Il frutto dell'“immortalità”
Il pesco è un albero originario della Cina, dove da secoli è simbolo di lunga vita e immortalità. Nel primo secolo a.C. giunse in Persia dove prese il nome scientifico di “Prunus persica”, ancora oggi rintracciabile in molti dialetti italiani come per esempio nel bergamasco “pèrsec”.
Il dolce frutto è composto per il 90 % da acqua, e per il restante 10% da zuccheri, fibra e sali minerali. Con sole 28kcal per etto, la pesca è un ottimo drenante, adatto a qualsiasi piano alimentare.
La presenza di fibra aiuta poi ad assorbire l’acqua prevenendo problematiche intestinali come la stipsi e aiutando il processo digestivo. Inoltre, grazie alla presenza di sali minerali come il calcio e il potassio, questo frutto svolge un’azione rinfrescante e disintossicante.
La polpa del frutto è ricca di vitamina C, tanto che l’assunzione di una sola pesca copre il 15% del fabbisogno giornaliero. Il pesco predilige climi temperati: in Italia matura da maggio fino a settembre inoltrato.
Esistono diverse tipologie di pesche. Le più conosciute sono la pesca comune, caratterizzata da una buccia sottile e vellutata e che può avere la polpa bianca o gialla, e la pesca nettarina, più conosciuta come “pesca noce”, con buccia liscia priva di peluria e polpa generalmente gialla.
Ci sono poi le pesche percoche, caratterizzate da una polpa molto consistente e ideale per le conserve. Un piccolo consiglio casalingo? Conservate i frutti in un sacchetto di carta per mantenerne inalterate le proprietà e favorirne la maturazione.
La ricetta - Marmellata di pesche
Ingredienti
• 1 kg pesche
• 250 gr zucchero
• 50 gr succo di limone
Preparazione
Lavare le pesche, sbucciarle e privarle del nocciolo. Tagliarle a cubetti e metterle insieme allo zucchero e al succo di limone in una pentola a riposare per una notte (tra le 7 e le 12 ore). Porre la pentola sul fuoco e portare a ebollizione rimestando di tanto in tanto con una spatola.
Bollire il composto per una quarantina di minuti. Dopo aver sanificato i barattoli, versare il composto ancora caldo all’interno dei vasetti lasciando un dito circa dal bordo. Avvitare i tappi, lasciare raffreddare e capovolgere i vasetti favorendo la creazione di aria per il sottovuoto.
Gustare la marmellata su una fetta di pane di segale per una colazione sana e gustosa