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A Cena con infoSOStenibile: Solidarietà contro il lavoro minorile

Palazzo Colleoni

Venerdi 18 novembre torna l’appuntamento annuale con il compleanno del nostro mensile e la tradizionale cena a sostegno di progetti per l’infanzia

Non prendete impegni cari lettori di infoSOStenibile perché la data è ormai fissata e pure la location: venerdì 18 novembre, alle ore 20 al prestigioso Palazzo Colleoni di Cortenuova nella bassa bergamasca, avremo l’onore di condividere con voi una serata conviviale all’insegna di una raffinata cucina unita a un pizzico di solidarietà: come ogni anno (e questo è il sesto anno di vita del nostro periodico) anche per questa volta vorremmo condire i nostri festeggiamenti con un anticipo degli scambi di auguri di fine anno, ma soprattutto con il sostegno a un progetto di solidarietà.

Come da tradizione le iniziative a cui cerchiamo di contribuire hanno un denominatore comune, l’infanzia, quale parte di società più indifesa e bisognosa di attenzione, perché la sostenibilità è prima di tutto un investimento sul nostro futuro e sulle nuove generazioni.

La cena avrà un costo di 22 euro, più 5 euro a sostegno del progetto contro il lavoro minorile.

Per informazioni e iscrizioni: 035 258559 - 335 362358 - redazione@infosostenibile.it

Nel frattempo ecco alcuni dettagli sul progetto promosso in collaborazione con Coop Lombardia e Mani Tese.

 

Libera un bambino dalla schiavitù: La campagna “I exist” di Mani tese

La schiavitù è un fenomeno drammatico che imprigiona il futuro di milioni di persone, donne e bambini. Tra i 21 e i 35 milioni di persone oggi sono vittime di forme moderne di schiavitù per un giro d’affari annuo di 139 miliardi di euro. Mani Tese ha dato vita alla campagna “I exist” per combattere le cause di questo fenomeno attraverso una mobilitazione di massa che contribuisca a diffondere consapevolezza sul tema, avviando progetti di cooperazione internazionale, iniziative di sensibilizzazione e percorsi di educazione alla cittadinanza mondiale su 3 ambiti specifici: lavoro minorile, traffico di esseri umani, sfruttamento del lavoro nelle filiere produttive.

Il lavoro minorile

Sono 215 milioni i bambini lavoratori nel mondo, molti dei quali impiegati in industrie pericolose ed esposti a condizioni di sfruttamento. Un bambino che lavora è quasi sempre un bambino che non frequenta la scuola e la mancanza di istruzione tende a penalizzare in particolar modo le femmine e le classi sociali più discriminate. In India, nello stato del Tamil Nadu, Mani Tese ha avviato un progetto di prevenzione del lavoro minorile nell’industria tessile, dove le ragazze, tra i 12 e i 21 anni, sono costrette a lavorare in condizioni estreme: turni di lavoro di 15 ore al giorno, ambienti malsani, esposizione ad abusi, violenze psicologiche e fisiche.

Il traffico di minori

In Cambogia Mani Tese lavora per garantire protezione e assistenza a bambini abbandonati, traumatizzati e vittime di traffico minorile con la vicina Thailandia. Dal 2001 ha accolto nel suo Centro di Accoglienza di Poipet centinaia di bambini cambogiani, venduti in Thailandia e rimpatriati oppure abbandonati e raccolti per le strade e ha cercato di ridare loro una vita, dopo i traumi che hanno profondamente segnato la loro esistenza. I bambini maggiormente a rischio verranno analogamente assistiti, fornendo loro istruzione e cure mediche. I bambini vittime di trafficking, nel medio e lungo periodo, verranno poi reinseriti nelle famiglie di origine, ove possibile, con l’accordo che continuino a frequentare i corsi scolastici dell’organizzazione partner di Mani Tese e che vengano inseriti nella scuola pubblica appena possibile, oppure indirizzati verso strutture alternative per una residenza più stabile.  

Ottobre 2016

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