Un tuffo nel verde del Parco Colline
Le sensazioni degli alunni della classe 1°B della scuola media Tovini di Brescia, in gita al parco delle Colline.
Appena arrivati al Parco delle Colline, alcuni di noi hanno provato una gioia immensa: per noi ragazzi che viviamo in città andare anche solo per quattro ore in mezzo al verde è un’esperienza davvero speciale.
Nel quartiere Mompiano di Brescia il verde non manca, anzi: puoi trovare parchi ad appena duecento metri dal metrò! Alcuni di noi sono abituati a stare all’aria aperta praticando sport oppure perché fanno passeggiate con gli amici nel tempo libero; per molti però la gita al parco delle Colline è stata un’esperienza nuova e a molti ha fatto venire voglia di entrare più spesso in contatto con la natura.
In un clima di amicizia, tra compagni di classe, abbiamo imparato molte cose sulle piante e sul bosco, anche se le spiegazioni erano tante e avrebbero potuto sembrare noiose.
Quando abbiamo iniziato a camminare per tornare a scuola, eravamo stravolti dalla stanchezza ma contenti. Respirare l’aria pura ci ha fatto sentire liberi di vivere una giornata diversa dal solito.
Articolo a cura di Alessandro, Dounya, Francesca, Manuel
Le foglie sono così semplici?
La classe 1°B alla scoperta di nuovi tipi di foglie nel Parco delle Colline
La gita nel Parco delle Colline è stata l'occasione per vedere da vicino diversi esemplari di piante che avevamo studiato sui banchi di scuola. Castagno, quercia, frassino maggiore, carpino bianco, ciliegio selvatico, rovere e acero montano: tantissimi sono stati i tipi che abbiamo scoperto nel Parco.
Grazie alla nostra guida, abbiamo imparato a distinguere alberi e arbusti: i primi sono piante legnose perenni che si sviluppano in un unico tronco, dal quale a una certa altezza dal suolo partono i rami; i secondi sono invece ramificati fin dalla base.
Anche se dall’esterno sembrano molto simili, osservandole bene, anche le foglie rivelano alcune differenze. In generale, c'è il picciolo che sorregge la foglia e la collega al ramo; la lamina che aiuta a distinguere la pagina superiore – di colore verde scuro – da quella inferiore, che è invece verde chiaro e sulla quale si vedono maggiormente le nervature che servono per la traspirazione della linfa grezza e di quella elaborata.
Quando sono formate da un unico pezzo, le foglie sono dette semplici, altrimenti si parla di foglie composte. Tra queste, la maggior parte sono «imparipennate» ovvero possiedono un numero dispari di foglioline; più raramente si trovano esemplari di «paripennate» con un numero cioè di foglie pari.
Nel bosco mesofilo dove siamo stati si trova soprattutto un tipo particolare di foglie, le cosiddette «lanceolate». Ne abbiamo raccolte più o meno 40 tipi diversi e le abbiamo messe in una cartelletta con dei fogli di giornale: diventeranno presto un erbario.
Articolo a cura di Aida, Claudine, Ilario, Magdi, Mattia