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Partono da Bergamo gli Stati Generali dell’ambiente

Partono da Bergamo gli Stati Generali dell’ambiente

Il 7 ottobre nello Spazio Viterbi l’assessore all’Ambiente Terzi ha inaugurato la nuova politica regionale di coinvolgimento di enti e istituzioni locali

È dalla sua Provincia che l’assessore regionale Claudia Maria Terzi inaugura quella che definisce una nuova fase della politica di Regione Lombardia, volta al coinvolgimento e al confronto con gli enti locali. Così l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile ha dato il via, il 7 ottobre, ai primi Stati Generali dell’ambiente lombardi, alla presenza, tra gli altri, del Presidente della Provincia Ettore Pirovano, dell’assessore provinciale all’Ambiente Pietro Romanò e dell’assessore comunale all’Ambiente Massimo Bandera. Importante l’affluenza in sala: rappresentanti di enti locali, istituzioni pubbliche e private, associazioni; molte sono state anche le segnalazioni raccolte dalla Regione in merito alle emergenze e alle criticità ambientali della bergamasca. Il dirigente dello Ster Bergamo, Claudio Merati ha moderato due ore di confronto su questi temi, durante le quali hanno preso parola alcuni portavoce delle emergenze ambientali provinciali e i responsabili in materia a livello regionale.

Un confronto sui temi emersi dal territorio

Cinque le aree tematiche in cui sono state suddivise le segnalazioni e gli interventi: qualità dell’aria (9 segnalazioni), parchi e aree protette (19 segnalazioni), gestione dei rifiuti e nuovo piano cave (13 segnalazioni), bonifiche e discariche (10 segnalazioni), servizio idrico integrato (12 segnalazioni). Della qualità dell’aria si occupa il Pria, il Piano regionale degli interventi per la qualità dell’aria, approvato a inizio settembre.

Le priorità per Bergamo sono il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici cittadini -più del 50% rientrano infatti nella classe energetica più bassa- e la messa a norma del riscaldamento a legna, una delle principali fonti di inquinamento da Pm10 nella nostra Provincia. Tra i temi più sentiti, con ben 19 segnalazioni pervenute, c’è quello dei parchi e delle aree protette. Il Presidente del Parco delle Orobie Bergamasche Yvan Caccia esprime la necessità di velocizzare le pratiche di finanziamento, migliorare la gestione della pianificazione territoriale e trovare le risorse per lo sviluppo del turismo sostenibile. In questo senso, Il Prap, Piano regionale delle Aree Protette e la Rete Ecologica Regionale (Rer) hanno tra gli obiettivi proprio quello di mettere in sinergia tra di loro i diversi strumenti di tutela territoriali per migliorarne l’efficienza e semplificarne la gestione.Più spinose le questioni che riguardano il piano cave -previsto per la fine del 2014- le bonifiche e i rifiuti.

Su questi ultimi intervengono il sindaco di Madone, Maurizio Cavagna e il sindaco di Ciserano, Enea Bagini, rappresentanti di due aree critiche della bergamasca caratterizzate da importanti pressioni ambientali, a cui si aggiungono la presenza del termovalorizzatore e l’inquinamento da cromo esavalente. Emerge chiara la necessità di monitorare le attività industriali e le aziende, di applicare il principio del “chi inquina paga” e soprattutto di non lasciare soli gli enti locali di fronte a problematiche così importanti, ma fare squadra tra enti locali, Regione, Arpa e Asl.

Un tour di un anno nelle 12 Province lombarde

Quello di Bergamo è stato il primo di una serie di incontri che porteranno l’assessore all’Ambiente in tutte le province lombarde, un tour che durerà fino alla fine del prossimo anno. «Non si tratta solo della raccolta delle criticità ambientali -fa sapere l’Assessore Terzi- ma anche dell’analisi delle stesse e di un riscontro in sede regionale. Vogliamo superare le contrapposizioni tra enti locali ed enti che stanno più in alto». Problematiche che l’assessore Terzi, già sindaco di Dalmine, conosce bene: «vogliamo inaugurare un nuovo modo di rapportarsi della Regione con il territorio e gli enti locali» ed è con orgoglio che annuncia l’esito positivo del progetto pilota a Bergamo. L’Assessore coglie l’occasione per confermare anche le principali strategie della Regione Lombardia in campo ambientale: l’approvazione del Pria, Piano regionale degli interventi per la qualità dell’aria, lo sviluppo della banda larga e ultralarga su tutto il territorio regionale, ma anche il Piano regionale di gestione rifiuti, che sarà approvato all’inizio del 2014 e prevede il raggiungimento del 67% di raccolta differenziata entro il 2020. Infine saranno portati avanti anche il Piano regionale di bonifica delle aree inquinate e il Piano energetico ambientale regionale per il risparmio energetico e la gestione delle fonti rinnovabili.

Arianna Corti

 

Gennaio 2014

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