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L’Orlo del Bosco

L’Orlo del Bosco

Il progetto “centopercentoSOCIAL” de “I fuori onda”

La disabilità non è un limite insormontabile. Lo diventa nel momento in cui si ha la tendenza a ritenerla esclusivamente un ostacolo.

Chi soffre di handicap è una persona con delle ambizioni e dei progetti futuri, tra questi la speranza di una vita lavorativa e sociale soddisfacente. È importante, quindi, che chi li circonda si impegni nel creare un ambiente stimolante e questo possa permettergli di crescere e realizzarsi.

La disabilità non deve essere motivo di discriminazione. A chi ne è affetto spetta la libertà di esprimere al meglio la propria personalità, senza vivere all’ombra di un’etichetta.

È questo il pensiero di alcuni genitori, con figli portatori di handicap, che ha condotto alla nascita di un’associazione bresciana, “I fuori onda”, da anni impegnata nell’integrazione sociale di ragazzi con disabilità intellettiva.

La storia

“A volte mi assale un’angoscia profonda quando penso che ai nostri figli verrà negata l’adolescenza, che rimarranno alla finestra a osservare il mondo senza esserne protagonisti”.

Fu questo il pensiero che portò alcuni genitori alla decisione di trasformare una “missione quasi impossibile” in idee concrete, affinché il sogno di vedere i propri figli partecipi della propria vita diventasse realtà.

Dopo tante difficoltà nasce “Una Compagnia per me”, gruppo confluito poi nel progetto “La Febbre del Sabato sera” in seguito all’unione con il gruppo “I Magnifici” e che nel 2013 dà vita all’Associazione “I fuori onda”.

L’iniziativa permette ai ragazzi di vivere con coetanei (adolescenti nel momento in cui ha preso il via il progetto) dei momenti di crescita personale e divertimento, attraverso normali uscite il sabato sera e gite tra amici.

L’orlo del bosco

Con il tempo quei ragazzi sono cresciuti e ora si fa urgente rispondere ad altre loro importanti esigenze, come poter svolgere delle attività occupazionali in un contesto accogliente, assumere ruoli socialmente riconosciuti e sentirsi parte integrante della propria comunità.

Da qui prende il via una nuova iniziativa, “L’orlo del bosco”, possibile grazie alla concessione in comodato d’uso gratuito di un terreno da parte della famiglia di una delle ragazze del gruppo.

L’area collinare è stata utilizzata per la coltivazione di piccoli frutti di bosco e piante; ospita anche un fabbricato che fa da spazio accoglienza per i ragazzi e i visitatori, ma soprattutto da laboratorio per la preparazione delle confetture “centopercentoSOCIAL” e “zeroKILOMETRI” fatte con i loro frutti, coltivati senza l’uso di pesticidi.

Abbiamo chiesto ai ragazzi coinvolti un parere sul progetto:

«Non è stato facile ma abbiamo raccolto numerose more e lamponi. Mi è piaciuto molto, queste cose non le avevo mai fatte, ho imparato qualcosa di nuovo, ma soprattutto mi è piaciuto stare insieme agli altri, fare il lavoro insieme. È un lavoro divertente, positivo», dice uno di loro e un altro ribadisce:

«Secondo me questo progetto è molto importante, perché bisogna lavorare tanto per vedere i risultati. Non è troppo faticoso ma ci ha aiutato molto. È come stare tutti insieme in una grande famiglia, bisogna condividere l’esperienza».

E quale vittoria migliore di questa? Le parole di Francesca e Mattia lasciano intendere quanto sia stata costruttiva per loro l’attività svolta. Una nuova vittoria per “I fuori onda”, i genitori, ma soprattutto per i ragazzi.

Iolanda Stanzione

Dicembre 2015

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