Una modalità che coniuga “porta a porta” e cassonetti a calotta. Città divisa in 5 macro zone: da ottobre tocca alla zona verde
Raggiungere il 65% (in termini di peso) di raccolta differenziata e almeno il 50% di materiale recuperato o riciclato entro il 2020: questo l’obiettivo fissato dalla direttiva europea in materia di gestione dei rifiuti e dunque questa la sfida per tutti gli Stati membri.
Si parte dalle realtà locali quali comuni e città, che in Italia gradualmente stanno adeguando i propri sistemi di raccolta, così da renderli realmente efficaci per concorrere al raggiungimento delle percentuali previste.
Anche la città di Brescia si trova nel pieno di questa fase di efficientamento del sistema.
Il 4 aprile 2016 è stato avviato, infatti, un nuovo metodo di raccolta dei rifiuti urbani che combina il “porta a porta” con i cassonetti a calotta, dove deporre la spazzatura con l’utilizzo di un badge identificativo. Un sistema misto, dunque, con raccolta a domicilio di carta, plastica e vetro/lattine, mentre nei cassonetti stradali si destineranno la frazione organica (contenuta negli appositi sacchetti compostabili) e l’indifferenziato.
«Finisce così definitivamente in soffitta il sistema del cassonetto “libero”, inventato e prodotto per anni proprio a Brescia ed esportato in tutto il mondo - afferma Gianluigi Fondra, assessore alla Tutela Ambientale, Verde, Sostenibilità e Protezione Civile -. Votato dal Consiglio comunale a larghissima maggioranza nel 2015, il passaggio al nuovo sistema è stato approvato con l’impegno a condividere con i cittadini, passo dopo passo, gli esiti dei loro sforzi. L’approccio partecipativo ha portato alla costituzione di un gruppo di monitoraggio composto da portatori d’interesse e rappresentanze politiche dell’intera città».
Prima fase: introduzione a zone
Per introdurre il nuovo sistema, il territorio del Comune di Brescia è stato suddiviso in cinque macro zone, ognuna identificata da un colore e interessata dall’avvio della nuova modalità di raccolta a distanza di tre mesi l’una dall’altra.
La prima a partire, in aprile, è stata la Zona Gialla (Buffalora-Bettole, Caionvico, S. Eufemia, S. Polo Cimabue, S. Polo Case, S. Polo Parco, Sanpolino, Porta Venezia), mentre a fine giugno il sistema è stato esteso alla Zona Blu (Fornaci, Villaggio Sereno, Don Bosco, Folzano, Lamarmora e Porta Cremona).
A ottobre sarà la volta della Zona Verde (Chiesanuova, Fiumicello, Primo Maggio, Villaggio Badia, Villaggio Violino, Porta Milano, Chiusure) e, come per le zone precedenti, l’operazione di introduzione comincia dal dialogo con la cittadinanza: dall’8 settembre sono in programma una serie di assemblee informative e il 26 parte la distribuzione dei kit per la raccolta.
Per riuscire a consegnare oltre 1000 kit al giorno, verrà montata temporaneamente una tensostruttura in via Reverberi 34, dotata di nove sportelli e completa di info point multilingue. Inoltre, in accordo con i Consigli di Quartiere sono stati individuati alcuni punti di consegna dislocati, per facilitarne il raggiungimento a persone con difficoltà motorie.
Luoghi e orari di ritiro del kit sono comunicati dal Comune tramite lettera consegnata a tutti gli abitanti della zona. Nel 2017 faranno seguito le aree mancanti: a gennaio il sistema verrà introdotto nella Zona Viola (Urago, Casazza, Mompiano, S. Bartolomeo, S. Rocchino, Villaggio Prealpino, Crocifissa di Rosa) e infine ad aprile si completerà la fase di aggiornamento raggiungendo anche il centro città, la Zona Rossa (Brescia antica, centro storico Nord, centro storico Sud, S. Eustachio, Borgo Trento).
«I primi risultati, a soli tre mesi circa dall’introduzione del nuovo sistema, sono confortanti: nella zona gialla si è passati dal 42,8% dell’anno scorso al 62,5% nel periodo aprile-giugno 2016. Questo dato lascia ben sperare nella bontà del metodo scelto, che ha tenuto in considerazione sia gli obiettivi che la necessità di non stravolgere le abitudini dei cittadini – l’assessore Fondra commenta così un primo bilancio dell’operazione -. Ad aprile 2017 tutta la città avrà ricevuto il kit per il nuovo sistema di raccolta e la realizzazione di due nuove piattaforme ecologiche comunali andranno a completare il sistema cittadino di raccolta differenziata per proiettare Brescia verso i livelli di altre città europee».
In una fase successiva è prevista anche l’istituzione di due innovativi Centri del Riuso.
Per tutti dettagli del progetto, modalità e giorni di raccolta, si veda il sito dedicato:
Angela Garbelli