feedFacebookTwitterlinkedinGoogle+

infoSOStenibile

Donne in azione: dal femminismo al caso Pussy Riot

Donne in azione: Dal femminismo al caso Pussy Riot

Riot Grrrl, Sextremism, Slutwalk, il femminismo che cambia

Era il febbraio 2012 quando Maria Alyokhina, 25 anni, Yekaterina Samutsevich, 30 anni e Nadezhda Tolokonnikova, 24 anni, le tre Riot Grrrl russe meglio note alle cronache come Pussy Riot si esibirono con una “preghiera punk” contro Putin nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. Arrestate con l’accusa di teppismo e istigazione all’odio religioso, lo scorso agosto sono state condannate a due anni di carcere. In tanti hanno giudicato la sentenza troppo dura e il processo una farsa, manifestando sostegno e vicinanza alle tre ragazze, due delle quali sono tutt’ora agli arresti.

A sostegno delle Pussy Riot, il 17 agosto 2012, due attiviste del movimento femminista ucraino FEMEN, hanno segato un monumento religioso, memoriale delle vittime dello stalinismo, posto nel centro di Kiev suscitando ancora una volta grandi polemiche. Ma le Femen, che si autodefiniscono “sextremist”, non sono nuove ad azioni, e reazioni, di questo tipo: manifestare a seno nudo per raggiungere un obiettivo è infatti la loro “firma” distintiva. Quest’anno le abbiamo viste manifestare in topless contro il turismo sessuale durante gli Europei di Calcio in Polonia e Ucraina e a sostegno dei diritti gay in Vaticano.

Attivo dal 2008 il movimento femminista è nato a Kiev per combattere la prostituzione e il turismo sessuale, risvegliando nelle donne la consapevolezza del proprio valore e dei propri diritti. Manifestare in topless è stato solo un mezzo per guadagnarsi l’attenzione dei media ma anche della popolazione e, così, delle altre donne. Un’attenzione che le ha portate a diffondersi in tutto il mondo in meno di 5 anni. Riguardo al modo di manifestare e, più in generale, di vestirsi delle donne se ne sono dette tante. Di soli pochi mesi fa è la notizia del Parroco di Lerici (La Spezia) che con un volantino affisso sulle porte della Chiesa invitava le donne a fare qualche riflessione: Donne e il femminicidio facciano sana autocritica. Quante volte provocano?

Un’affermazione simile, se non altro di contenuto, diede origine, due anni fa, alla prima Slut Walk, letteralmente la “marcia delle zoccole”. Quello che si sarebbe poi trasformato e diffuso in tutto il mondo come movimento femminista e di protesta nacque infatti in seguito alle dichiarazioni di un ufficiale della polizia di Toronto che suggeriva alle donne, per essere al sicuro, di “evitare di vestirsi come zoccole”. Non dite a noi come vestirci. Dite agli uomini di non stuprarci è, non a caso, uno degli slogan della marcia. Un femminismo che cambia, si alza, danza e qualche volta si spoglia. Le rivendicazioni restano le stesse: la libertà della donna, la non mercificazione del corpo femminile ma, anzi, la sua riappropriazione e la libera espressione della sua sessualità fuori dagli stereotipi dettati da una società prevalentemente maschilista, la parità dei diritti, la parità di stipendio, la stessa libertà degli uomini di poter girare la sera anche da sole, senza paura.

E se i movimenti femministi, almeno in occidente, hanno fatto fino ad ora molto per la condizione della donna, forse è arrivato il momento per tutto il genere femminile di unirsi per rivendicare la libertà di essere donna, di poterlo esprimere e di potersi autodeterminare come esseri umani. Come previsto, in fondo, dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, secondo la quale ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona senza distinzione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.

Arianna Corti

 

 

 

 

 

 

Marzo 2013

Articoli Correlati

Incontri, scambi, momenti formativi e ludici hanno arricchito la nuova edizione della...
Dal 21 giugno al 12 luglio torna il festival organizzato da Legambiente Bergamo che...
Il recente libro di Elena Granata evidenzia come le donne abbiano sempre maturato un...
Al Polaresco l’1 e il 2 giugno un fine settimana dedicato ad ambiente, natura e cura del...