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Oltre 180 persone alla cena di infoSOStenibile. Raccolti 1100 euro per la Fondazione Slow Food

La redazione di infoSOStenibile

Collaboratori, lettori e sostenitori insieme per festeggiare il settimo anno di informazione SOStenibile. Attivato il gemellaggio con un orto in Africa

Eravamo in tantissimi: volti già conosciuti, altri nuovi, una sala piena di voci e sorrisi. Ci piace ricordare così i festeggiamenti per il settimo compleanno di infoSOStenibile, che si sono tenuti nella serata di venerdì 17 novembre.

Come ogni anno è stata l’occasione per incontrare lettori, collaboratori, simpatizzanti e sostenitori che nel tempo hanno seguito e accompagnato gli sviluppi del nostro periodico dedicato a stili di vita e di impresa sostenibili.

A fare da scenario alla serata le eleganti e calorose sale del ristorante La Vecchia Filanda di Brusaporto (Bg) che per quasi quattro ore sono state animate da oltre 180 invitati.

Convivialità, brindisi, auguri ma anche tanta solidarietà: è questa la formula ricorrente dell’ormai consolidato appuntamento con la cena di compleanno di infoSOStenibile.

Quest’anno il progetto al quale si è deciso di destinare le offerte raccolte grazie alla generosità di tutti i partecipanti è a cura di Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus. Dei 1.100 euro totali, 900 euro sono stati impiegati per contribuire al progetto “10mila Orti in Africa” e così, ad oggi, tra quegli orti ce n’è anche uno gemellato con infoSOStenibile. La parte restante è stata devoluta a sostegno dei Mercati della Terra di Slow Food per promuovere le piccole produzioni locali, un’agricoltura e un cibo buono pulito e giusto.

10mila orti per coltivare il futuro

Gli orti sostenuti da Fondazione Slow Food per la Biodiversità in tutta l’Africa sono prima di tutto una rete di persone che lavora per preservare la biodiversità, valorizzare i saperi e le gastronomie tradizionali, promuovere l’agricoltura di piccola scala. Dal terreno non germogliano solo ortaggi e frutti, ma anche attività educative nelle scuole, iniziative di recupero di varietà vegetali tradizionali (attraverso l’Arca del Gusto), promozione del cibo locale e campagne di sensibilizzazione sui principali temi legati al cibo come semi e Ogm, landgrabbing, accesso alla terra.

L’obiettivo del progetto di Fondazione Slow Food è di realizzare 10mila orti buoni, puliti e giusti nelle scuole e nei villaggi africani per garantire alle comunità cibo fresco e sano e soprattutto per formare una rete di leader consapevoli del valore della propria terra e della propria cultura, protagonisti del cambiamento e del futuro di queste terre.

Gli ingredienti degli orti Slow Food

Ci sono orti e orti; quelli di Slow Food:

➊ sono realizzati da una comunità: valorizzano le capacità di ogni membro della comunità, unendo diverse generazioni e gruppi sociali, recuperando il sapere degli anziani, mettendo a frutto l’energia e la creatività dei giovani, avvalendosi delle competenze dei tecnici;

➋ si basano sull’osservazione del territorio: prima di fare un orto bisogna conoscere a fondo il terreno, le varietà vegetali più adatte al territorio, le fonti d’acqua disponibili. Bisogna trovare sul posto le materie prime per realizzare la recinzione, la compostiera, il vivaio;

➌ non hanno bisogno di grandi spazi;

➍ sono spazi di riscoperta della biodiversità: ospitano la biodiversità locale, che si è adattata al clima e al terreno grazie alla selezione dell’uomo; varietà nutritive e resistenti, che non richiedono fertilizzanti chimici e pesticidi;

➎ producono i loro semi: selezionati e moltiplicati dalle comunità affinché le piante siano più forti e adatte al proprio terreno e non si debba spendere;

➏ sono coltivati con metodi sostenibili: per combattere insetti nocivi o malattie si usano molti rimedi naturali;

➐ preservano acqua: raccolgono acqua piovana e tramite tecniche agroecologiche riducono i consumi d’acqua contenendo l’evaporazione e l’erosione dei terreni;

➑ sono strumenti didattici per valorizzare saperi e ricette locali;

➒ sono utili, ma anche divertenti: sono uno strumento semplice ed economico per avere a disposizione cibo sano e nutriente, ma anche luoghi di giochi, feste e divertimento;

➓ sono in rete con gli orti, le condotte di Slow Food e i progetti di tutto il mondo: si scambiano semi, idee e informazioni. Il gemellaggio tra scuole e condotte di tutto il mondo con scuole e comunità africane permette di sostenere la creazione di nuovi orti ovunque nel continente.

Per realizzare 10.000 orti è fondamentale costruire e formare una rete di leader africani. Per questo la Fondazione Slow Food è impegnata a sostenere il lavoro dei coordinatori locali, ad ampliare la rete di tecnici africani (agronomi e veterinari), a organizzare scambi di esperienze, a finanziare borse di studio per giovani africani (presso l’Università di Scienze Gastronomiche).

L’orto di Miyuji Ward, in Tanzania

Grazie al contributo di tutti i partecipanti alla nostra cena di compleanno, infoSOStenibile ha potuto sostenere il progetto dell'orto della circoscrizione di Miyuji nella regione di Dodoma in Tanzania.

Si tratta di un orto comunitario di famiglie nel quale vengono prodotti sia frutta che ortaggi. A curarlo sono tre uomini e due donne, di età compresa tra 21 e 55 anni e da ora anche tutti noi ne siamo responsabili. Nell’orto di Miyuji si coltivano manghi, paw paw, avocado, vite, spinaci, amaranto, pomodori e cipolle. Il terreno è fertilizzato in prevalenza con letame agricolo e compost. Dodoma si trova in Tanzania, in una regione semi-arida dove le scorte idriche costituiscono un forte fattore di limitazione per l’agricoltura. Per garantire alle piante un’irrigazione ottimale, l’ideale sarebbe scavare un pozzo, che costituirebbe una risorsa più economica dell’acqua pubblica, venduta al metro cubo.

 

Ringraziamenti speciali a…

Come ogni anno, a rendere speciale il compleanno di infoSOStenibile è la convivialità dei festeggiamenti, una convivialità alimentata – è il caso di dirlo – da cibi e bevande preparati per l’occasione. Per questo ci teniamo a ringraziare chi ha contribuito a rendere ancora più piacevole la nostra serata, a cominciare dal luogo che ci ha ospitato, il Ristorante La Vecchia Filanda di Brusaporto (Bg) che tra le sue sale eleganti ci ha offerto un menù ai sapori del territorio, piatti cucinati per noi dallo chef Chicco Coria. Gusti locali accompagnati da vini di qualità portati in tavola da Quattroerre, l’azienda di Torre de’ Roveri con quasi quarant’anni di esperienza di cultura enologica italiana. Ad aggiungere dolcezza al menù ci ha pensato la Gelateria Verderosa (via Battisti 1, Bergamo), che ormai da anni conosce i nostri gusti e sa come farci felici. Un grazie infine ai produttori del Mercato della Terra di Bergamo che hanno offerto i prodotti alimentari per allestire i cesti usati per la raccolta fondi, così come la composizione floreale offerta da Fiori Zanchi di Alzano Lombardo. E naturalmente ancora un sentito grazie a tutti i partecipanti e a tutti i lettori.

PS.: Ora possiamo dirlo

Era venerdi 17 novembre 2017

Era il 7° compleanno ...ma è andato tutto alla grande!

La SOS…tenibilità supera la Sf…ortuna!  

 

Quanta dolcezza Verderosa

Verderosa è gelato, quello buono. La gelateria di via Cesare Battisti, in centro a Bergamo, vanta infatti più di un quarto di secolo di storia. A contraddistinguere il suo stile è da sempre la scelta di produrre gelati naturali a partire dalle materie prime selezionate con cura per deliziare il palato con gusto e genuinità. Tra le produzioni speciali anche un vasto assortimento di gusti senza latte e senza zucchero per gelati adatti a tutti.

 

Dicembre 2017

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