Quando l’economica circolare applicata al capitale umano genera crescita per tutta la comunità
Come emerso dal convegno sull’economia circolare tenutosi al Festival dell’Ambiente di Bergamo (27-29 maggio), anche le aziende e le cooperative di questa nuova versione di “green economy” devono essere consapevoli del loro valore economico e non solo ambientale.
Ma se economia circolare significa rimettere in circolo quelle risorse e potenzialità che altrimenti andrebbero sprecate, ci sono realtà che sono andate oltre l’aspetto strettamente economico e hanno colto (da anni) questa opportunità nella sua accezione più ampia, essendo state capaci di fare della propria attività lavorativa nel settore dell’ecologia e dell’ambiente un’occasione di sviluppo sociale.
Ne è un esempio Ecosviluppo, una cooperativa sociale di tipo B senza fine di lucro che persegue l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione dei cittadini mediante l’inserimento lavorativo.
Fondata nel 1995, ha maturato, nel corso degli anni, una solida esperienza nella gestione di attività ecologiche e ambientali principalmente nella bergamasca, arrivando a occupare a fine 2015 ben 183 lavoratori di cui quasi la metà frutto di percorsi d’inserimento lavorativo dedicati a persone disoccupate da lungo periodo o con disabilità psichica o fisica, persone con problemi di dipendenza da sostanze psicotrope (tossicodipendenza, alcool dipendenza) e persone sottoposte a misure di restrizione della libertà (detenuti ed ex detenuti).
Ecosviluppo fonda il suo lavoro su un’economia circolare del valore delle persone per una crescita sostenibile ed effettiva anche a livello di numeri: conta infatti 370 inserimenti lavorativi in 20 anni di attività e nel solo 2015 l’ammontare di risparmio da parte della pubblica amministrazione quanto a spese assistenziali mancate grazie al lavoro creato dalla cooperativa ammonta a 669 mila euro.
Il concetto della circolarità vede il lavoro come chiave d’accesso all’integrazione, occasione di riscatto e promozione umana, senza lavoro non si realizza né solidarietà né integrazione: essere impresa sociale di comunità per Ecosviluppo significa essere coautore di politiche attive del lavoro, insieme alla rete estesa del territorio.
La grande crisi finanziaria degli ultimi anni sta dimostrando quali siano i valori sui quali investire.
Ecosviluppo è stata letteralmente sommersa da domande di assunzione di gente colpita dalla crisi che veniva indirizzata proprio dai servizi sociali dei vari Comuni, dimostrando come una realtà cooperativa dinamica e solida sul piano imprenditoriale possa diventare una leva di solidarietà che va oltre l’inserimento lavorativo, diventando a tutti gli effetti risorsa occupazionale per il territorio.
La Cooperativa realizza la propria missione attraverso i servizi di igiene urbana come la raccolta porta a porta e il trasporto di rifiuti solidi urbani, lo stoccaggio e differenziazione di materiali riciclabili, la gestione di centri raccolta e piattaforme ecologiche, lo spazzamento meccanizzato e manuale delle strade, l’educazione e sensibilizzazione ambientale.
La mission che sta alla base è combattere lo spreco, sia delle risorse, investendo su ambiente, smaltimento e riciclo, sia di quello umano, riducendo la disoccupazione e riutilizzando la capacità di quelle persone che per diversi motivi hanno dovuto abbandonare il mondo del lavoro.
Un’etica basata sul rispetto e la sostenibilità può essere una strategia gratificante anche a livello economico, così come creare valore, laddove i modelli produttivi tradizionali vedevano un costo o un scarto.
Esiste un valore notevole che si può generare e mettere in circolazione, investendo in solidarietà ed inclusione, perché la prima risorsa che la nostra società non può più permettersi di sprecare è la persona.
Elisa Troiani