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L’arte del SEO da contatto a contratto

L’arte del SEO da contatto a contratto

Ottimizzare i contenuti di un sito per vendere di più

Comparire tra le prime pagine nei risultati dei motori di ricerca è il primo passo per catturare l’attenzione degli utenti interessati ai propri servizi. Il SEO, acronimo inglese che sta per Search Engine Optimization, sviluppa strategie su misura a partire dall’individuazione degli obiettivi di business di un’azienda.

Nessuna formula magica, o meglio molte: ottimizzando i codici sorgente con cui è programmato il sito e i suoi contenuti è possibile aumentare il volume di traffico che esso riceve dai motori di ricerca, perché renderà più “decifrabili” le informazioni. E ovvimente è superfluo dire che posizionarsi tra i primi posti restituisce maggiore visibilità ai propri prodotti, perché permette di accedere ad un pubblico più vasto. E’ tutta una questione di flusso comunicativo e di redazione di testi che siano “ottimizzati” per il web. Magia? No, mestiere. Il primo passo è potenziare keyword e aggettivi che tengano presenti le esigenze degli algoritmi dei motori di ricerca, ma anche di quelle umane. Perché se i computer leggono le informazioni attraverso un sistema binario costituito dall’alternanza di 1 e zeri, noi esseri umani siamo ancora in grado di leggere le parole. E con esse componiamo frasi che si articolano in ragionamenti e formano opinioni.

Oggi le nuove tecniche SEO hanno abbandonato la sterilità dei numeri e, intuito il potenziale delle emozioni suscitate dalle parole, recuperano antichi concetti di pubblicità e si dirigono verso testi evocativi, in grado di generare interesse non solo per i chip ma anche per gli esseri umani. Certo, il web per sua natura impone un diktat molto netto: più velocità, meno tempo. Ovvero minore attenzione e disponibilità a concentrasi da parte del fruitore. Questo richiede testi molto brevi e di facile lettura. Nessuna nuova Divina Commedia 2.0 quindi su internet. Ma alla base della vendita di un prodotto c’è sempre un essere umano che lo compra.

Dunque, per far si che la vicenda narrata si imprima nella mente del destinatario ed evochi in lui emozioni, desideri, sensazioni e ricordi, bisogna trasmettere messaggi efficaci e questo deve avvenire nel minor tempo possibile. Bombardati come siamo oggi da un continuo flusso informativo da parte dei media che sfruttano più canali comunicativi, è necessario rimodellare la proposta affinché susciti una risposta affettiva o emozionale nel target, in grado di far scattare la motivazione d’acquisto. Come?

Agendo su segni, simboli, icone, colori, forma e linguaggio, per affascinare il pubblico e suggerire un mondo di valori positivi collegati al brand. Insomma, bisogna raccontare una storia che sia quantomeno verosimile, ma soprattutto che faccia sognare. Perchè di sognare non si è mai stancato nessuno.

 

Dicembre 2014

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