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Bergamo per la sostenibilità alimentare

Bergamo

Il seme di un progetto che darà buoni frutti

Il mondo contemporaneo si trova oggi più che mai costretto ad affrontare il problema del cibo buono, pulito, giusto e disponibile per tutti. Infatti ognuno di noi si può rendere conto di quanto i cambiamenti climatici abbiano sconvolto i fragili equilibri del nostro pianeta, causando carestie, carenze di acqua e di cibo per un sempre più ingente numero di uomini, donne e bambini, provocando di conseguenza dei massicci movimenti migratori.

Per tutti questi motivi l’Unione Europea ha messo in atto un progetto denominato RRI (Responsible Research and Innovation) avente lo scopo di rivolgersi a tutta la comunità del nostro continente per condividere e diffondere le idee di agricoltura biologica, conoscenza delle biodiversità, cibo sostenibile, regimi alimentari corretti, impatto sull’ambiente e soprattutto contrastare gli sprechi alimentari, incentivando chiunque a donare il cibo non consumato.

Questo progetto coinvolge dodici paesi europei e un paese africano, l’Uganda; con la partecipazione attiva di ben novantamila persone e l’organizzazione di numerosi convegni, allestimenti di Science Café, presenza sui social network, intende raggiungere in modo consistente la popolazione per metterla a conoscenza di tutto ciò che riguarda il buon cibo sostenibile.

Proprio in questo contesto si inserisce il progetto Big PicNic, lanciato dal Comune di Bergamo, insieme all’Associazione Amici dell’Orto Botanico Lorenzo Rota, Valle della Biodiversità e Aiga (Associazione Italiana Giovani Avvocati).

Venerdì 25 novembre nella suggestiva cornice della Sala Curò, in piazza Cittadella in Bergamo Alta, i rappresentanti delle sopraccitate istituzioni hanno tenuto un convegno che ha visto una consistente affluenza di pubblico interessato. Big PicNic è un progetto ambizioso e ben articolato, capace di vincere un bando europeo e che perciò per ben tre anni usufruirà dei finanziamenti dell’Unione Europea.

Innanzitutto coinvolge delle istituzione di professionisti, quali avvocati e dottori agronomi, i primi in grado di spiegare al pubblico tutto ciò che riguarda le complesse norme legislative che ruotano intorno al mondo dell’alimentare, in particolare la filiera controllata del prodotto, la sua rintracciabilità e l’etichettatura; i secondi hanno l’obiettivo di responsabilizzare i cittadini sull’importanza della cura delle piante, in quanto esseri viventi a tutti gli effetti, la cui salute deve essere costantemente monitorata e salvaguardata dall’agronomo, e che devono essere coltivate in un terreno sano, senza ogm, senza pesticidi invasivi e nocivi e attraverso un’irrigazione a goccia, che evita inutili sprechi di acqua.

L’Orto Botanico Lorenzo Rota è altrettanto coinvolto nel progetto Big PicNic come ente in grado di diffondere le idee di cibo sostenibile e sicurezza alimentare a una pubblico sempre più vasto.

Di fatto, gli orti botanici sono i veri conservatori, cultori e diffusori del sapere che riguarda il vasto mondo delle piante.

Tutti gli orti botanici del mondo si devono impegnare in un grande progetto che mira a coinvolgere e interagire con famiglie, bambini, adolescenti, anziani, e trasmettere di conseguenza tutti i valori che riguardano la tutela dell’intero e immenso patrimonio agricolo e botanico, la conservazione degli equilibri naturali e il diritto al cibo sano e sicuro per chiunque.

Tutti noi cittadini auspichiamo che il giusto impegno di questo folto gruppo di professionisti dia vita un domani ai buoni frutti sperati.

Elena Parigi 

Dicembre 2016

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