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FaiMarathon 2015, corsa all'arte

piazza vittoria

Per l’occasione, domenica 18 ottobre a Brescia si fa tappa tra le architetture del ‘900

Contribuire alla tutela, alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio d’arte, natura e paesaggio italiano è lo scopo del FAI – Fondo Ambiente Italiano, Fondazione nazionale, che da quarant’anni dà concretezza all’art. 9 della Costituzione Italiana: “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.

Per sensibilizzare la collettività, in diversi momenti dell’anno la filosofia del Fai si traduce nell’organizzazione di grandi eventi, come la FaiMarathon. Si tratta di un’iniziativa nazionale avviata nel 2012 che propone una giornata di visite a contributo libero di luoghi spesso chiusi al pubblico, a sostegno della campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia”.

Quest’anno per la prima volta la sua organizzazione è stata affidata ai giovani del FAI. Domenica 18 ottobre 2015 FAImarathon aprirà dunque al pubblico oltre 500 luoghi in 130 città di tutta Italia. Palazzi, chiese, teatri, giardini, cortili, frammenti di bellezza della nostra vita quotidiana, spesso inaccessibili o poco conosciuti sveleranno per una giornata le proprie meraviglie.

 

FaiMarathon Brescia

Gli anni ruggenti della Leonessa: l’architettura a Brescia nei primi decenni del ‘900. Questo l’itinerario proposto in città in occasione della FaiMarathon, che si snoderà in sedici tappe accessibili in autonomia o con visita guidata. Di seguito ne diamo una breve presentazione:

 

Apertura con visita guidata 10.00-12.00 / 14.00-17.00

- Archivio Negri, via Calatafimi 7: casa del fotografo Negri, integra il concetto di abitazione con l’idea di officina-archivio-laboratorio. La storia della Fondazione Negri prese avvio nel 1890, quando il pavese Giovanni Negri aprì a Brescia un Laboratorio Fotografico.

- Casa Migliorati, via Trento 3: primo edificio di Brescia, e tra i primi d’Italia, realizzato in cemento armato.

- Credito Bergamasco, via Gramsci 12: da abitazione privata nel ‘700 (su preesistenze del XVII secolo) a banca nel ‘900.

- Hotel Vittoria, via X Giornate 20: costruito tra il 1931 e il 1933, divenne presto l’albergo cittadino più prestigioso.

- Palazzi Pisa, Corso Magenta 29: lungo una delle principali direttrici che si diramano verso le antiche porte. Il progetto parte dalla ricostruzione di alcune vecchie case ormai fatiscenti che dovevano essere demolite per la rettificazione del Corso, voluta dal piano di risanamento del 1887.

- Palazzo Pisa, via Trento 15:edificio di stampo neo-rinascimentale con tendenze Liberty.

 

Spunti per visita libera 10.00-17.00

- Casa Capretti, via Gramsci 18/20 (chiusa dalle ore 12 alle 14): uno dei primi esempi architettonici cittadini di stampo liberty prima che questo stile prendesse piede a Brescia con l’Esposizione del 1904 in Castello.

- Casa Gussalli, via Chiassi 1 (chiusa dalle ore 12 alle 14): in stile neo-medievale, risulta essere una sorta di ibridazione tra la villa di campagna e la palazzina cittadina.

- Castello, via del Castello 9: per la città e la provincia di Brescia l’Esposizione del 1904 fu l’occasione per mostrare i livelli di produzione raggiunti in poco più di tre decenni di sviluppo industriale.

- Lottizzazione Pisa, via Tommaseo dal civico 10 al 15: una serie di abitazioni di inizio XX secolo a cura della società di costruzioni PISA.

- Palazzo Stacchini, Corso Cavour 4: di gusto eclettico, eretto nel 1926 dall’architetto fiorentino Ulisse Stacchini, progettista della Stazione Ferroviaria di Milano e dello Stadio di San Siro.

- Palazzo Bertolotti, viale Venezia 20

- Palazzo delle Industrie Bresciane, Piazza della Vittoria

- Palazzo Pisa, via Solferino: complesso di signorili appartamenti voluti dall’ingegner Pisa intorno al 1911.

- Piazza Vittoria: realizzata nel 1932 attraverso la demolizione di una parte della città (Quartiere delle Pescherie), caratterizzata da un tessuto urbano medioevale con strade strette, sinuose e ricco di attività commerciali.

- Palazzo Ex sede società elettrica, via Leonardo da Vinci 48: monumentale complesso edilizio, costruito per ospitare la sede della Società Elettrica Bresciana. Con la nazionalizzazione dell’energia elettrica del 1962, divenne sede degli uffici dell’Enel fino al 2002.

Ottobre 2015

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