feedFacebookTwitterlinkedinGoogle+

infoSOStenibile

Rischio pediculosi

Rischio pediculosi

L’indesiderato compagno di scuola che non manca mai

Quando si affronta la questione della pediculosi, le reazioni sono quasi sempre improntate al fastidio: la sola idea genera repulsione. Eppure il problema delle infestazioni da pidocchi, soprattutto negli ambienti scolastici, dove la promiscuità e il contatto diretto sono la norma, è molto diffuso.

Le infestazioni da parassiti non riguardano solo i capelli, ma la pediculosi del capo, di cui ci occupiamo in questo articolo, è di gran lunga la più diffusa oltre che quella di maggiore interesse per le famiglie.

E’ ormai noto che il livello di igiene è del tutto ininfluente sulle possibilità di contrarre i pidocchi: non è affatto vero che un individuo con pidocchi o lendini è colpevole di lavarsi poco o male! Anzi, paradossalmente, le probabilità di contagio si riducono se il capello è meno pulito a causa di una sorta di effetto barriera esercitato dal sebo e dal grasso; va da sé che questo non è ovviamente un suggerimento ad abbassare il livello di pulizia dei capelli per ridurre le possibilità di contagio. In realtà, ogni individuo ha peculiari caratteristiche in termini di ricettività, differenti anche all’interno del medesimo nucleo familiare, da un fratello ad un altro.

La pediculosi del capo si trasmette per contatto e per vicinanza, diretta o attraverso l’utilizzo di indumenti comuni, sui quali l’animale può sopravvivere sia pur per un periodo breve; una volta infestato un individuo, il parassita inizia il suo ciclo vitale che prevede la deposizione delle uova, le cosiddette lendini, assai più difficili da eradicare rispetto al semplice animale.

E’ chiaro che, data la modalità di contagio, la misura preventiva più efficace è senz’altro evitare il contatto, per cui la cosa migliore da fare sarebbe tenere a casa i bambini o, se si tratta di adulti, evitare di frequentare ambienti affollati o dove si sta a contatto con altri individui, almeno fino alla scomparsa (senza ricomparsa dopo qualche giorno) di animali vivi.

Buona norma è controllare regolarmente un bambino o un altro individuo a rischio contagio soprattutto nelle zone del capo dove i pidocchi si annidano e depositano le lendini, ovvero nella zona vicino alle orecchie e dietro la nuca. Abbiamo detto che normalmente gli ambienti scolastici sono quelli con più alto rischio di contagio: è chiaro che consigliare i genitori di tenere a casa i propri figli fino a risoluzione del problema si scontra con problematiche di gestione logistica; consapevole delle conseguenze, non posso esimermi dal sottolineare i possibili effetti in termini di estensione del contagio che, a chiusura del cerchio, potrà riguardare gli stessi bambini già interessati in precedenza: contro i pidocchi non ci si immunizza!

Quali rimedi

Quanto ai trattamenti anti-pediculosi, possiamo distinguere due grandi filoni:

1) Prodotti da contatto (gel, schiume, lozioni e frizioni);

2) Prodotti di lavaggio (shampoo).

In linea generale i primi sono più efficaci dei secondi, per la varietà delle composizioni contemplate, per la concentrazione dei principi attivi contenuti, per il tempo di permanenza delle sostanze attive stesse a contatto con il parassita; ad entrambe le tipologie di prodotto deve affiancarsi un adeguato sistema di controllo e rimozione fisica con pettini idonei a denti fitti, possibilmente metallici.

Gli shampoo possono essere molto efficaci in uno stadio precoce della pediculosi perché le Piretrine (naturali o di sintesi che siano) spesso in essi contenute sono in grado di uccidere il pidocchio per azione sul suo sistema centrale; nonostante questa provata efficacia, il consiglio è di non limitarsi al solo trattamento con uno shampoo ma di abbinare anche i prodotti da contatto (contenenti Piretrine oppure Olii naturali ad azione antiparassitaria oppure ancora Dimeticone).

Fortunatamente la gamma di rimedi a disposizione degli interessati è, oggi, molto ampia e consente la scelta, guidata dal consiglio del farmacista, del prodotto più indicato.

Dott. Michele Visini

Ottobre 2016

Articoli Correlati

Incontri, scambi, momenti formativi e ludici hanno arricchito la nuova edizione della...
Dal 21 giugno al 12 luglio torna il festival organizzato da Legambiente Bergamo che...
Il recente libro di Elena Granata evidenzia come le donne abbiano sempre maturato un...
Al Polaresco l’1 e il 2 giugno un fine settimana dedicato ad ambiente, natura e cura del...