Un percorso attraverso l’arte messicana del XX secolo
Se capitate a Bologna non potete non andarci: inaugurata il 19 novembre, resterà fino al 26 marzo a Palazzo Albergati una ricca mostra dedicata all’arte messicana del XX secolo.
Un corteo di grandi artisti, da María Izquierdo a David Alfaro Siqueiros, da Rufino Tamayo a Ángel Zárraga, capitanati ovviamente da Diego Rivera e Frida Kahlo, i due nomi più celebri dello scenario sudamericano dell’epoca.
Le opere esposte fanno parte della prestigiosa Collezione Gelman, nata nel 1941, quando Jacques Gelman e consorte, emigrati entrambi dall’Est Europa, si conobbero e sposarono a Città del Messico. Il primo pezzo della Collezione fu un ritratto della signora Gelman che Jacques commissionò a Diego Rivera, il quale, insieme a Frida, divenne loro grande amico.
La mostra si rivela non solo un percorso alla scoperta della “Rinascita messicana” e del suo sottosuolo artistico, culturale e politico, ma anche di una delle storie d’amore più intense e tormentate che la storia dell’ultimo secolo abbia conosciuto.
Rivera il grande maestro, Frida la giovane apprendista: un cliché antico quanto il mondo. Uomo affascinante e artista già affermato lui, estroversa e disinibita pittrice amatoriale lei; i due si conoscono grazie alla determinazione della Kahlo, che da sempre, ancora prima di conoscerlo, sapeva che sarebbero stati insieme.
E si rivelò vero, anche se fu tutt’altro che un idillio. Frida finì col consumarsi per la sofferenza: la poliomielite da bambina, l’incidente in tram da ragazza, i tradimenti di Diego e gli aborti in età adulta.
Il pennello fu la sua unica salvezza e lo si percepisce da ogni quadro firmato da Frida Kahlo esposto a Palazzo Albergati: da ogni sorriso mancato, dagli sguardi neri e vacui, dalle ferite aperte e insanguinate. Non solo dipinti; parlano di Frida anche fotografie, disegni, pagine di diario e abiti, perfino la ricostruzione della stanza in cui morì.
Tutto il pian terreno, invece, è dedicato a Diego Rivera e agli altri compagni artisti, in particolare alle produzioni di tema politico.
Laura Spataro
Foto: Frida Kahlo, L’amoroso abbraccio (Particolare)