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Bilancio post Expo: consolidiamo il successo

Bilancio post Expo: consolidiamo il successo

Coop protagonista con il supermercato del futuro

Va concludendosi l’anno dell’Expo ed è tempo di bilanci per l’evento mondiale che si è svolto a Milano.

Milano e l’Italia escono con una rinnovata immagine di qualità: è emersa l’eccellenza nella filiera agroalimentare, un Paese più forte e consapevole che su questi contenuti è possibile consolidare e rafforzare l’economia italiana. Anche solo per questo motivo ritengo che il bilancio sia nettamente positivo.

Questo risultato non era scontato, l’inizio dell’evento è stato segnato da ritardi e polemiche sopite dal progressivo e straordinario risultato di oltre 20 milioni di visitatori, dalla qualità del dibattito culturale, scientifico e politico che si è sviluppato nel corso della manifestazione, culminato con la consegna all’ONU della “Carta di Milano”.

La Carta è stata sottoscritta non solo da numerosissimi Capi di Stato, ma da milioni di cittadini, a conferma di un approccio al tema dell’Expo che ha creato, attraverso la partecipazione delle persone, un valore aggiunto importante e un modello innovativo della proposta.

Expo indubbiamente è stata una platea importante per tutta la cooperazione italiana, forte e diffusa nelle realtà del mondo agricolo e della trasformazione alimentare.

Per Coop è stata l’occasione di presentare il supermercato del futuro nel Future Food District, facendo emergere il tema dell’alimentazione di qualità, in una filiera sostenibile, sicura, trasparente ed etica, criteri che sempre più devono caratterizzare il rapporto tra la grande distribuzione e i consumatori.

Un approccio che è stato premiato dalla visita nel supermercato di oltre un milione e 700mila visitatori e infine non dimentichiamo Cascina Triulza, che ha animato il confronto internazionale e nazionale sui temi sociali legati al cibo.

E’ ancora prematuro calcolare il lascito complessivo di questa manifestazione planetaria: sui contenuti sicuramente ci sono tutte le premesse per un salto di qualità nelle politiche e strategie internazionali per affrontare i grandi paradossi della nutrizione e della fame, tra chi ha troppo e chi non ha nulla, tra malnutrizione e sprechi di cibo.

Anche i benefici per l’Italia sono diversi: alcuni immediati, frutto dei risultati raggiunti nel corso dell’esposizione, altri che si potranno vedere e valutare nel prossimo futuro, attraverso le esportazioni e il lavoro nella filiera agroalimentare, nei processi che hanno innescato nuove relazioni internazionali, nella consapevolezza che bisogna fare sistema, affinché le eccellenze del settore lavorino insieme nella competizione internazionale.

Grazie all’Italia è emersa con forza una peculiarità fondamentale del nostro sistema agroalimentare: la biodiversità declinata nelle tipicità delle produzioni locali, che è un primato da cui trarre una lezione fondamentale per il futuro, che può essere una risposta molto concreta al monopolio delle multinazionali che controllano i semi e spingono per lo sviluppo degli OGM, che sono l’esatto contrario della tipicità agricola.

Il modello italiano è stato protagonista dell’Expo ed è un insieme di valori importanti e di tradizioni gastronomiche legate al territorio che hanno favorito il legame e il radicamento del mondo agricolo con le tipicità locali e lo sviluppo di filiere di qualità.

Ora è importante non disperdere questo primato. L’università Bocconi ha stimato in circa 10 miliardi di euro il Pil aggiuntivo frutto dell’esposizione universale che potrebbe portare, entro il 2020, il fatturato dell’esportazione agroalimentare a circa 50 miliardi di euro.

E’ una previsione non avventata se effettivamente l’Italia saprà ben utilizzare il credito di credibilità acquisito nella gestione dell’evento.

Tra i lasciti aperti dall’Expo resta l’incognita del futuro del sito di 110 ettari, su cui è già iniziata una discussione tra i diversi attori istituzionali, imprenditoriali e la società civile. Anche a questo proposito sarà importante una visione di sistema che non ripeta strade troppo spesso battute in passato, rispetto al riuso delle aree dismesse.

Il sito è infrastrutturato e in una posizione strategica per proseguire e consolidare i risultati raggiunti dall’esposizione; potrebbe essere dunque un grande bacino dell’innovazione e della ricerca scientifica multidisciplinare con un focus prioritario sul tema dell’Expo “Nutrire il pianeta - Energia per la vita”, per ripartire da lì e dare continuità.

Valter Molinaro - Responsabile Innovazione e Servizi Coop Lombardia

Dicembre 2015

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