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Amianto: finanziamento di 17 milioni alle imprese per interventi di bonifica

Amianto: finanziamento di 17 milioni alle imprese per interventi di bonifica

Il Ministero dell’Ambiente destina i fondi alle imprese che effettuano interventi a partire da 20 mila euro

Credito d’imposta al 50% delle spese sostenute, per tutte le imprese che effettuano interventi di bonifica dall’amianto su beni e strutture produttive effettuati e conclusi entro il 2016.

È quanto stabilisce il decreto del Ministero dell’Ambiente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 ottobre, mettendo a disposizione un finanziamento complessivo di 17 milioni di euro per gli anni 2017, 2018 e 2019.

Con il decreto sono state individuate le modalità attuative del credito previsto dal Collegato ambientale approvato lo scorso dicembre, ovvero legge 221 del 2015 “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”.

Il Credito d’Imposta verrà concesso solo per interventi di rimozione e smaltimento, anche previo trattamento in impianti autorizzati, dell’amianto presente in coperture e manufatti di beni e strutture produttive ubicati nel territorio nazionale, effettuati nel rispetto della normativa ambientale e di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Sono ammesse, inoltre, le spese di consulenze professionali e perizie tecniche nei limiti del 10% delle spese complessive sostenute.

Infine, il finanziamento spetta a tutti quegli investimenti con importo unitario superiore a 20mila euro fino a un massimo di 40mila euro per ciascuna impresa.

Come richiedere il finanziamento

Le imprese potranno presentare il proprio progetto di bonifica a partire dal 16 novembre 2016, tramite il portale web accessibile dalla home page del Ministero dell’Ambiente, registrandosi a partire dal 27 ottobre 2016. Entro 90 giorni dalla presentazione dell’istanza, il Ministero comunicherà alle imprese il riconoscimento o il diniego dell’agevolazione.

«Un passo fondamentale – afferma il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – che mi auguro possa dare ulteriore slancio ed efficacia al percorso intrapreso per liberare l’Italia dall’amianto, anche puntando ad un maggiore coinvolgimento delle imprese, con nuove risorse e più trasparenza».

Bonificare il nostro territorio

Una bella occasione quindi per bonificare il nostro territorio dalla fibra killer presente sin dagli anni ’50. Infatti, secondo il “Dossier Amianto” pubblicato dall’Inail nel luglio 2015, attualmente, in Italia sono 34mila i siti contaminati da amianto; in particolare sarebbero ben 75mila gli ettari dove la presenza dell’amianto è stata accertata.

Una cifra purtroppo destinata a crescere poiché la mappatura da parte di Inail, Ministero dell’Ambiente e Regioni è ancora in corso.

Inoltre secondo i dati Legambiente, sarebbero oltre 188mila gli edifici pubblici e privati contenenti amianto, mentre ammonterebbero a 6.913 i siti industriali interessati.

Risulta quindi estremamente importante, di fronte a queste cifre, la gestione delle procedure per la rimozione della fibra che rimane strettamente legata al problema dello smaltimento di questo rifiuto “ingombrante”.

Attualmente nel territorio nazionale sono presenti 24 impianti distribuiti in undici regioni con volumetrie a disposizione sempre in costante calo.

Un numero insufficiente a sostenere il totale degli interventi che dovrebbero essere messi in campo nel prossimo futuro per cercare di bonificare l’intero territorio. Nel 2013 infatti più della metà dei rifiuti contenenti amianto – ben 254mila tonnellate – sono state esportate all’estero, principalmente in Germania.

Alla luce della situazione attuale il credito d’imposta risulta un ulteriore ed utile strumento da utilizzare per la lunga e complessa battaglia contro l’amianto, ma molto c’è ancora da fare.

Marta Morarelli

 

Credito d’imposta per l’eliminazione dell’amianto: i dettagli del bando

I beneficiari

Soggetti titolari di reddito d’impresa, che effettuano interventi di bonifica dall’amianto, su beni e strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016

Interventi e spese ammissibili

Interventi di rimozione e smaltimento, anche previo trattamento in impianti autorizzati, dell’amianto presente in coperture e manufatti di beni e strutture produttive ubicati nel territorio nazionale

Spese di consulenze professionali e perizie tecniche nei limiti del 10% delle spese complessive sostenute e comunque non oltre l’ammontare di 10.000 euro

Entità e forma dell’agevolazione

Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 50% delle spese sostenute per gli interventi (agevolazione minima concedibile euro 10.000; agevolazione massima concedibile euro 200.000)

Termini di presentazione

Dal 16 novembre 2016 fino al 31 marzo 2017

Ottobre 2016

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