Collezioni che raccontano l’energia, le attività produttive, la comunicazione e la storia sociale del Novecento nelle tre sedi museali dislocate sul territorio di Brescia e provincia
Con tre sedi museali, il musil di Brescia rappresenta nel panorama culturale italiano il primo caso di museo scientifico e tecnologico dinamico, che si struttura attraverso una sede centrale in città e una rete di sedi dislocate sul territorio, sul modello delle più avanzate esperienze europee: la centrale idroelettrica di Cedegolo in Valle Camonica, la sede di Rodengo Saiano e quella del museo del ferro di San Bartolomeo a Brescia, dove si svolgeranno alcune delle attività in programma per l’edizione 2018 del Festival Brescia Green (si veda pag. 26).
Musil sta per Museo dell'Industria e del Lavoro. Incentrato sulla storia dello sviluppo industriale, del lavoro e della tecnica, le sedi di questo museo intitolato a "Eugenio Battisti" ospitano collezioni riconducibili a quattro filoni tematici: energia, produzione, comunicazione e storia sociale del Novecento.
Musil Rodengo Saiano
A Rodengo Saiano (via del Commercio 18) ha sede la struttura principale di conservazione e gestione dei reperti e della documentazione, unica in Italia per filosofia e soluzioni espositive. Qui sono ospitati una mostra permanente sul Cinema e reperti di grande impatto, accompagnati da materiali d'archivio, raggruppati per filiere produttive (meccanica, informatica, tessile etc.).
Museo dell’Energia idroelettrica
A Cedegolo (via Roma 48), in Valle Camonica in una ex centrale idroelettrica SEB di inizio ’900 ha sede il Museo dell’Energia idroelettrica. Il percorso museografico che si snoda al suo interno racconta il percorso dell'acqua, dal suo formarsi nell'atmosfera al suo precipitare sulla terra, dal suo condensarsi in ghiaccio al suo raccogliersi nei laghi alpini, dal suo imbrigliamento in dighe artificiali sino all'arrivo nella centrale idroelettrica, dov'è trasformata in elettricità. Recenti interventi hanno consentito di dotare il museo di nuovi spazi funzionali con l’allestimento della grande piattaforma sospesa nella ex sala macchine, la valorizzazione del terzo piano dell’edificio ideale per esposizioni d’arte, e, in ultimo, il recupero del suggestivo sotterraneo dedicato a una ricca programmazione di mostre temporanee.
Museo del Ferro
A nord ovest di Brescia, nel quartiere di San Bartolomeo al civico 117 di via del Manestro ha sede il Museo del Ferro, uno storico edificio recuperato da Fondazione Civiltà Bresciana negli anni ’90. Qui è tuttora presente e potenzialmente funzionante un antico maglio della famiglia Caccagni e l’opificio Tecchioli dove si molava e si lavorava il ferro proveniente dalla vicina Valle Trompia per creare attrezzi e ferri da stiro.
Tutte le macchine e il maglio stesso erano mossi dall’energia di due ruote idrauliche che sfruttavano le acque del fiume Bova, che scorre accanto al museo. Nel 2016 il museo è stato riaperto grazie al progetto triennale (2016-2019) “Un giacimento culturale a cielo aperto: il Museo del Ferro di San Bartolomeo” finanziato da Fondazione Cariplo, che ha visto il musil come capofila della partnership con Fondazione Civiltà Bresciana, Comune di Brescia, Consiglio di Quartiere di San Bartolomeo e Associazione Camminando Insieme.
Il progetto ha dato vita a una nuova idea di museo che valorizza, attraverso il contributo di tutti i soggetti attivi sul territorio (scuole, biblioteche, associazioni), la storia e il passato di uno dei quartieri tra i più importanti nella memoria industriale di Brescia.
Reperti e oggetti qui conservati raccontano la cultura materiale del borgo, i molti opifici, i magli, i mulini, le cui tracce sono ancora in parte visibili ma sconosciute a molti, soprattutto ai più giovani.
Il Museo del Ferro punta a diventare così un luogo aggregante, a lanciare iniziative, catalogare e raccogliere antichi strumenti di lavoro, organizzare visite guidate, accogliere gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado per visite, progetti di alternanza scuola-lavoro, laboratori ed esperienze didattiche.
Durante il Green Festival di Brescia il Museo del Ferro rimarrà aperto al pubblico dalle 9.00 alle 18.00 con entrata gratuita e offrirà diverse occasioni di incontro. Il programma completo a pagina 26.
Sede centrale: progetto in cantiere
Sorgerà nel cuore dell’ex fabbrica Tempini (nata fra ’800 e ’900), vicino al quartiere popolare di Campo Fiera, e arricchirà il grande progetto di riqualificazione urbana che a breve investirà questa ex area industriale a pochi passi dalla città storica.
Questo il progetto proposto dall'architetto Klaus Schuwerk per la nuova sede centrale del musil. L’intento è di conservare la struttura e l'atmosfera originarie del luogo, intrecciandole con le più moderne soluzioni per soddisfare le esigenze di un centro culturale polivalente dove troveranno spazio una galleria del Novecento, una mostra permanente (Aree tematiche interattive, Galleria delle Macchine e il Collection Centre), la vetrina dell’innovazione, i laboratori didattici e spazi fluidi per lavorare, giocare, studiare e incontrarsi.
Non resta che attendere trepidanti gli avanzamenti dei lavori.
Foto:
Musil > Museo dell’Energia idroelettrica - Cedegolo (Bs)
Musil > Museo del Ferro (Brescia)