Sabato 13 maggio 2023 alle 15 al Festival due ospiti d’eccezione sul tema “Il capitale della cultura, per una transizione ecologica”
Una transizione sempre più urgente e inevitabile, cambiamenti climatici sempre più evidenti e impattanti sulla nostra economia, la nostra società, la nostra vita. Dati scientifici, manifestazioni di piazza, agende politiche e istituzionali che ormai hanno portato a trattare l’argomento ad ogni livello, in ogni dove, in qualunque situazione. Nelle scuole, nei meeting, in azienda, sui media, pure nei bar ormai se ne parla ampiamente.
Eppure… eppure la complessità della nostra società, una politica (internazionale e locale) poco efficace e poco coraggiosa, il radicamento delle nostre abitudini, una mentalità legata al consumo di risorse a torto ritenute a disposizione dell’uomo, non consentono ancora di effettuare quello scatto necessario, quantomeno, ad arginare una prospettiva certa e sempre più ravvicinata. Una cultura antropocentrica da secoli permea la nostra vita su questo Pianeta ed è profondamente insita in ogni attività umana. Come intervenire su di un paradigma così consolidato e diffuso? Come evolvere verso una cultura della sostenibilità, che ponga al centro senza esitazione l’equilibrio tra essere umano e Pianeta, oggi e per le future generazioni? L’arte, in ogni forma, è stata spesso l’avanguardia capace di cogliere i segni e generare nuove tendenze; la cultura è lo strumento migliore che l’umanità ha per comprendere se stessa e il mondo attorno. E’ un vero e proprio capitale, sul quale investire per consentire a questa invocata transizione la possibilità di compiersi.
Sabato 13 maggio alle 15 al Festival della SOStenibilità di Bergamo ne parleremo con due massimi esperti di ambiente e di arte, insieme a numerosi altri ospiti, tra istituzioni, associazioni e addetti ai lavori, per un dibattito che non può mancare per una Capitale italiana della Cultura.
Diego Moratti
Nato a Roma nel 1959, laureato in Scienze Geologiche (110/110 e lode) e Dottore di Ricerca in Scienze della Terra (PhD), è attualmente Primo Ricercatore presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria). E' autore di decine di pubblicazioni scientifiche su riviste italiane e internazionali.
Dal 2019 conduce “Sapiens, un solo pianeta” e “Sapiens Doc” su Rai Tre e collabora regolarmente a “Kilimangiaro” su Rai3; ha realizzato e collaborato a numerose trasmissioni e programmi su Rai1, La7, Rai International.
Attualmente scrive su La Stampa di Torino, su Qui Touring e su Le Frecce. Ha scritto per National Geographic, Newton, Natura, Oasis e Consumatori Coop.
E' autore di numerosi libri e pubblicazioni per le maggiori case editrici italiane, nonché manuali e libri per ragazzi.
Come divulgatore scientifico ha sviluppato diversi progetti sulla comunicazione di temi ambientali di forte e spesso drammatica attualità, quali il risparmio energetico, il riciclaggio dei rifiuti, il risparmio idrico e la situazione ecologica del pianeta che si sono tradotti in altrettante conferenze sceniche.
E’ stato testimonial di diversi progetti ambientali per sensibilizzare la società civile italiana sulle tematiche ecologiche.
Collabora come storyteller con alcuni artisti italiani: Nicolò Fabi, Giobbe e Covatta, Enzo Favata, Dario Vergassola, Lorenzo Baglioni, Max Casacci.
Tiene conferenze e seminari in tutta Italia.
Andrea Conte (Roma, 1978). Andreco è un artista italiano, attivista e ingegnere ambientale specializzato in sostenibilità. Attivo fin dalla fine degli anni ’90 l’artista unisce la propria formazione scientifica (dottorato in Ingegneria Ambientale e collaborazioni post dottorato con Università di Bologna e Columbia University di New York), con il personale percorso artistico, concentrando il suo pensiero sulla gestione sostenibile delle risorse in diverse condizioni climatiche. La sua ricerca è focalizzata sul rapporto tra uomo e natura, sia intesa come paesaggio naturale che come ambiente costruito.
A fare da collante tra gli studi accademici e il lavoro artistico è il Climate Art Project, un progetto multidisciplinare tra arte, scienza e attivismo. Iniziato a Parigi nel 2015, durante l’importante conferenza Cop21, ha visto Andreco lavorare in diverse città del mondo.
Le sue opere sono state esposte in manifestazioni artistiche istituzionali, musei e gallerie di tutto il mondo tra cui La Biennale di Architettura di Venezia (2018), La Triennale di Milano (2018), la Saatchi Gallery di Londra (2017), il Centro per L’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato (2017), il MACRO di Roma (2013). Vincitore del Premio Speciale del “Talent Prize 2017” e nel 2016, Vincitore di Jazzi, è selezionato per il Gran Tour d’Italie del MIBAC 2019; vincitore dei Bandi Creative living Lab 2018, 2019, finalista per l’Oscar alla comunicazione ambientale 2019 relativa ai Cambiamenti Climatici.