Avviata la sperimentazione partecipata a servizio dell’Istituto comprensivo Antonio Stoppani
Il concetto dell’urbanismo tattico trova seguito anche nella città di Lecco. Il 21 maggio è stata avviata la sperimentazione della nuova “strada scolastica” a servizio dell’Istituto comprensivo Antonio Stoppani. Alla base di questa filosofia urbanistica vi è l’idea che, con soluzioni creative e piccoli interventi, si possano ottenere elevati ritorni per la cittadinanza nella fruizione degli spazi pubblici. Le persone possono riappropriarsi di spazi comuni, vivibili e sicuri, rendendo possibili spostamenti a piedi e l’utilizzo di mezzi a basso impatto come la bicicletta, contribuendo a limitare fortemente le emissioni di gas clima alternanti e inquinanti per gli spostamenti di tutti i giorni. A promuovere l’iniziativa l’assessorato all’Ambiente e alla Mobilità guidato dall’urbanista specializzata in pianificazione territoriale, Renata Zuffi, che si è avvalsa della cooperazione dell’architetto Matteo Dondè.
Il primo passo nella creazione della strada scolastica è stato mosso già nel settembre 2021 all’interno della “Settimana della Mobilità Sostenibile”. “Nei mesi di novembre e dicembre si sono proseguiti gli incontri con le 10 classi coinvolte nel progetto e i genitori” spiega Renata Zuffi. Le intenzioni dell’assessore risultano in accordo con le modalità operative dell’urbanismo tattico, che vede nell’incontro e soprattutto nel confronto propositivo con la cittadinanza un passaggio fondamentale. Durante il mese di giugno continueranno i colloqui con tutti i soggetti coinvolti che vede come partner anche la cooperativa Eco86, responsabile del Piedibus, e la Fiab (Federazione Ambiente e Bicicletta). Il progetto avanzerà nel corso di tutto il prossimo anno scolastico per approdare poi alla sua realizzazione conclusiva.
La sperimentazione è iniziata con il posizionamento di barriere stradali provvisorie con lo scopo, insieme a una nuova segnaletica, di modificare la percorribilità per i mezzi a motore della strada. La sperimentazione “quasi a costo zero” - chiarisce l’architetto Dondè, esperto di pianificazione della mobilità ciclistica e di riqualificazione di spazi pubblici. L’elemento economico è importante per rendere replicabili iniziative simili anche in altri luoghi, tanto più che il tema della sicurezza stradale nei pressi degli edifici scolastici è trasversale e presente nella maggioranza dei comuni italiani.
Nel caso lecchese di via Grandi, si andranno a perdere degli spazi di parcheggio a lato strada, ma grazie ad una riorganizzazione complessiva i due posti auto per disabili saranno spostati proprio in prossimità dell’ingresso dell’istituto, agevolando l’accesso alla scuola a chi più ne ha bisogno.
Gli accorgimenti viabilistici serviranno per ottenere in primo luogo una maggiore sicurezza per tutti i fruitori della scuola e della zona circostante, creando un area di sicurezza grazie alla riduzione della velocità dei veicoli in transito, che non avranno più un rettilineo ma una chicane delimitata da arredo urbano.
Gli spazi ricavati dalle modifiche definitive permetteranno in futuro di installare oggetti come tavoli, panchine ma anche rastrelliere per biciclette e piccole aree verdi per dare ad alunni e cittadini spazi fino a ieri inesistenti e troppo a lungo asserviti ad una mobilità individuale, insostenibile e monopolizzata dell’automobile.
Selene Mosti