Al convegno ESS dello scorso 18 maggio, la parola agli attori e agli esperti del settore, all’insegna dei modelli virtuosi da perseguire
Mettere a confronto buone prassi ed esempi concreti, provare a tradurre nel quotidiano i valori dell'economia sociale e solidale e misurarsi con le esperienze di altri che, in varia misura, fanno del settore un mondo in crescita costante: questi gli obiettivi del convegno dello scorso 18 maggio, che durante il Festival dell'Ambiente di Bergamo ha messo in luce la fondamentale importanza del creare reti economiche solidali ed etiche per poter garantire un futuro sostenibile anche in ambito sociale.
Il convegno, intitolato “Economia sociale e solidale: presente! Esempi concreti per un'economia possibile”, si è svolto presso l’Auditorium Ermanno Olmi della provincia di Bergamo con la presenza dei veri protagonisti del mondo dell’economia sociale e la testimonianza attiva di chi è impegnato lavorativamente in questo ambito. Il direttore di infoSOStenibile Diego Moratti, moderatore dell’incontro, ha aperto il convegno ricordando l’importanza spesso trascurata di dare molta più visibilità ed esortando le realtà cooperative virtuose a comunicare i vantaggi del mondo cooperativo, capaci di creare occupazione, economia e benefici sociali anche con grandi numeri e con massa critica notevole.
Tre cooperative come modelli virtuosi
Primo relatore è stato Giuseppe Guerini, presidente della Cooperativa sociale Ecosviluppo di Stezzano (Bergamo), oltre che presidente di Confocooperative Bergamo.
La cooperativa è nata nel 1995 per gestire da una parte l’emergenza rifiuti e dall'altra la prima ondata migratoria in Italia, quella delle navi che arrivavano nel canale di Sicilia e nel canale di Otranto dall'Albania.
Con una crescita costante, la realtà cooperativa ha raggiunto i 10 milioni di euro di fatturato: le persone impiegate sono oggi 220, delle quali il 41% è composta da lavoratori svantaggiati (la legge 31 del 1991 prescrive che la percentuale dei lavoratori svantaggiati su quelli normodotati sia almeno il 30%).
La cooperativa investe ogni anno nell’impiantistica e nei mezzi necessari; investimenti che generano a loro volta lavoro. Guerini ha sottolineato l’importanza di inserire l’inclusione lavorativa in un contesto economico: dare un impiego alle persone svantaggiate significa un risparmio calcolato, al netto dei benefici fiscali ricevuti come cooperativa, di 200 mila euro all'anno per la pubblica amministrazione. La parola è passata poi a Lorenzo Romanenghi della Cooperativa Cauto di Brescia.
Romanenghi ha illustrato le diversificate attività di cui si occupa la cooperativa, nata nel 1995 per la gestione dell’Isola Ecologica dell'ortomercato di Brescia. Oggi Cauto impiega 470 persone; 143 di queste sono persone svantaggiate, pari al 43% del totale. Il calcolo del risparmio per la spesa pubblica si attesta a 2.600 euro a persona svantaggiata all'anno. Romanenghi ha infine illustrato il modus operandi della società, che cerca di bilanciare una spinta economica con una spinta sociale.
Investendo in progetti per i quali si prevede uno sviluppo a lungo termine, Cauto è impegnata a incrementare il proprio organico dalle 5 alle 20 unità all'anno, con benefici sociali per 370 mila euro e un fatturato di 22 milioni di euro.
Tocca infine a Cristina Montini, presidente della cooperativa Il Sole e la Terra di Bergamo, presentare una realtà che quest’anno compie ben quarant’anni di attività. Una cooperativa diversa dalle due quelle precedenti: il Sole e la Terra è finalizzata alla vendita di prodotti biologici a un costo contenuto, con attenzione all'ambiente e alle ricadute sociali. È composta da soci e soci volontari, stimolando la partecipazione attiva dei membri con incontri e altre attività di sensibilizzazione.
Il personale della cooperativa conta 27 dipendenti; di questi soltanto 4 sono impiegati a tempo determinato, gli altri hanno un contratto a tempo indeterminato. Agli esordi, il punto vendita era di dimensioni ridotte e veniva aperto saltuariamente. Oggi dispone di 1.000 m2 di negozio, che comprende anche un punto ristoro sempre molto frequentato. Il fatturato della cooperativa è di circa 5,6 milioni di euro. Una leggera flessione del fatturato si è ultimamente registrata a causa dell’aumento della richiesta di biologico che ha fatto nascere un parallelo mercato industrializzato.
Il punto di vista degli esperti del settore
Nella seconda parte, Jason Nardi, di Solidarius Italia e coordinatore della rete RIPESS - Rete europea e internazionale di promozione dell’economia sociale e solidale. Ricollegandosi alla realtà de Il Sole e la Terra, Nardi ha sottolineato il rischio che le realtà solidali vengano riassorbite dal mercato capitalista e dal sistema di produzione industriale e della grande distribuzione. In un mondo dominato dalla finanza, è di grande importanza dare visibilità all'economia reale, creare delle sinergie e lo scambio di saperi. In 20 anni di attività, RIPESS ha creato un coordinamento internazionale per la promozione del commercio equo, del turismo responsabile e della finanza etica.
La Rete Europea è del 2011 e conta 49 membri in 17 Paesi. Nardi ha infine ricordato l’importante appuntamento a Barcellona il prossimo maggio 2020: una settimana per incontrarsi, discutere e creare nuove alleanze per un'agenda internazionale (2020-2030) di azioni comuni.
La parola è passata poi ad Andrea Vecci di EStà - Centro di ricerca e formazione attivo sulle tematiche della sostenibilità integrata. Vecci ha esposto lo status quo attuale delle leggi che regolamentano il settore; l’impegno di EStà è quello di portare queste tematiche a livello istituzionale e coinvolgere gli accademici e gli intellettuali su progetti concreti.
Vecci ha poi parlato dell'importanza del passaggio generazionale: i nati tra il 2000 e il 2005 sono ragazzi interessati alle dinamiche ambientali ma occorre trovare la modalità per avvicinarli alle realtà attualmente esistenti. Argomento, quello di passaggio di testimone ai giovani, ripreso anche da Davide Bioghini di Res Italia e Res Lombardia. Bioghini ha ricordato l'auspicio di Papa Francesco per “una economia diversa, quella che fa vivere e non uccide, include e non esclude, umanizza e non disumanizza, si prende cura del creato e non lo depreda”.
Biolghini ha sottolineato l'importanza dei Patti di solidarietà, strumento adeguato per svincolare il rapporto dall’andamento altalenante del mercato. Molte città, dopo l'esempio di Bologna del 2014, stanno adottando questo strumento. Il patto fa sì che la relazione con i cittadini sia il più possibile definita, permettendo alle imprese socio-solidali di sostenersi sul piano economico, emancipandosi dall'economia di mercato.
È Matteo Rossi della Fondazione Istituti Educativi a concludere il convegno. Rossi ha ricordato come strutturare meglio le reti dell’economia solidale attraverso la formazione. Obiettivo della Fondazione è dare un contributo concreto per cambiare il sistema complessivo, economico e sociale, che non può basarsi più soltanto sul volontariato. Una sfida affascinate che prevede, oltre alla presentazione di bandi dedicati, un progetto di formazione professionale nel mese di ottobre, con venti formatori da tutta Europa. Ci si augura che questo momento coincida con la festa per l’avvenuta raccolta delle cinquemila firme necessarie per la proposta di legge.
Cristina Cireddu
Approfondimento in collaborazione con Bio Distretto dell'Agricoltura Sociale di Bergamo
11 luglio: incontro alla Fondazione Istituti Educativi di Bergamo
La Fondazione Istituti Educativi di Bergamo organizza per l'estate una serie di incontri e iniziative culturali per valorizzare il Chiostro Istituti Educativi, in via Passaggio Canonici Lateranensi 23.
Tra queste iniziative, si segnala l'appuntamento di giovedì 11 luglio, dal titolo “Costruire tessiture sociali tra i labirinti delle paure. Confronto in vista del Bando sulle nuove econome di comunità”, previsto alle ore 20.30. Interverranno Aldo Bonomi (Aaster), Luigi Sorzi (Presidente FIEB), Daniele Rocchetti (Presidente Acli), Jhonny Dotti (Amministratore delegato ON impresa sociale) e Claudio Bonfanti, (vicepresidente del Bio-distretto); introduce Matteo Rossi (consigliere Fieb) e modera Andrea Valesini (Eco di Bergamo).
Per tutte le informazioni e gli aggiornamenti, contattare alla mail bandi@istitutieducativi.it.
All’Happening delle Cooperative musica e firma per la ESS. Appuntamento dal 9 al 16 giugno al Lazzaretto di Bergamo
Torna anche quest'anno l'ormai imperdibile appuntamento musicale – e non solo – dell'Happening delle Cooperative Sociali di Bergamo, dal 9 al 6 giugno nella splendida cornice del lazzaretto di Bergamo: intitolata “Wall is over”, l'edizione 2019 sarà come sempre occasione di incontro e di divertimento, ma anche momento importante per celebrare l'impegno quotidiano delle cooperative sociali bergamasche. L'Happening promuove infatti attività, spettacoli e incontri per portare al grande pubblico le tematiche affrontate durante tutto l'anno.
Con una novità significativa per quest'anno: durante l'evento sarà infatti presente uno stand dedicato alla raccolta firme per la proposta di legge regionale a iniziativa popolare a tutela dell'Economia Sociale e Solidale, a sostegno del percorso avviato lo scorso marzo e che porterà alla presentazione della proposta di legge “Norme per la valorizzazione, la promozione e il sostegno dell'economia sociale e solidale” alle commissioni competenti in regione. Un percorso, quello della raccolta firme, che si chiuderà ad agosto: ancora pochi mesi quindi per stringersi e sostenere questa tematica.
Oltre ai grandi concerti e agli spettacoli, durante l'Happening sarà disponibile tutti i giorni il servizio bar, ristoro, pizzeria e cocktaileria. L'ingresso alla manifestazione è gratuito.
Per restare aggiornati sui prossimi appuntamenti della raccolta firme e sul testo della legge sull'economia sociale e solidale, potete consultare il sito