Il libro comincia con il racconto di Stefano, detenuto della Casa di reclusione di Verziano. "Parole e segni di libertà: la storia di OrtoLibero" è infatti stato scritto da alcuni detenuti, uomini e donne, e da un gruppo eterogeneo di "non addetti ai lavori" di una rete virtuosa, composta dal Comune di Brescia, Libera, le Cooperative Pandora e La Mongolfiera e dall’associazione Terra e Partecipazione.
La storia è quella di un orto, realizzato nel 2015 e tutt'ora florido, in cui sono state coltivate emozioni, silenzi ricchi di umanità, parole e gesti quotidiani.
OrtoLibero ha già ricevuto un importante riconoscimento, il Cresco Award 2017 di Fondazione Sodalitas sui consumi sostenibili.
Durante la presentazione del libro, lo scorso 5 ottobre alla rassegna Librixia, sono stati recitati, con accompagnamento musicale, degli estratti che hanno generato un vivace dibattito stimolato dagli studenti delle scuole medie di Caionvico e del Liceo Veronica Gambara.
Un ponte fra carcere e città, fra detenuti, studenti e cittadini. Il libro è disponibile rivolgendosi a: Comune di Brescia - Casa Associazioni, epalladino@comune.brescia.it, tel. 030 2309280.