feedFacebookTwitterlinkedinGoogle+

infoSOStenibile

Tourists 4 Future: turismo responsabile da Palermo a Bergamo

Tourists 4 Future

Un team di viaggiatori lenti ha passato 3 mesi lungo l’Italia alla scoperta delle sue bellezze naturali e delle iniziative sostenibili e solidali

4 e solidali viaggiatori, 3 mesi, 20 regioni, 3465 km e 57 miglia nautiche percorse. Sono stati questi i numeri del progetto “Tourists 4 Future” partito il 1° luglio scorso dalla soleggiata Palermo e conclusosi a Bergamo il 2 ottobre. Un viaggio - ma soprattutto un racconto - lungo il Bel Paese alla scoperta delle realtà italiane più autentiche fatte di solidarietà, rispetto per il territorio ma anche di straordinaria bellezza. Il percorso è nato come testimonianza di un paese pronto a ripartire attraverso il turismo responsabile e sostenibile dopo i mesi del primo lockdown: per questo Tourists 4 Future ha deciso di “unire” nel suo percorso due tra le città simbolo della prima ondata della pandemia, Palermo e Bergamo.

Solidarietà e turismo responsabile

I protagonisti di Tourists 4 Future sono stati Mauro Cappelletti e Cristiano Pignataro (guide ambientali escursionistiche), Stefania Gentili (fotografa, naturalista e guida ambientale) e Francesco Quero (musicista e navigatore), assieme ad altrettanti collaboratori che li hanno supportati da remoto. Come hanno spiegato i protagonisti una volta arrivati nel capoluogo orobico, il progetto è nato la scorsa primavera, quando non era possibile viaggiare, e ha voluto promuovere territori e destinazioni attraverso le voci delle molte realtà italiane impegnate nel turismo responsabile utilizzando quel prezioso megafono che possono essere i social network usati in maniera divulgativa.

Non solo: l’altro elemento fondamentale di Tourists 4 Future è stato l'attenzione alla solidarietà e all’Italia ripartita dopo i mesi del primo lockdown.

«Attraversare l'Italia, conoscere le persone del posto, le tipicità locali e vedere tante realtà diverse ma unite nella promozione di un turismo sostenibile è stato sicuramente arricchente – ha affermato Stefania Gentili -. Ma il nostro obiettivo era soprattutto quello di avvicinare le persone a un turismo lento, fatto di paesaggi, natura, città d'arte, ma anche di tradizioni locali e soprattutto incontri con le persone: è questo ciò che rende una vacanza un vero viaggio. Un modo per crescere, per ritrovarsi e partire di nuovo».

Parola d’ordine: lentezza

Quello di Tourists 4 Future è stato in tutto e per tutto un omaggio alla filosofia dello “slow travel” (turismo lento), l’unico che permette di godere a pieno delle infinite bellezze presenti in Italia e soprattutto di garantire il minor impatto possibile sull’ambiente. Per questo Mauro, Cristiano, Stefania e Francesco - da esperti viaggiatori amanti della natura e promotori in prima persona del turismo responsabile e sostenibile - si sono spostati lungo lo Stivale sfruttando i mezzi della mobilità dolce.

A piedi, naturalmente, ma anche in bicicletta, in catamarano e in alcuni posti persino in sella agli asini. L’ultima grande tappa prima di arrivare a Bergamo è stata la scoperta dell’Alta Via delle Grazie, il cammino tutto bergamasco con partenza e arrivo in città ispirato a quello più famoso di Santiago: un percorso che sta conoscendo una sempre maggiore diffusione, ideato da Gabriella Castelli e Giovanni Battista Merelli e collegato al Cammino di Sant'Agostino; 300 km suddivisi su 13 tappe (7 tappe in MTB) per godere di tutta l’ospitalità delle valli bergamasche e conoscere persone del posto, pernottare in ostelli, baite, luoghi di accoglienza religiosa o B&B adibiti ad accogliere viandanti e pellegrini con un forte spirito di comunità e condivisione. Gli stessi principi che l’Alta Via delle Grazie condivide con il progetto di Tourists 4 Future. 

Gianluca Zanardi

Febbraio 2021

Articoli Correlati

Vuoi fare un annuncio pubblicitario o promuovere un evento? Contatta la redazione di...
Eccoci di nuovo insieme per alcune curiosità e informazioni sull’alimentazione. Seleziona...
Senza sostituire gli esami di laboratorio, nel modello della farmacia dei servizi l’...