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Riqualificazione seconda casa, come renderla sostenibile trasformandola in una risorsa

Oggi sentiamo spesso parlare di sostenibilità, anche se al momento le preoccupazioni principali sono altre. Si parla ovviamente delle difficoltà legate alla crisi sanitaria, che ha avuto un impatto notevole sulle finanze di tutte le famiglie italiane. Eppure elementi come la riqualificazione energetica e il riuso, insieme ad altre strategie sostenibili, si rivelano fondamentali per preservare il risparmio; perché non applicarle, quindi, anche alla seconda casa? In questo si potrà garantire alla propria abitazione un’anima green e pienamente sostenibile. Vediamo dunque di approfondire questo argomento.

 

Le informazioni utili sulla seconda casa

Chiunque possegga una seconda casa sa bene che i costi possono diventare molto alti, soprattutto per via del fatto che le bollette vengono conteggiate in modo diverso.

A cambiare, rispetto ad un’utenza domestica in cui si risulta essere residenti, sono le voci di costo relative agli oneri di sistema e alle spese di trasporto, nonché tutto ciò che concerne la distribuzione dell’energia elettrica. Ad esempio, stando a quanto ha stabilito l’Arera nel 2017, se per la prima casa i clienti vedono variare il costo degli oneri di sistema in base ai consumi, per la seconda casa questi si trovano a pagare anche una quota fissa pari a 135 euro l’anno. Inoltre, c’è da considerare anche il fatto che il bonus assicurato per i consumi energetici della prima casa, se si parla di un’abitazione non residente, decade, e di conseguenza i possessori dell’abitazione si trovano a pagare di più.

Ad una situazione economica, dunque, non proprio vantaggiosa, si aggiungono le tasse previste per chi possiede una seconda casa, ovvero l’Imu, la Tasi e la Tari. Per quanto concerne la Tari, nello specifico, anche nei casi in cui la casa potrebbe risultare disabitata, questa non sarà esentata dalla tassa in questione.

Ad ogni modo, non bisogna disperare. Avere a che fare con tutte le spese di una seconda casa non è semplice, ma esistono delle soluzioni che possono rivelarsi particolarmente utili per chi si deve occupare della gestione delle tasse e delle spese domestiche, con un occhio al risparmio; oggi esistono infatti alcune tariffe luce pensate per la seconda casa, che consentono di ottenere una notevole riduzione dei costi in bolletta.

Da sottolineare, infine, il fatto che sia l’Imu che la Tasi devono essere pagate dal proprietario, nel caso l’immobile sia affittato. Il pagamento della Tari, invece, spetta all’affittuario (ma solo in caso di locazione duratura).

 

Consigli per rendere una casa sostenibile

Come rendere una casa più sostenibile? In primo luogo è opportuno intervenire isolando termicamente l’immobile, in modo tale da impedire le fughe di calore in inverno e l’ingresso del caldo in estate.

È possibile riuscirci, ad esempio, installando degli infissi termoisolanti, oppure provvedendo alla posa di un cappotto termico. È chiaro, però, che serve intervenire anche a livello di consumi energetici, optando eventualmente per le fonti di energia rinnovabile come il fotovoltaico e il geotermico. In questo modo, sarà più semplice limitare i consumi in casa e gli sprechi energetici.

 

Per ottenere una sostenibilità al 100%, però, gli aspetti da considerare sono diversi; anche spazzatura e materiali utilizzati per l’arredo meritano la giusta attenzione.

A questo riguardo, si potrebbe pensare di optare per il riuso creativo. L’arredo domestico può essere infatti realizzato utilizzando vecchi oggetti oramai in disuso, donando loro una seconda vita con un pizzico di fai da te e di creatività.

Dai barattoli alle lattine, passando per le vecchie porte, i pallet e molto altro ancora.

Settembre 2021

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