Esiste un Codice etico per il Turismo sostenibile e responsabile, sottoscritto dall’Italia nel 2012, che prevede il rispetto dei principi contenuti nel Codice mondiale di etica del turismo dell’ONU del 2001. Un protocollo di dieci articoli che prevedono la promozione di un turismo volto a valorizzare e sostenere il patrimonio culturale dell’Italia affinché il settore possa diventare volano di sviluppo e di mutua comprensione e rispetto fra popoli e società.
Dal 2012 l’Italia ha fatto passi da gigante in termini di promozione dei valori etici e di un turismo rivolto alla salvaguardia del patrimonio ambientale e artistico-culturale. Le vacanze sostenibili e attente all’ambiente sono, infatti, in continuo aumento. Secondo i risultati pubblicati da TripAdvisor, nel 2015 un italiano su tre, circa il 34% degli intervistati, ha scelto viaggi eco-responsabili. Un trend in crescita, visto che le persone che quest’anno hanno dichiarato di organizzare in maniera eco-friendly il proprio viaggio sono salite al 40% degli intervistati.
L’aumento delle vacanze sostenibili non dipende solamente da una sensibilità più diffusa da parte di un numero crescente di persone, che cercano in una vacanza, oltre che lo svago, anche un modo per imparare nuove pratiche di rispetto per l’ambiente.
Grande merito per scelte di consumo più consapevoli va alle strutture e ai tour che offrono veri e propri percorsi pensati appositamente per imparare e approfondire le tematiche relative alla sostenibilità e al rispetto per l’ambiente, l’alimentazione e la salute. Il Touring Club Italiano ha stilato per esempio una classifica delle piccole località turistiche dell'entroterra che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità.
L’ottenimento del marchio avviene in base a diversi criteri tra i quali: la valorizzazione delle risorse locali, lo sviluppo della cultura dell’accoglienza, lo stimolo dell’artigianato e delle produzioni tipiche per dare impulso all’imprenditorialità locale e rafforzare l’identità di ciascun luogo. Il web facilita la ricerca e ormai per progettare una vacanza sostenibile bastano pochi passi. Per chi avesse ancora qualche dubbio, ecco un simpatico decalogo per costruire la propria vacanza eco-friendly su misura.
1. Viaggio
Se non strettamente indispensabile, preferite il treno e la nave all’aereo. L'impatto dell'aereo sul clima è dieci volte quello di un viaggio in treno, anche per l'emissione di vapore acqueo in quota, dove rimane a lungo. Si calcola addirittura che i voli a brevi distanze risultino, in proporzione, ancora più inquinanti perché la maggiore quantità di CO2 si libera nella fase iniziale e finale del volo.
È però possibile compensare le emissioni di gas serra dei viaggi in alta quota: molte compagnie aeree permettono di farlo all’atto di acquisto del biglietto, oppure rivolgendosi ad agenzie specializzate nella neutralizzazione della CO2. Inoltre la modalità “paperless” per le carte d’imbarco è da preferire.
Ricordatevi che una soluzione drastica per ridurre le emissioni di CO2 esiste, e le vacanze sono il periodo migliore per approfittare della bicicletta o per andare a piedi: in questo modo giochereste un ruolo attivo nella lotta ai cambiamenti climatici! Ma se proprio l'auto vi è indispensabile, puntate almeno sul carsharing e il carpooling, organizzandovi per viaggiare con più persone: un’occasione per aiutare l’ambiente e socializzare.
2. Alloggio
Le strutture sostenibili sono tali quando adottano politiche a basso impatto per ciò che riguarda l’energia elettrica, l’acqua e il consumo di suolo circostante. Esiste un marchio ambientale che le contraddistingue dalle altre (eco-label), identificarle è in ogni caso piuttosto semplice. Innanzitutto sono strutture ben integrate nel contesto naturale e in grado di favorire lo sviluppo reale delle popolazioni locali.
La maggior parte delle strutture certificate inoltre utilizzano energia ricavata al 100% da fonti rinnovabili e sono dotate di un sistema di illuminazione centralizzato, in grado di spegnere tutte le luci della camera alla rimozione della chiave magnetica dal dispositivo a parete.
Altre pratiche green sono il riutilizzo di asciugamani e biancheria, l’uso di lampadine a risparmio energetico, l’impiego di prodotti alimentari bio e a km zero, oltre alla possibilità di usufruire di un servizio di bike sharing dedicato agli ospiti della struttura.
Esistono poi forme di ospitalità alternativa, come per esempio il soggiorno gratuito in fattoria che permette di diventare “contadini per un giorno”. Per individuare tutte le strutture davvero “verdi”, un aiuto arriva da Ecobnb, portale dedicato all’ecoturismo che certifica le strutture di moltissime località in tutta Italia e all’estero.
3. Cibo
Le vacanze sono l’occasione giusta per andare alla scoperta di un luogo anche dal punto di vista gastronomico. Scegliete però negozi e ristoranti che utilizzano prodotti locali o biologici e OGM free. Inoltre, per quanto in vacanza sia inevitabile cedere a qualche peccato di gola, è sempre raccomandabile evitare sprechi e, soprattutto, preferire alimenti tipici, possibilmente a chilometro zero e di stagione.
4. Gastro-consumi
Se la meta delle vostre vacanze è il mare, rispettate l’ecosistema e contribuite a proteggerlo acquistando con attenzione il pesce. Non consumate pesce sottomisura e informatevi sempre su dove e in quali condizioni sia stato pescato o allevato prima di acquistarlo.
5. In valigia
Non portate con voi prodotti che potrebbero recare danno all’ambiente. Ai pesticidi chimici, come i repellenti antizanzare, sarebbero da preferire candele alla citronella. Attenzione anche agli articoli in PVC, come i prodotti da mare: nel ciclo di produzione di questo materiale vengono emesse diossina e sostanze chimiche dannose che possono essere liberate da questi prodotti anche durante il loro utilizzo.
6. Scoperte
Alcune destinazioni permettono di impiegare il tempo libero delle vacanze per andare alla scoperta degli ecosistemi del Pianeta, molti dei quali rischiano di scomparire. Un esempio su tutti sono le ultime foreste primarie della Terra: la foresta africana dei grandi primati, la foresta pluviale amazzonica, le foreste del Paradiso delle isole del Pacifico, le selve boreali del Nord Europa, la Foresta delle Nevi in Siberia, la Foresta del Grande Orso in Nord America, la giungla temperata del Sud America.
7. Safari
Chi ama gli animali e vuole organizzare una vacanza con l'obiettivo di avvistare e ammirare la fauna selvatica, dovrebbe recuperare il concetto tanto ben indicato dall’originario significato del termine “safari” in lingua swahili, ovvero “lungo viaggio”.
Rivolgetevi pertanto a operatori che adottano misure per non arrecare un eccessivo disturbo agli animali, sia che essi popolino la terra o il mare, come balene e altri cetacei. Ricordate inoltre che Giappone, Norvegia e Islanda sono Paesi che continuano a uccidere questi animali a scopo di lucro.
8. Escursionismo a basso impatto
Passeggiare in un ambiente incontaminato è meraviglioso e tutti noi dovremmo contribuire a farlo rimanere tale. Per fare questo è necessario lasciare meno tracce possibili del nostro passaggio: riportate alla base tutto ciò che non risulta rapidamente biodegradabile e, quando siete in loco, fate attenzione a non disturbare gli animali. Inoltre abbiate un comportamento rispettoso del contesto in cui vi trovate: se accendete un fuoco, assicuratevi di spegnerlo attentamente con terra o acqua prima di andarvene.
9. Souvenir
Se scegliete una meta esotica, la tentazione di riportare a casa un souvenir originale e stravagante è comprensibile. Cercate però, anche in questo caso, di optare per scelte di acquisto consapevoli. Paesi africani e asiatici offrono purtroppo una vasta gamma di prodotti, cibo e medicine alternative ricavate da specie a rischio di estinzione: il corallo, gli elefanti, le tartarughe, i rinoceronti, gli orsi, le scimmie, le balene, alcuni uccelli tropicali. Il loro impiego è una grave minaccia alla biodiversità del pianeta.
10. Riciclo
Anche in vacanza non dimenticate di differenziare i rifiuti. Ove possibile, portate con voi una borraccia e riempitela nei bar o alle fontanelle, evitando l'acqua minerale in bottiglie di plastica.
Alice Motti