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Islanda

Islanda

Un viaggio avventuroso nel Paese più “verde” del Pianeta

«L’Islanda non è una destinazione, è un’avventura che sorge in un ambiente straordinario». È così che quest’isola viene descritta: come un’avventura da vivere in un Paese ricco di contrasti.

È la terra in cui il ghiaccio dei fiordi convive con il fuoco dei vulcani, in cui l’oscurità dell’inverno viene compensata dal sole di mezzanotte in estate.

È un Paese forgiato dalla forza della natura. L’Islanda è situata nell’Oceano Atlantico, poco distante dal Circolo Polare Artico e si raggiunge con un volo di sole tre ore da Londra e cinque da New York: un ponte tra i continenti.

Nonostante il suo nome (Iceland, terra dei ghiacci), il ghiaccio ricopre solo il 10% dell’isola. Secondo l’EPI (Environmental Performings Index) è invece il Paese più verde del Pianeta. Gli islandesi infatti tengono molto alla conservazione dell’ambiente, per questo l’80% dell’utilizzo di energia del Paese proviene da fonti rinnovabili: idrauliche e geotermiche.

L’Islanda è una nazione che sta investendo molto sulla sostenibilità e lo dimostra anche proteggendo le sue acque attraverso un programma di gestione responsabile dell’industria ittica.

La pesca è infatti il maggior traino economico della nazione: preservare quindi le specie ittiche e le acque dell’isola è per l’Islanda una necessità; mentre per il resto del mondo questo si traduce in una sicurezza, poiché tutti coloro che hanno sottoscritto questo programma assicurano una gestione responsabile della pesca, certificando l’origine dei pesci come provenienti dalle acque islandesi.

Quando si parla di industria ittica in Islanda, non si parla solo di grandi navi da pesca, ma di una forte tradizione che ha portato all’insorgere di veri e propri villaggi di pescatori, concentrati soprattutto lungo la costa orientale dell’isola, punteggiata da numerosi porti naturali che contraddistinguono l’ambiente.

Questa zona dell’Islanda è anche caratterizzata dalle più grandi foreste dell’isola e da ampi campi coltivati. Molto diversa appare l’Islanda occidentale: un’area molto variegata dove è possibile ammirare, a pochi chilometri l’uno dall’altro, fiordi, valli, crateri, vulcani e ghiacciai. Un luogo ideale per fare trekking, inoltre questa parte dell’isola ospita anche la cascata più alta dell’Islanda: Glymur, a solo un’ora d’auto dalla capitale Reykjavik.

Il nord dell’isola è veramente la terra dei contrasti. Le sue valli sono un susseguirsi di montagne, campi di lava e colline scavate dalla potenza dei fiumi. Molto vicina al Circolo Polare Artico, questa è la parte dell’isola che più si presta per osservare il sole di mezzanotte.

Il centro dell’Islanda, invece, non risponde ai gusti di tutti i viaggiatori. Fino a qualche secolo fa era inaccessibile, ora i visitatori possono godere delle bellezze dell’interno, ma solo a patto che si mantenga un profondo rispetto per il territorio e che si adottino le precauzioni necessarie, visto l’ambiente ostile. Qui, infatti, la natura si presenta al viaggiatore in tutte le sue forme: attraverso deserti rocciosi, vette frastagliate, calotte glaciali, vulcani e sorgenti termali.

Proprio in questa regione si trova Landmannalaugar, un’area geotermica dove è possibile immergersi nelle calde acque del fiume per un bagno rigenerante.

Dalla regione meno visitata si passa a quella più turistica: il Sud dell’isola. Qui, la costa è conosciuta per la sua bellezza e per la gastronomia: il pesce fresco è una delizia.

Se a tutto ciò si unisce la strada “Golden Circle” che unisce Þingvellir, Gullfoss e Geysir, si capisce perché la regione sia molto popolare.

Spingendosi poi più a Est, ecco che ci si trova ancora faccia a faccia con la natura, che si manifesta agli occhi dei viaggiatori in tutta la sua grandiosità, questa volta sotto forma di cascate, ghiacciai e geyser.

L’Islanda è un microcosmo che promette stupore. Una terra che si fa spazio tra un ambiente sfacciatamente incontaminato e i suoi abitanti – apparentemente – introversi, un luogo dove può avere inizio un’avventura indimenticabile.

Laura Landi

Foto: © iceland.is

Marzo 2017

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