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infoSOStenibile

Eos, la stella del mattino

Eos 1

Un’associazione in aiuto alla famiglie dei bambini ricoverati

Venerdì 27 novembre la cena di solidarietà di infoSOStenibile

“Eos, la stella del mattino” onlus nasce nel 2010 da una semplice osservazione: i bambini ricoverati in ospedale hanno bisogno di un papà e di una mamma il più possibile sereni.

La serenità dei genitori la si ritrova in piccole cose quotidiane che si riflettono direttamente sulla qualità della vita: un pasto che faccia ricordare il sapore di casa, una doccia in tranquillità, un collegamento internet, qualche momento di svago per poter recuperare le energie necessarie ad affrontare la giornata accanto al proprio figlio.

“L’abbiamo toccato con mano attraverso la storia di Leonardo, un bambino di Bergamo da cui è partito tutto, che purtroppo 7 mesi fa è morto all’età di 10 anni” - racconta don Andrea Pedretti, sacerdote bergamasco cofondatore e anima di Eos onlus.

Eos onlus è composta da 35 persone di cui la maggior parte giovanissima (sotto i 25 anni): questa è la grande forza dell’associazione e questa è la sfida che fa proseguire l’attività ogni giorno con la motivazione, l’entusiasmo e la gratuità nel donarsi che i giovani sanno dare, quando si sentono coinvolti e protagonisti di un progetto.

“Dove le condizioni ce lo permettono, cerchiamo di intervenire in maniera anche più tangibile: il biglietto aereo o le spese del taxi, un tablet o un alloggio temporaneo - continua don Andrea-. In pochi anni abbiamo incrociato grandi sofferenze, ma altrettanti sorrisi. Sono molti i bambini e i genitori di fronte a cui ci siamo emozionati: Denisa, Leonardo, Yasmin, Maryam e molti altri. Grazie al volontariato all’interno di “Eos, la stella del mattino”, abbiamo vissuto il valore dello stare insieme e di vivere fianco a fianco con i “nostri” bambini: li abbiamo accompagnati all’aeroporto per tornare a casa; abbiamo incrociato le dita guardando partire scatole di medicinali per le cure che altrimenti non si sarebbero mai potuti permettere -continua don Andrea-. Con i genitori di questi bambini siamo riusciti a creare delle relazioni vere e profonde, riuscendo a farli sentire veramente “in famiglia”. E vogliamo che questo sia solo l’inizio".

Il progetto di una casa di accoglienza per i familiari

E così, come 5 anni fa, questo gruppo di giovani ha sentito l’esigenza di costituire una associazione onlus, ora si sta per compiere un altro importante passo, un sogno si sta per concretizzare: costruire una casa di accoglienza per i familiari dei bambini che si recheranno a Bergamo per le cure dei loro figli. Tanto più in occasione della realizzazione del nuovo grande ospedale di Bergamo, il Papa Giovanni XXIII.

La casa a cui stiamo pensando è particolare, risponde a canoni molto diversi dal “normale”: ampi spazi comuni in cui condividere le fatiche e le gioie della vita, luoghi di condivisione per non far sentire soli i genitori, che già lo sono a causa della malattia dei figli, un grande soggiorno e playroom, lavanderia affacciata sullo spazio del gioco e stanze dallo stile essenziale in cui coltivare la privacy.

Ora, più che mai, abbiamo bisogno di sostegno da parte di tutti coloro che comprendono la fatica di un bambino costretto a una lunga degenza in ospedale e quella dei loro familiari. Ma la solidarietà rende felici, non solo i destinatari dei nostri progetti.

Per questo Eos crede con tutte le sue forze che questo sogno tutti insieme possiamo realizzarlo!

www.eosonlus.org

Ottobre 2015

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