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Con CycloCable Trampe ciclisti sorridenti anche in salita

Con CycloCable Trampe ciclisti sorridenti anche in salita

È norvegese lo ski-lift per biciclette che ha rappresentato una svolta per il traffico cittadino

L’amministrazione di Trondheim, terza città della Norvegia, già dalla fine degli anni Novanta aveva capito che per motivare i suoi cittadini all’uso della bicicletta avrebbe dovuto dare loro una spinta, o meglio, un traino.

L’impresa era ardua perché per convincere i potenziali ciclisti ad abbandonare l’auto non sarebbe stato sufficiente migliorare la rete delle piste ciclabili; del resto, come ben sappiamo, nei paesi scandinavi le corsie preferenziali per le due ruote erano incluse nei piani urbanistici fin da tempi non sospetti. Per fare la differenza bisognava portare in sella anche coloro che, per pigrizia o difficoltà legate alla forma fisica, evitavano di girare in bici e per farlo occorreva eliminare l’ostacolo che più di tutto frenava queste persone: la salita. E così, nel 1993 nel centro di Trondheim, sulla collina di Brubakken, è stato installato il primo ski-lift per ciclisti, che è divenuto operativo l’anno successivo.

L’idea di questo particolare impianto di risalita è del designer Jarle Wanvik, un vero patito della bici che, osservando le sciovie presenti sulle montagne intorno alla città, ha pensato che si sarebbe potuto utilizzare lo stesso principio per trasportare ciclisti invece che sciatori. La sua intuizione negli anni si è rivelata vincente: l’atipico servizio ha conquistato il 41% dei cittadini per i quali le due ruote sono diventate il mezzo di trasporto per eccellenza. E anche la restante parte della popolazione non disdegna la bicicletta, ne è prova il fatto che oggi ogni abitante di Trondheim ne possiede almeno una. Certamente tra i punti di forza del bicycle-lift, oltre all’efficienza e alla comodità, un posto di rilievo lo merita la sicurezza: in vent’anni di utilizzo non c’è stato neppure un incidente e la media è stata di 20-30 mila viaggi l’anno. Nel 2013 la ciclovia ha fatto di nuovo parlare di sé, essendo stata completamente rinnovata e resa ancora più facile da utilizzare. Oggi Trampe CycloCable -questo il nome del nuovo modello- è diventato un marchio registrato e l’impianto di risalita, messo in commercio da un’azienda francese, può essere acquistato e installato anche in altre città.

Il principio di funzionamento è lo stesso della prima versione ed è esattamente quello dello ski-lift: il ciclista, rimanendo seduto sulla sua bici, deve appoggiare un piede sopra una piastra di metallo che si muove lungo un binario trainata da un cavo metallico, messo in moto da un motore elettrico; in questo modo viene portato fino in cima alla salita senza pedalare. Mentre prima del rinnovo il servizio era a pagamento, oggi è stato reso gratuito e per questo è previsto che in futuro il numero delle corse aumenterà notevolmente. A pieno regime Trampe può trasportare 300 ciclisti ogni ora; il bicycle-lift della cittadina norvegese è di 130m ma l’azienda che lo distribuisce ha brevettato questo sistema per produrre ciclovie lunghe fino a 500m.

Difficile non pensare a Bergamo, e alle sue numerose salite, prima fra tutte quella del viale che arriva in Città Alta. Certo CycloCable farebbe la differenza, specialmente in questo periodo dell’anno, quando andare in bicicletta è un piacere mentre salire sulle mura in auto e cercare un parcheggio può diventare un vero incubo! Per maggiori informazioni trampe.no/en.

Livia Salvi

Giugno 2014

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