I fondi previsti da Buono mobilità e Ecobonus 2020 rottamando il proprio veicolo inquinante
Nell'impegno per la limitazione delle emissioni, le politiche messe in atto dal Governo si stanno concentrando soprattutto nella rottamazione dei veicoli più inquinanti e nella loro sostituzione con mezzi a basse emissioni di CO2. Certamente il comparto verso cui si indirizza la maggiore attenzione in ottica di riduzione dell’impatto ambientale è quello dei veicoli elettrici su quattro ruote, sia che si parli di auto private che di veicoli commerciali; eppure un occhio di riguardo va prestato pure alla mobilità su due ruote, anche nella sua versione elettrica.
Nel tanto discusso Decreto Clima pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 14 ottobre 2019, il governo ha stanziato 70 milioni € per il 2020 a favore del fondo “Programma sperimentale buono mobilità”. Secondo quanto previsto dal decreto, tutti i cittadini hanno la possibilità di rottamare un’autovettura omologata fino alla classe Euro 3 e ricevere in cambio un buono mobilità pari a 1.500 euro, buono che scende a 500 euro in caso di rottamazione di un motociclo fino alla classe Euro 2.
Per cosa può essere utilizzata questa somma? Entro tre anni successivi dalla ricezione del buono mobilità, il beneficiario sarà tenuto ad acquistare l’abbonamento al trasporto pubblico. In alternativa, la somma potrà essere utilizzata come sconto sull’acquisto di una bicicletta o di una bicicletta a pedalata assistita. Il bonus non è quindi legato al suo utilizzo immediato, ma è soggetto alla condizione di non acquistare nei due anni successivi dal suo ricevimento un’auto a “non basse emissioni”.
Bonus sui mezzi di categoria L
Se da una parte il “Bonus mobilità” ha l’obiettivo di diminuire le auto presenti nelle zone metropolitane più inquinate a favore di bici, trasporti pubblici o servizi di sharing, dall’altra cerca anche di favorire la sostituzione degli scooter più inquinanti con i nuovi modelli elettrici.
I contributi stanziati dall’Ecobonus - la misura promossa del Ministero dello Sviluppo Economico per incentivare l’acquisto di veicoli a ridotte emissioni e inserito all’interno della Legge di Bilancio 2019 - oltre alle auto ibride e elettriche riguardano anche i ciclomotori e i motocicli appartenenti alle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7e senza alcun limite di potenza. Attraverso la rottamazione di un veicolo della categoria L omologato alle classi Euro 0, 1, 2 o 3 si potrà così godere di uno sconto pari al 30% del prezzo d’acquisto del nuovo veicolo elettrico fino ad un massimo di 3.000 euro IVA esclusa.
Si tratta di un contributo che il Governo ha rinnovato alla fine dello scorso anno per un totale di 8 milioni di euro: sarà quindi possibile usufruirne anche per tutto il 2020. Attenzione però: come nel caso delle auto, non si tratta di un incentivo diretto ma di un processo nel quale il consumatore che acquisti un nuovo veicolo elettrico della categoria L gode di una compensazione sul prezzo d’acquisto. È infatti il rivenditore – e non l'acquirente – a doversi registrarsi all’interno del portale dell’Ecobonus, verificare l’effettiva disponibilità delle risorse e prenotare lo sconto sul veicolo scelto.
In una città a misura di scooter come Bergamo, la svolta verso l’elettrificazione della mobilità su due ruote consentirebbe un significativo taglio delle emissioni cittadine e una forte limitazione dell’inquinamento acustico. Inoltre, è importante ricordare come gli scooter elettrici, al momento, godano degli stessi vantaggi riservati alle auto elettriche, tra cui la possibilità di circolare all’interno delle Ztl e in Lombardia dell’esenzione della tassa di possesso. Un’opportunità che può essere sfruttata sia dai privati che dai piccoli esercizi commerciali, che hanno necessità di muoversi agilmente all’interno del tessuto urbano.
A chi si rivolge l’Ecobonus per i veicoli di categoria L
Si rivolge a ciclomotori e motocicli appartenenti alle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e e L7e senza limiti di potenza, con i seguenti requisiti:
- nuovi di fabbrica
- elettrici o ibridi
- acquistati ed immatricolati in Italia nell'anno 2019 e 2020