #cambiamoagricoltura. Ad aprire le danze - dopo i saluti del Sindaco Giorgio Gori e di Sonia Cantoni di Fondazione Cariplo - ci ha pensato Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia. Secondo Di Simine, l’agricoltura nel corso degli anni ha dato rese formidabili, ma urge più che mai una correzione della PAC affinché il settore divenga anche il motore propulsore di lavoro sociale e tavolo di discussione sul diritto al cibo.

Sono seguiti nel corso della mattinata tanti interventi, soprattutto di piccoli e grandi agricoltori che ogni giorno si trovano a lottare contro un sistema eccessivamente burocratizzato. Sempre la Politica Agricola Comunitaria è stata il pretesto per una tavola rotonda finale a cui hanno preso parte rappresentanti di varie associazioni regionali e nazionali. Il Ministro Maurizio Martina ha tenuto, infine, a portare i suoi saluti e la sua posizione in vista del G7.

Secondo il ministro, non c’è futuro se alla politica agricola non va ad unirsi a quella alimentare e a quella ambientale. La PAC è uno strumento utile, che permette di attingere a fondi altrimenti irreperibili, ma questo non vuol dire che non abbia bisogno di correzioni nella direzione di tutelare maggiormente le piccole realtà e quelle più rispettose dell’ambiente. Competitività ottenuta attraverso una vera sostenibilità, agricola, economica e ambientale: questa può essere la mossa vincente del futuro, nonché la manovra di correzione tanto attesa.    

Ottobre 2017

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