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Mondo latte e dintorni

Bortolo Ghislotti

Sabato 10 febbraio a Romano di Lombardia il laboratorio sulla filiera lattiero-casearia con i giovani, tra qualità, innovazione e contraddizioni

Vogliamo parlare di Pianura Futura? Molto bene, allora bisogna dare voce a coloro che rappresentano il futuro: i giovani.

Saranno proprio loro a confrontarsi a Romano di Lombardia con personalità affermate, in occasione del secondo incontro del ciclo “Pianura Futura”, promosso dalla Provincia di Bergamo per valutare lo stato di salute della Bassa bergamasca e le modalità di intervento per esaltarne i punti di forza, migliorarli e potenziarli. Romano sarà la sede deputata al dibattito sull’agricoltura, sabato 10 febbraio dalle ore 9 presso la Rocca Viscontea, e saranno presenti anche nomi di spicco come Giovanni Fava, Assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, e il ministro alle Politiche Agricole Maurizio Martina. A dare voce ai giovani, consentendo loro di confrontarsi con le posizioni dei grandi, ci sarà Bortolo Ghislotti, membro del DABB - Distretto Agricolo della Bassa Bergamasca, che coordinerà i lavori dedicati alla qualità e all’innovazione nella filiera lattiero-casearia.

La carica dei giovani e delle donne

Racconta Bortolo Ghislotti: «Alla mia tavola rotonda parteciperanno 15-20 persone, con una media di 22-23 anni. Sono giovani che già lavorano all’interno dell’azienda di famiglia o che sono partiti da zero, ragazzi che fanno prodotti a chilometro zero e che quindi partecipano all’economia locale, ne sono i diretti protagonisti e hanno tutto il diritto di capire e intervenire nelle politiche territoriali che costituiranno le basi del loro futuro lavorativo».

Poi Ghislotti entra nel merito dell’altra particolarità che il nostro territorio offre, ovvero la presenza di donne nel settore primario.

Solitamente la figura dell’agricoltore è associata all’uomo, più spesso ce lo immaginiamo robusto e forte, forgiato dalle fatiche del lavoro, e non si pensa quasi mai all’universo femminile, che invece - almeno nella Bassa Bergamasca - costituisce una buona percentuale di coloro che vorrebbero entrare nel settore.

Tra innovazione e anomalie

Guardare al futuro non vuol dire solo pensare ai giovani, ma anche alle innovazioni tecniche che man mano subentreranno e rivoluzioneranno il mercato.

Come si continuerà a garantire la qualità dei prodotti? Come si innova la filiera del latte, con quali tecnologie e quali metodi? Questi potrebbero essere alcuni dei punti toccati durante il laboratorio guidato da Ghislotti al convegno di Romano.

E, a proposito di latte e prodotti derivati, si palesa oggi un nuovo rischio, di cui quasi sicuramente si parlerà all’appuntamento romanese, perché tocca da vicino i nostri produttori dunque la nostra economia locale: «Le imitazioni del Grana Padano stanno mettendo in difficoltà le vendite del noto DOP. Ciò allarma i produttori di latte perché un calo del prezzo del Grana, che funge da parametro di riferimento, si traduce in un calo del prezzo del latte venduto ai trasformatori. Ma la cosa che più sorprende è che questi prodotti similari molto competitivi sono realizzati dalle stesse aziende che producono il noto formaggio a marchio DOP: il cane che si morde la coda».

Ciò dimostra che è compito degli organi preposti al controllo del mercato vigilare sempre sul settore, nel caso dei piccoli produttori come in quello dei grandi.

Un altro possibile e stuzzicante spunto di riflessione per gli esperti di Pianura Futura.

Lorenzo dell'Onore 

Febbraio 2018

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