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La natura minacciata nelle fotografie del World Press Photo

© Francis Pérez

Le foto della sezione Natura del World Press Photo Contest non sono soltanto scatti affascinanti, ma denunciano situazioni precarie e pratiche illegali che coinvolgono l’ambiente e gli animali di tutto il mondo

Un’enorme tartaruga marina nuota verso la macchina fotografica di Francis Pérez che coglie l’attimo e con la prontezza di un professionista fa scattare il clic che gli varrà un primo premio al World Press Photo, celeberrima competizione di fotogiornalismo a livello mondiale. L’immagine catturata a Tenerife da Pérez – originario delle Isole Canarie e specializzato in fotografie subacquee – sarebbe però uno scatto affascinante come ce ne sono tanti se non fosse per quel groviglio verde acqua che accompagna l’avanzata di questo esemplare di tartaruga Caretta caretta.

Flora e fauna da premio

Assomiglia alla sfumatura di un’acqua cristallina, ma ad avvolgere l’animale è invece una rete da pesca abbandonata in mare aperto. Ogni anno infatti questa specie di tartaruga è minacciata da attrezzi da pesca abbandonati oltre che dallo sviluppo costiero che sta lentamente modificando il suo habitat.

Quella rete modifica il senso della fotografia di Pérez che diventa così un grido di denuncia ambientale talmente potente da convincere la giuria del premio – composta da illustri fotogiornalisti provenienti da tutto il mondo – a incoronarla World Press Photo 2017 per la sezione Natura. Proprio all’interno di questa categoria della competizione, infatti, vengono raccolti scatti emblematici che siano rappresentativi di temi quali il cambiamento climatico, le estinzioni di specie animali e lo sfruttamento delle risorse naturali.

Seguendo gli animali dall’India al Messico

Paesaggi, flora e fauna sono gli unici soggetti accettati all’interno di questa sezione il cui secondo posto si è guadagnato quest’anno l’immagine dal titolo «Un grande gatto nel mio giardino», realizzata dal fotografo indiano Nayan Khanolkar che da quasi vent’anni esplora il suo Paese alla scoperta degli animali selvatici che lo popolano.

Un leopardo cammina di notte lungo un quartiere residenziale nella periferia di Mumbai in cerca di cibo, dopo essersi allontanato dal Sanjiay Gandhi National Park dove vive insieme ad altri trentacinque esemplari. Le scorrazzate notturne dei leopardi che hanno regalato più di uno scorcio suggestivo al Khanolkar generano però contrasti con gli abitanti che hanno subìto ripetuti attacchi e che hanno iniziato a difendersi praticando il bracconaggio illegale. Ha ottenuto la medaglia di bronzo il fotografo spagnolo Jaime Rojo con uno scatto realizzato subito dopo una tempesta di neve in Messico: la fotografia sintetizza la storia delle farfalle monarca la cui popolazione dagli anni Novanta a oggi è diminuita del 90%.

La fotografia di buone e cattive pratiche

La sequenza dell’uccisione di un rinoceronte in una riserva sudafricana è invece al centro del documentario realizzato per National Geographic dal fotografo Brent Stirton, che nel World Press Photo sezione Natura ha vinto il primo premio della sottocategoria “Storie”.

«Il corno dei rinoceronti è molto richiesto nel mercato asiatico dove è ben valutato per le sue proprietà medicinali - spiega Stirton. - Purtroppo il benessere e la maggiore disponibilità economica nella regione sta peggiorando la vita di questi animali che sono oggi in via d’estinzione».

Una buona notizia si nasconde invece dietro il fotodocumentario dell’americana Ami Vitale che ha fotografato un panda di 16 anni nella riserva naturale Wolong in Cina.

Il Paese in questi anni ha investito molto nella conservazione della specie attraverso la cura delle foreste di bambù, l’eliminazione del bracconaggio e l’allevamento dei piccoli in cattività prima di reinserirli nell’ambiente selvaggio. Grazie a questa pratica i panda sono passati dall’essere considerati «in via d’estinzione» a un livello più basso di vulnerabilità.

Ilaria Beretta

 

Foto:

© Francis Pérez

© Jaime Rojo

Ottobre 2017

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