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Se il pizzaiolo green ti sforna un’auto elettrica

Pizzaiolo green

A Martinengo Alessandro Casali consegna pizze a domicilio gustando il piacere della mobilità sostenibile: “Faccio 140 chilometri con 1 euro e 60 centesimi”

Basta una semplice presa dove attaccare la spina schuko e il gioco è fatto. Anzi, il pieno è fatto. Al costo quasi imbarazzante di 1 euro e 60 centesimi. Non c’è nemmeno bisogno delle monetine di resto, perché è compreso nella bolletta energetica di casa. Se poi si utilizzano pannelli fotovoltaici o colonnine di ricarica che alcuni enti pubblici stanno installando e che spesso sono gratuite, allora non hai più nemmeno quel costo.

Alessandro Casali, titolare di una pizzeria d’asporto nel centro storico di Martinengo, da qualche settimana viaggia indisturbato nella Ztl del paese e di quelli vicini, trasportando pizze di casa in casa con un gusto in più: quello di essere il primo bergamasco nel 2014 ad immatricolare un’auto elettrica. Casali non ha dubbi: «Non capisco perché non ci sia una corsa a comprare auto elettriche, o meglio, un’idea ce l’avrei.

Facendo due calcoli è facilmente intuibile che l’investimento è decisamente conveniente, ma in effetti c’è ancora una totale mancanza di informazione e poca chiarezza sulle questioni pratiche e la gente non si fida ancora a comprarla. È un gatto che si morde la coda: io l’ho comprata anche solo per dimostrare che la mobilità elettrica non solo conviene, ma funziona ed è comoda, perché il mio obiettivo principale è vivere in un ambiente che sia sano e salutare per noi e per i nostri figli». E c’è da credergli perché sulla sua Smart elettrica non ci sono nemmeno le grafiche pubblicitarie della pizzeria, ma c’è ben chiaro il simbolo dell’auto elettrica: «Ho pensato che se mi vedono in giro, allora le persone capiscono che è una possibilità a portata di mano».

Ad esempio il problema della ricarica, è un falso problema se uno non deve fare viaggi lunghissimi, oltre i 140 Km, perché la macchina si rifornisce da una normalissima presa schuko che puoi attaccare ovunque: la carica completa si fa prima di partire, ma volendo si può tenere caricata ogni volta che ci si ferma da qualche parte, come si fa con un cellulare o un computer portatile. La ricarica completa la faccio a casa la notte, impiega circa 10 ore oppure c’è l’opzione che dimezza il tempo. Nelle colonnine di ricarica invece basta 1 ora per “il pieno” oppure si ricarica solo per il tempo a disposizione, mentre si beve un caffè o si fa un acquisto in un negozio.

Non ci sono più spese di bollo auto, di olio, non occorre fare il tagliando, bensì solo un controllo sommario e poco dispendioso, perché il motore di un’auto elettrica ha una durata di tre volte superiore e c’è poco bisogno di manutenzione meccanica. Inoltre ci sono tutte le agevolazioni: ad esempio i parcheggi sono sempre gratuiti in Bergamo, in Brescia, a Milano e nelle maggiori città. È possibile entrare nelle Ztl e poi ci sono gli eco incentivi all’acquisto. Senza contare che le compagnie d’assicurazione prevedono fino al 30% di sconto sulla polizza auto. È vero che comprare un’auto elettrica costa circa il doppio della corrispettiva auto tradizionale, però il costo di mantenimento e i consumi irrisori consentono di ammortizzare la maggiore spesa in pochissimi anni. I miei costi sono un decimo di una normale autovettura: per fare lo stesso tratto di strada, se spendevo 100 euro con l’auto a benzina, adesso spendo 10 euro. La mia auto fa circa 65 Km di media giornaliera, 2 mila Km al mese (24 mila Km l’anno). Con l’auto elettrica spendo solo 320 euro tutto l’anno, vale a dire meno di 30 euro al mese: lavoro tanto, ma risparmio energia, denaro e guadagno in qualità di vita, mia e dei miei figli».

Diego Moratti

Gennaio 2015

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