Ingegneri si diventa, green si nasce!
L’incontro con l’Ordine bergamasco per capire passato, presente e futuro dell’ingegneria
Chi progetta una casa sostenibile? Esistono gli ingegneri green? Hanno risposto per noi tre membri dell’Ordine degli Ingegneri di Bergamo, l’istituzione con lo scopo di garantire la qualità delle attività svolte dagli iscritti, che in Italia si configura come ente pubblico autonomo, soggetto alla vigilanza del Ministero della Giustizia.
L’Ordine degli Ingegneri a Bergamo nasce il 2 marzo 1926, attualmente conta 2.850 iscritti ed è il terzo in Lombardia. All’interno l’Ordine è suddiviso in laureati quinquennali e triennali, specializzati nei settori civile, industriale e informatico.
In Italia è ancora una professione a maggioranza maschile e le donne rappresentano il 13% dei 240 mila iscritti, con una percentuale del 23% solo nella regione Sardegna, ma si auspica che in futuro ci sia un aumento in tutto il Paese.
Nell’Ordine bergamasco, a sostegno di questa tendenza, la Presidente è Emilia Riva che ci ha illustrato il compito e le finalità dell’ordine, ma soprattutto il principio della professione: che sia esercitata nel rispetto delle leggi emanate dallo Stato nella tutela della vita e della salute dell’uomo.
Il segretario dell’Ordine, Massimiliano Rizzi, ci ha fatto conoscere nomi illustri attraverso un breve excursus storico. Da Leonardo da Vinci al Premio Nobel Giulio Natta, a Emma Strada, prima donna ingegnere italiana.
Ha chiuso l’incontro il consigliere Emanuele Patelli, che ci ha mostrato come l’ingegneria debba confrontarsi oggi con l’esigenza di realizzare sistemi sempre più sostenibili, in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente, senza compromettere quelli delle generazioni future.
Come esempio del rapporto ingegneria-sostenibilità, binomio sempre più inevitabile, l’ingegnere ha illustrato il metodo LCA (Life Cycle Assessment) che prevede il calcolo dell’energia impiegata per la costruzione di un oggetto e per il suo smaltimento.
Il protocollo di certificazione LEED è un sistema statunitense per misurare la sostenibilità secondo sette rigorosi criteri. «Diventare green è una necessità - afferma Patelli - e il futuro dell’ingegneria è destinato a seguire questa direzione».
Alla domanda se esistano ingegneri “green” i relatori hanno risposto che tutti gli ingegneri dovrebbero esserlo, perché la sostenibilità è oggi prerogativa fondamentale della professione.
La carenza di risorse, l’abusivismo edilizio che ha deturpato il paesaggio, l’importanza del riciclo sono fattori con i quali ogni ingegnere deve fare i conti, contribuendo così a uno sviluppo concreto, ma soprattutto sostenibile.
Architettura: creatività per superare i limiti!
Un’attività varia e trasversale tra regole e sensibilità creativa
L’architetto Richard Rogers sosteneva che non si potesse immaginare un’architettura senza pensare alla gente, il che significa che l’uomo deve sentirsi a proprio agio in ogni edificio. Affermazione che rac-chiude l’essenza dell’attività degli architetti, che consiste nel coniugare l’esperienza umana all’arte visiva.
L’incontro con l’Ordine degli Architetti di Bergamo ci ha permesso di conoscere più approfonditamente la professione. Dagli interventi della Presidente Alessandra Ferrari e degli architetti Valentina Nani e Laura Sonzogni è emerso che si tratta di un’attività molto varia e trasversale che necessita anche di una certa sensibilità creativa.
«La nostra è una professione bellissima» ha esordito Valentina Nani, che ha proseguito illustrando l’importanza dell’Ordine e la sua struttura. I settori da cui è composto sono quello urbanistico, di pianificazione territoriale, restauro, ristrutturazione, paesaggio, disegno industriale e aspetto tecnologico.
Far parte dell’Ordine significa aderire a un codice deontologico, un insieme di regole che detta comportamenti e parametri a cui attenersi. La percentuale delle iscritte in Lombardia è del 36%, a fronte del 40% nazionale, ed è destinata ad aumentare.
L’Ordine degli Architetti di Bergamo negli ultimi anni ha digitalizzato il proprio albo rendendolo consultabile online e dando la possibilità agli iscritti di aggiornare e arricchire il proprio profilo. L’obiettivo è quello di tracciare posizione geografica e inter-venti compiuti dal singolo architetto, facendo in modo che le attività dell’Ordine siano trasparenti agli occhi di tutti.
Il Green Way del Morla, il Fort Werk e il Moses Bridge sono solo alcuni degli esempi che dimostrano come gli architetti si stiano adoperando per ridurre l’impatto ambientale, utilizzando materiali ecosostenibili e infrastrutture connesse alla natura.
«Per essere creativi bisogna avere dei limiti, bisogna accettare i limiti, è così che entri in profondità, è così che la tua energia viene attivata» questo il motto di Renzo Piano. Grazie a lui ora ci è chiaro: i limiti non sono una barriera invalicabile, ma un punto di partenza.