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Astino: La Valle della Biodiversità cresce in estensione e varietà naturalistica

Astino

Nel 2017 la sezione di Astino verrà ampliata di oltre 2 ettari e arricchita con nuove varietà di piante

Prezioso tassello del Parco dei Colli, la Valle d’Astino ha conosciuto in questi ultimi anni una rinascita naturalistica e culturale, grazie alla ristrutturazione e alla riapertura al pubblico del secolare monastero vallombrosano. In questo contesto di antropizzazione armoniosa, di incontro tra coltivazione, vegetazione spontanea e storia, è nata la Valle della Biodiversità, sezione di Astino dell’Orto Botanico Lorenzo Rota.

Il Comune di Bergamo ne amplierà il perimetro con un primo lotto dell’estensione di 21.700 metri quadrati; l’accordo di programma con Regione Lombardia, Parco dei Colli, Fondazione MIA, Società Val d’Astino dovrebbe essere firmato nella primavera 2017 e prevede l’estensione fino a via dell’Allegrezza. L’area verrà bonificata, verranno estirpati i rovi che attualmente la ricoprono e saranno recuperati i percorsi storici che la attraversavano. Si opererà quindi la piantumazione di oltre duecento varietà di alberi da frutto, come il nocciolo, il corniolo, il gelso, il melograno, il sorbolo e il mandorlo, ma anche il nespolo giapponese.

Oltre alle finalità agroalimentari, la nuova sezione della Valle avrà un ruolo didattico e per questo motivo sarà fornita di pannelli didascalici identificativi delle specie presenti. I lavori dovrebbero essere avviati già a partire dalle prossime settimane e proseguire nei primi mesi del 2017, in modo da rendere la nuova area accessibile al pubblico in primavera, alla riapertura della Valle della Biodiversità.

Nei sei mesi di apertura dello scorso anno sono stati registrati ben 20mila visitatori e si spera che la valorizzazione di un’ulteriore porzione di territorio possa avvicinare sempre più cittadini a questo angolo di Bergamo, appena riscoperto, e al mondo della biodiversità e del biologico. Il terreno oggetto di intervento è di proprietà della Fondazione MIA, che lo cederà in comodato d’uso trentennale all’Orto Botanico, affinché lo valorizzi per la promozione della agro-biodiversità e delle colture sostenibili e biologiche.

Il progetto prevede anche una gestione conservativa dei boschi che abbracciano esternamente la Valle, per un’unione equilibrata di colture e vegetazione spontanea.

Elena Vitali

Dicembre 2016

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