Il Lago di Garda torna al centro di un nuovo progetto della cooperativa Cauto che coinvolge scuole e “nativi ambientali”
Questa giornata segna l’avvio ufficiale delle azioni di Acqua essenza assenza di vita, il progetto della cooperativa Cauto finanziato da Fondazione Cariplo My Future, con l’obiettivo di aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado sulla sostenibilità ambientale e favorire la comprensione del loro ruolo di protagonisti della transizione ecologica. Il progetto terminerà a giugno 2024 e le sue azioni sono divise in tre macro-aree e si susseguiranno durante tutto l’arco dell’anno scolastico per concludersi con un evento che sarà un momento di racconto, condivisione e restituzione al territorio.
In particolare “Acqua essenza assenza di vita” è una risposta al lampante stato di rischio del bacino idrico che impatta sul territorio circostante come una delle conseguenze del cambiamento climatico qui più visibili. Da una parte la vitale necessità della risorsa acqua e dall’altra la scarsità, esito del periodo di siccità degli ultimi anni, che ha messo a dura prova il bacino lacuale del Garda.
Siccità e cambiamenti climatici
Questa progettualità si pone in continuità con una serie di azioni già intraprese, che hanno identificato il bacino lacustre gardesano come luogo fortemente a rischio, a seguito del cambiamento climatico. “Acqua essenza assenza di vita” nasce dall’esperienza della cooperativa Cauto, ente proponente e vincitore del progetto, in collaborazione con gli enti in Rete che a titolo e livello diverso hanno negli ultimi anni portato avanti progetti di sensibilizzazione, coinvolgimento, partecipazione attiva ed educazione a diversi target del bacino gardesano: Acque bresciane - Servizio Idrico Integrato, l’Alta Scuola per l’Ambiente (ASA) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, il Comune di Desenzano del Garda, gli Istituti Comprensivi IC1 Desenzano, Lonato, Valtenesi, la Comunità del Garda, l’Ente per la gestione della Riserva Naturale “Torbiere del Sebino”, due classi 4^ dell’IC di Provaglio d’Iseo e l’artista Silvio Boselli.
Il progetto rispecchia un approccio di territorio che parte dal generare domande condivise prima di attivare azioni e prendere decisioni mettendo in dialogo più fattori per costruire nella relazione le soluzioni. Rivolto ai “nativi ambientali”, l’ambiente viene presentato non come oggetto con mere caratteristiche fisiche, ma come un contesto complesso in cui la comunità genera strategie d’azione, con ruolo di soggetto attivo per la cura dei luoghi.
Greta Cocchi, responsabile educazione ambientale della cooperativa Cauto, sottolinea i numeri che si vogliono raggiungere: “Stimiamo di riuscire a raggiungere e coinvolgere in modo diretto 1.500 ragazzi di 65 classi; 130 docenti e formatori scolastici; 3.000 genitori; 1.000 cittadini per l’evento finale e 50 studenti di due classi dell’I.C. di Provaglio d’Iseo con cui realizzeremo un gemellaggio, un ponte tra i laghi. Il focus principale restano i giovani poiché l’educazione è il filo rosso che collega gli obiettivi dell’Agenda 2030. L’obiettivo 4, dedicato all’educazione di qualità, equa e inclusiva, impegna gli Stati a garantire entro il 2030 che tutti i discenti acquisiscano la conoscenza e le competenze necessarie a promuovere lo sviluppo sostenibile. Una sfida complessa, che richiama l’esigenza di relazioni educative diffuse, a scuola, con i giovani e le loro famiglie”.
Tre macro-aree di intervento
1. Area formativa dedicata alla conoscenza scientifica: l’acqua, il bacino lacuale e la risorsa idrica, l’antropocene e il cambiamento climatico, la scarsità di acqua e le conseguenze.
Azioni:
- Formazione docenti ed educatori - a cura dell’Alta Scuola per l’Ambiente;
- Percorsi formativo-didattici e laboratoriali - a cura di Cauto in collaborazione con Acque Bresciane.
2. Area di attivazione per sviluppare competenze necessarie alle nuove generazioni per divenire i futuri decisori in un’epoca di transizione ecologica.
Azioni:
- Azione editoriale: alla ricerca dell’acqua perduta, a cura di Acque Bresciane;
- Clic Plan Plus: focus siccità, a cura dell’Alta Scuola per l’Ambiente e una classe.
3. Area diffusione dell’analisi di territorio elaborata, delle esperienze e dei risultati ottenuti come occasione di crescita culturale più ampia.
Azioni:
- Scambio Lago: un ponte tra i laghi, a cura di Cauto;
- Evento finale - a cura della Rete di progetto.