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Tre gioielli della Valle Brembana. Un regno di natura e tradizioni si racconta

cattedrale vegetale

La cattedrale vegetale

La Cattedrale è un monumento evocativo, elaborato interamente con materiale naturale autoctono, secondo l’antica arte dell’intreccio e della costruzione vegetale, come insegna la carriera artistica di Giuliano Mauri, autore dell’opera. La Cattedrale è stata realizzata su un dosso isolato (ma è facilmente raggiungibile anche a piedi), circondato da una cortina di alberi, sull’avvio del percorso di salita verso il Monte Arera in località Plassa.

Sorge in un contesto intimo dal quale è possibile godere della vista delle cime del Pizzo Arera e dell’Alben, oltre che delle vallate circostanti. La sua ideazione prevede negli anni la crescita di alberi ad alto fusto all’interno di 42 colonne composte da pali di abete, faggio, rami di nocciolo e di castagno. Sarà quindi la natura a dare vita, col trascorrere del tempo, alla futura cattedrale a 5 navate: un luogo indimenticabile e accogliente, fonte di benessere e di riconciliazione.

 

Il Cornello dei Tasso

Al borgo di Cornello dei Tasso il tempo si è fermato: la grande armonia e la vivibilità del luogo, la densità delle memorie storiche, la maestosa via porticata e la chiesa medievale sono da sempre considerati uno dei siti più emblematici della storia e della cultura bergamasca.

Il secolare isolamento ha favorito la conservazione dell’originario tessuto urbanistico, caratterizzato dalla sovrapposizione di quattro diversi piani. Separato dall’area edificata è il cosiddetto “Palazzo dei Tasso”, ubicato su uno sperone di roccia sul lato meridionale del borgo con evidente funzione di guardia verso valle. Nella piazzetta del borgo si trova il Museo dei Tasso e della Storia Postale, fondato nel 1991 dal prof. Vittorio Mora.

Punto di riferimento per il turismo culturale e scolastico della Valle Brembana, conserva molte testimonianze dell’attività postale e letteraria del glorioso casato Tasso. Degno di nota per la complessità, la varietà dei temi e il notevole gusto stilistico è il grandioso ciclo di affreschi databile tra il XV e il XVI sec., che ricopre le parenti interne della chiesa dedicata ai SS. Cornelio e Cipriano. Si ipotizza che tra gli esecutori vi possano figurare i Baschenis di Averara.

 

La Via Mercatorum

La Via Mercatorum era una strada medievale che univa Venezia ai mercati dell’Europa del Nord attraverso l’alta Valle Brembana, passando per la bassa Val Seriana e valicando il Passo di San Marco. Le prime notizie d’archivio, risalenti al 1248, la indicano come il tracciato che favoriva lo scambio commerciale veneziano tra l’Oriente e il Mar Baltico.

La via fu una delle più importanti arterie commerciali sino a tutto il XVI secolo prima che iniziasse il suo declino quando la Repubblica Veneta inaugurò la Via Priula (1592), di percorrenza più breve e agevole anche grazie alla costruzione sul fiume Brembo di nuovi ponti. La Via Mercatorum attraversa centri di notevole interesse storico e culturale fra cui Cornello Dei Tasso e Oneta, con la sua “Casa dei colori” meglio conosciuta come “Casa di Arlecchino”.

Il 3-4-5 luglio appuntamento con la Carovana delle Alpi che riprende il cammino da Cornello dei Tasso e ripercorre la Strada Priula fino al Passo San Marco, rientrando sull’antico tracciato della Via Mercatorum alta, che passa da Averara. L’iniziativa è riservata a 20 partecipanti che potranno iscriversi entro il 25 giugno all’indirizzo info@legambientebergamo.it.

Per maggiori info: www.legambiente.it.

Giugno 2015

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