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Gli italiani comprano cose usate?

Gli italiani comprano cose usate?

 

L’evoluzione della Second Hand Economy in Italia

 

Oltreoceano è sempre stata un’abitudine: vendere ciò che non si usa più è assolutamente normale. In occasione dei traslochi, molti cittadini americani trasformano momentaneamente i propri garage e giardini in esposizioni di mobili, di abiti e di tutte le cose che non saranno portate nella nuova casa. I vicini accorrono e comprano. Lo chiamano “Garage-sale”. In Europa questo tipo di iniziativa si può trovare in alcune zone di Inghilterra e Francia, con modalità simili a quelle statunitensi… e nel nostro paese? Che cosa pensa la gente degli acquisti di seconda mano?

Secondo uno studio condotto da Doxa per il sito di vendite on-line “Subito.it”, in Italia nel 2014 il mercato dell’usato ha avuto un valore di 18 miliardi di euro (pari all’1% del Pil nazionale) e ha coinvolto il 44% della popolazione. Oltre a sottolineare l’importanza della “Second Hand Economy”, la ricerca evidenzia che non si tratta di una moda passeggera ma di un cambiamento strutturale che nei prossimi anni è destinato a coinvolgere la nostra economia in modo sempre più determinante.

Certamente questo tipo di acquisti è un’ottima soluzione in tempo di crisi –il 71% di chi compra usato lo fa per risparmiare– ma dallo studio è anche emerso che 3 italiani su 5 pensano che acquistare articoli di seconda mano sia un comportamento intelligente, etico ed ecosostenibile. Quasi il 50% delle vendite avviene on-line e gli articoli più richiesti sono apparecchi elettronici, oggetti per la casa e capi di abbigliamento. Gli articoli per bambini sono molto gettonati: non solo abiti, ma anche passeggini, giochi, e altro. Nella maggioranza dei casi, sono prodotti quasi nuovi, utilizzati poco perché legati alla crescita del piccolo. Negli ultimi anni molte città italiane, tra cui anche Bergamo, hanno assistito al diffondersi di vere e proprie catene di negozi dell’usato dedicati ai bambini, come per esempio “Baby bazaar” e “t.riciclo”.

La rete di franchising “t.riciclo” è nata a Treviso da un progetto di Sabina Marcadella e Massimiliano Monti di Adria; in pochi anni si è affermata in tutta Italia ottenendo riconoscimenti importanti, come il “Premio Natura 2013”, il premio “Store Design Category” al “Retail Award Gdoweek – Il Sole24Ore”, il “Premio Innovazione per i Servizi 2013” di Confcommercio, il “Trophée International de la Franchise et du Partenariat 2014”. I negozi “t.riciclo” propongono articoli di seconda mano di alta qualità e, oltre al rafforzamento della loro presenza sul territorio nazionale, hanno in previsione l’apertura di alcuni punti vendita anche all’estero.

Livia Salvi

Luglio 2015

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