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EspeRiciclo. Riduci. Ripara. Riusa. Ricicla.

Dai tappeti con lana di pecora bergamasca a indagini sull’acqua: all’Itis Paleocapa di Bergamo tanti progetti pratici che insegnano l’attenzione verso l’ambiente

RIDUCI quello che acquisti
RIPARA quello che puoi
RIUSA quello che hai
RICICLA tutto il resto

Sono stati gli studenti dell’Itis Paleocapa di Bergamo ad aprire le danze sabato 25 maggio al Festival della SOStenibilità nella mattinata dedicata alle nuove generazioni con la presentazione di EspeRiciclo, un progetto ideato e realizzato dai ragazzi di tutte le classi dell’istituto in collaborazione con il progetto Green School a cura della Cooperativa Ruah.

I giovani si sono dimostrati entusiasti di presentare l’iniziativa che mira a promuovere una cultura del riciclo e dell’ecosostenibilità non solo tra le studentesse, gli studenti e il personale scolastico ma anche verso i colleghi di altri istituti e chiunque sia curioso di conoscere il loro operato al di fuori del sistema scolastico, tanto che è stato creato un sito web che raccoglie tutti i progetti e i traguardi ottenuti.

EspeRiciclo nasce nell’ottobre del 2021 dall’idea che ogni piccolo gesto può fare la differenza, riconoscendo l’importanza di adottare pratiche di riciclo responsabili per preservare il nostro ambiente e creare un futuro più sostenibile per se stessi e per le generazioni a venire. Partendo da questa base, studenti, insegnanti e personale scolastico hanno lavorato insieme per ottenere una scuola più green e promuovere l’impegno per la tutela del pianeta. Il loro motto “Riduci quello che acquisti. Ripara quello che puoi. Riusa quello che hai. Ricicla tutto il resto” è stato perfettamente sintetizzato dai ragazzi che al Festival hanno presentato i propri progetti.

Primo fra tutti la realizzazione di un’area relax all’interno degli spazi dell’istituto usufruibile da studenti e docenti per dare loro un luogo di ritrovo dopo le attività scolastiche. Combinando creatività e voglia di mettersi in gioco, il gruppo si è ritrovato ogni sabato dopo l’ultima campanella per svolgere le attività in compagnia, tra lavori manuali e gestione del sito web. In questo modo sono riusciti a recuperare vari materiali: una vecchia lavagna destinata alla discarica è stata trasformata in un tavolo di comunità e altri tavoli sono stati ricavati da vecchie bobine; gli scatoloni sono stati dapprima rinforzati per poi divenire delle sedute resistenti, mentre la panchina era in origine un bancale di pallet che è stato smontato per ricavare le assi, poi levigate, assemblate e trattate per renderle durature nel tempo. Oltre a tavoli e sedie, sono stati costruiti anche giochi, come la scacchiera della dama e il tavolo da subbuteo ricavati dai tappi delle bottiglie e da materiali di scarto.

I giovanissimi sono impegnati costantemente nell’assicurarsi che in tutti gli ambienti occupati quotidianamente da più di duecento studenti e circa cento insegnanti sia sempre rispettata la raccolta differenziata e sia ridotto il consumo di plastica; a tal proposito, ben duemila bottiglie di plastica sono state raccolte in una sola settimana per destinarle al riciclo.

Non solo relax

EspeRiciclo fa da cappello a tante attività che caratterizzano l’anno scolastico delle diverse classi del Paleocapa, fra cui anche il Progetto Acqua realizzato in collaborazione con UniAcque S.p.A. In sintesi l’obiettivo del Progetto Acqua verte sull’educazione all’uso responsabile delle risorse idriche e la sensibilizzazione in merito a tematiche sociali e geopolitiche che trovano nell’acqua il proprio comune denominatore. Questo è stato possibile grazie a un lavoro sviluppato in più fasi. Dapprima i ragazzi si sono recati presso la sede bergamasca di UniAcque S.p.A. per conoscere il complesso mondo che sta dietro la fornitura idrica della maggior parte delle abitazioni della zona, dalla sala di telecontrollo dove vengono gestite e monitorate le problematiche in tempo reale, alle modalità di progettazione e gestione degli impianti idrici, alla rilevazione dei consumi e le relative tecnologie che l’azienda mette in campo. La fase successiva ha visto all’opera un gruppo di studentesse e studenti che hanno analizzato l’impianto idraulico dell’istituto mediante un esame a vista per evidenziare eventuali problematiche o criticità. Durante questa fase i giovanissimi hanno raccolto del materiale fotografico durante un’indagine preliminare e, una volta in possesso di tutti i dati, redatto una scheda di rilevazione su quanto ottenuto per ogni singolo elemento.

Un ulteriore approfondimento svolto dalle classi riguarda la raccolta dell’acqua piovana, nodo sul quale anche la scuola si sta impegnando grazie all’installazione di una cisterna in grado di raccoglierla e riutilizzarla per le attività scolastiche.

Un tappeto a Km0

Se il più famoso tappeto Magico del regno Disney ha volato per centinaia di chilometri, il tappeto del Paleocapa si contraddistingue invece per essere collegato saldamente al suo territorio. Gli iscritti all’indirizzo Tessile Sistema Moda hanno accolto la sfida lanciata dall’azienda Style 1973 e hanno realizzato dei tappeti a chilometro zero. Come accade per tutti i progetti realizzati dall’istituto, anche in questo caso si è proceduto per fasi. Innanzitutto sono state analizzate la forma del tappeto ortogonale, le parti di cui è composto e il tessuto fornito dall’azienda, per poi passare alla vera fase creativa: la realizzazione del bozzetto da stampare. La scelta è ricaduta sui movimenti artistici tra la fine dell’Ottocento e i giorni nostri che hanno ispirato i ragazzi per i propri bozzetti finali da fornire all’azienda Style 1973, che ha sostenuto il progetto.

I lavori sono stati quindi realizzati utilizzando la lana Moretta proveniente dalle pecore bergamasche, caratterizzata da una fibra molto dura e per questo non adatta ai capi di abbigliamento ma perfetta per i tappeti. Un connubio azzeccato tra sostenibilità, in quanto biodegradabile e riciclabile, valorizzazione delle risorse locali e conservazione delle tradizioni. Il progetto ha ottenuto per questo la certificazione aziendale Oeko Tex®, marchio che garantisce la sicurezza dei prodotti tessili per l’uomo e per l’ambiente assicurando una produzione responsabile attraverso rigorosi test sulle materie prime, semilavorati e prodotti finiti.

Valeria Ferrari

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Coop. Ruah - Green School 2024

Dal 9 settembre al 31 ottobre sono aperte le iscrizioni al Programma Green School 2024-2025.
Per saperne di più visita il sito: green-school.it. Se la tua scuola è interessata, puoi scrivere al referente provinciale al seguente indirizzo:
greenschool@cooperativaruah.it.
Riceverai tutte le informazioni utili e le date dei prossimi appuntamenti.

 

 

Ottobre 2024

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