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Aziende e salute

Aziende e salute

Perché promuovere un’alimentazione sana nei luoghi di lavoro è importante

Il benessere fisico, psichico e sociale è essenziale per la qualità della vita e, considerando che sul posto di lavoro si trascorrono molte ore, diventa fondamentale che un’azienda non solo si impegni a soddisfare i requisiti giuridici di salute e sicurezza, ma possa anche promuovere buone pratiche per migliorare le condizioni generali del dipendente, ricordando che il benessere “personale” è il benessere “del personale” e di conseguenza dell’impresa.

Il datore di lavoro potrebbe infatti rivestire un ruolo attivo per promuovere attività che possano contribuire alla prevenzione di numerose malattie caratteristiche della nostra epoca, quali per esempio ipertensione, obesità, diabete e patologie cardiovascolari, molte delle quali hanno alla base fattori di rischio comuni ma, per fortuna, modificabili. Infatti, da studi clinici è stato dimostrato che esistono quattro variabili che incidono sulla possibilità che una persona si ammali meno:

• una dieta sana

• BMI (Body Mass Index) o IMC (Indice di Massa Corporea) inferiore a 30: è il rapporto tra il peso dell’individuo e la sua altezza al quadrato espressa in metri ed è utilizzato come un indicatore dello stato di peso forma

• praticare almeno 3,5 ore di attività fisica alla settimana (circa 30 minuti al giorno)

• non aver mai fumato.

In qualità di esperta di alimentazione, sono convinta del ruolo chiave delle aziende nella promozione di scelte salutari, per questo insieme ad alcune di loro ho sperimentato progetti di prevenzione, condotti anche al di fuori dei luoghi di lavoro: concrete opportunità rivolte ai lavoratori per cambiare il proprio stile di vita. Queste buone pratiche sono descritte nel progetto Whp (www.retewhpbergamo.org - vedi box).

Esempi di buone pratiche aziendali

Un’attività semplice e non costosa potrebbe consistere in una campagna di prevenzione fatta di messaggi da inserire ogni mese in busta paga, dalla Piramide alimentare - basata sui principi di varietà nel cibo, equilibrio e presenza ogni giorno di alimenti dei vari gruppi – a una lista di frutta e verdura di stagione che con vitamine e sali minerali possono integrare diete spesso carenti di questi nutrienti, e che grazie alle fibre contribuiscono a prevenire alcuni tumori e a procurare un senso di sazietà che aiuta a introdurre meno calorie.

Considerando inoltre che sovrappeso e obesità sono fattori di rischio per infarto, ictus, diabete, tumori e mortalità precoce in genere, un messaggio in busta paga potrebbe evidenziare anche alcuni consigli per mantenersi in forma. Altri consigli potrebbero essere affissi alle pareti della struttura aziendale in punti strategici o di maggior passaggio: “Usa le scale, non prendere l’ascensore! Migliora l’umore, l’elasticità di arterie e vene, favorisce il buon funzionamento dell’intestino, migliora la massa ossea e ci permette anche di bruciare calorie”.

Alcune aziende scelgono di distribuire opuscoli informativi sulla nutrizione o di spedire via mail articoli redatti da esperti (www.unamailalgiorno.it). Altre attivano convenzioni con studi di consulenze dietetiche, centri sportivi, centri benessere, oppure organizzano incontri formativi di educazione alimentare, estendendo l’invito anche ai familiari dei dipendenti.

Alcune ditte indicono persino concorsi a premi o inseriscono cibi di qualità nei distributori automatici e nelle mense, proponendo menù con maggior presenza di frutta e verdura, pane a basso contenuto di sale e integrale, cereali integrali e legumi.

A volte anche le tovagliette copri-vassoio sono a tema come nel caso di un’azienda che ha scelto come argomento: “Per mangiare equilibrato abbina i piatti con i colori giusti”. In alcuni contesti ai dipendenti si propongono corsi di cucina naturale, realizzabili all’interno dell’azienda, presso la cucina aziendale (o locale dedicato), o in strutture esterne, durante o dopo l’orario di lavoro.

Queste e tante altre sono iniziative importanti per sensibilizzare i lavoratori a una sana alimentazione e contribuiscono inoltre a migliorare l’immagine dell’impresa che verrà percepita come socialmente responsabile e attenta ai bisogni del personale.

È proprio il caso di dire che: “Promuovere la salute è una bella impresa!”

Rossana Madaschi, Ec. Dietista e Docente di Scienza dell'Alimentazione

 

Whp Bergamo

Whp Bergamo è una rete di 108 aziende che si impegnano a realizzare buone pratiche nella promozione della salute dei lavoratori, secondo un percorso predefinito la cui validità è garantita dall’Agenzia di Tutela della Salute.

La rete si è sviluppata grazie alla collaborazione tra ATS e Confindustria Bergamo con la collaborazione, il sostegno e il patrocinio della Provincia di Bergamo, dell’Organismo Paritetico Provinciale per la sicurezza sul lavoro, delle Società scientifiche del settore e di altri enti e istituzioni. Il modello di accreditamento che caratterizza il programma Whp è stato ideato e sperimentato nella Provincia di Bergamo ed esteso nel 2013 a tutta la Regione Lombardia.

Il Programma ha ottenuto nel 2011 il certificato di partner di eccellenza della Rete Europea ENWHP e nel 2012 il logo della campagna del Ministero della Salute “Guadagnare Salute”. Il modello prevede un accreditamento annuale con il conferimento di uno specifico logo “Luogo di lavoro che promuove la salute”, assegnato a nome della Rete Europea ENWHP (European Network for Health Promoting Workplace).

I luoghi di lavoro che aderiscono alla Rete iniziano un percorso che prevede la realizzazione di buone pratiche efficaci nel campo della promozione della salute: alimentazione corretta, contrasto al fumo di tabacco, incentivi all’attività fisica, promozione della sicurezza stradale, contrasto all’abuso di alcol e promozione del benessere personale e conciliazione vita lavoro.  

Ottobre 2017

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