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Il libro, una medicina per l'anima. E i dati lo dimostrano

Il libro, una medicina per l'anima. E i dati lo dimostrano

Libri beni essenziali, le librerie restano aperte anche nelle zone rosse. Trend di un settore che resiste alla crisi pandemica

Narra la tradizione che sull'ingresso della biblioteca della città egizia di Tebe fosse incisa la scritta “luogo di cura dell’anima”. Sarà per questo che davanti alle librerie di diverse capitali europee si sono formate lunghe file di lettori, adeguatamente distanziati, accorsi a fare scorta di libri prima delle varie serrate. In Italia nessuno ha preso d'assalto le librerie: non era necessario, da novembre nel nostro Paese il libro è rientrato nella categoria dei beni essenziali. Così mentre per musei, cinema e teatri è calata di nuovo la saracinesca, quella delle librerie resta aperta. All'indomani della pubblicazione del Dpcm autunnale che garantiva l'apertura delle librerie anche nelle zone rosse, il presidente dell'Associazione italiana editori, Riccardo Franco Levi, anche vice presidente della Federazione europea degli editori, fa notare come stavolta l'Italia sia stata all'avanguardia in Europa: «Abbiamo parlato come un coro a più voci, noi, i librai, singoli editori. Ci siamo mossi insieme e siamo stati ascoltati».

Il libro, essenziale come cibo e farmaci

Come quasi tutti i settori, anche quello dell'editoria ha subito gravi danni dalla crisi epidemica, ha detto Levi, ma ha mostrato una capacità di reazione e adattamento al nuovo contesto sorprendente. Così grazie alla mobilitazione del settore, mentre in Europa si abbassavano le serrande, editori e librai italiani hanno potuto contare sugli incassi del periodo natalizio.

Ma non è solo una questione economica, tiene a precisare Levi: è il riconoscimento del fatto che un libro aiuta a vivere meglio, soprattutto in questo periodo difficile. I libri sono pezzi importanti di una vita intelligente e divertente. Con un libro non si è mai soli. Ed è stato così nei mesi in cui stare a casa era obbligatorio e dalla tv arrivavano continuamente notizie e cifre inquietanti. In tanti si sono ritrovati ad apprezzare, a scoprire o a riscoprire la compagnia di un buon libro, a consultare guide e manuali di ricette o fai da te, a comperare testi universitari che altrimenti avrebbero fotocopiato. Così librerie e case editrici hanno potuto sopravvivere alla chiusura, anche grazie alle consegne a domicilio e con la fine del lockdown la vendita di libri ha ripreso a crescere, eccezion fatta per il settore delle guide di viaggio.

Il mercato del libro soffre ma recupera

Dopo il duro colpo del primo lockdown, le perdite per il settore dell’editoria sono andate via via diminuendo, tanto che a settembre 2020 si è registrato il primo mese in positivo sull'acquisto dei libri, con vendite in aumento dello 0,3% rispetto al 2019.

Il mercato del libro è dunque in buona salute. Al 27 settembre, le vendite di libri fisici, saggi e romanzi nelle librerie, grande distribuzione e store online valevano 850 milioni, contro i 914 del corrispondente periodo dell’anno precedente. I 64 milioni persi in nove mesi, pari al 7%, sono comunque un risultato in netto recupero rispetto al -11% di luglio e al -20% di aprile, quando i milioni persi erano stati 90 in soli tre mesi e mezzo. E' ripartita anche la produzione di nuovi titoli da parte degli editori italiani: dopo il -77% tra inizio marzo e metà aprile, a fine settembre il confronto anno su anno segnava -13%. Segnali di ripresa vengono anche dai canali fisici oggi al 57% di quota di mercato, dopo il 55% di luglio e il 52% di aprile.

Siamo comunque lontani dal 73% del 2019: i prossimi mesi saranno determinanti per capire se il 43% di quota di mercato, raggiunto dagli store online e principalmente da Amazon, si consoliderà a discapito dei punti di vendita fisici. Una tendenza, questa, già in atto da tempo in tutto il mondo, tanto che a Parigi la sindaca Anne Hidalgo ha invitato i cittadini a non acquistare su Amazon per sostenere le librerie di quartiere colpite dal secondo lockdown. Quindi non ci resta che correre in libreria e fare scorta di libri, magari concedendoci anche qualche guida per programmare il prossimo viaggio. 

Arianna Corti

Febbraio 2021

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