L’associazione per il rilancio della bicicletta ha festeggiato l’anniversario con nuovo logo inclusivo, sito rivisitato e una mostra itinerante
Nel mese di marzo A.Ri.Bi., l’associazione nata per rilanciare l’uso della bicicletta, ha festeggiato i suoi primi intensi 40 anni di attività attraverso una lunga diretta Facebook. L’evento social, dal nome “40 anni e Non Dimostrarli”, è stato guidato dalla presidente di A.Ri.Bi. Claudia Ratti e dal vicepresidente Nicola Freti, coadiuvati dai tanti volontari che rappresentano l’anima dell’associazione, e ha visto l’intervento di molte delle personalità che hanno contribuito a rendere A.Ri.Bi. una tra le realtà più attive in Italia nella promozione e nella divulgazione della mobilità sostenibile. Tra gli ospiti non sono volute mancare Lara Magoni, assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia e Delegato CONI, e Sara Gallone, Senatrice della Repubblica e Segretario Commissione Ambiente.
Progetti passati e presenti
L’evento per i 40 anni di A.Ri.Bi. non è stata solo l’occasione per una reunion digitale (in attesa di poter tornare a festeggiare in presenza), ma è stato anche il momento per ricordare i progetti che hanno caratterizzato il recente passato dell’associazione. Anche in un momento difficile come quello vissuto nell’ultimo anno, A.Ri.Bi. ha comunque trovato il modo per proseguire le sue attività. Sul finire del 2020, ad esempio, è stato assegnato il titolo del progetto “La Piccola Copenaghen” alla città di Treviglio (Bg). Il nuovo concorso è nato per premiare le realtà che si impegnano in importanti politiche nei confronti delle mobilità su due ruote e la città di Treviglio ha raccolto più punti (42) di Bergamo e Cavernago (38 per entrambe) grazie al sostegno dei progetti in tema di educazione stradale e alla realizzazione di zone 30 e nuovi chilometri di piste ciclabili. Un riconoscimento che rimarrà a Treviglio fino alla fine del 2021 quando si terrà la seconda edizione del concorso.
Logo, sito e mostra
Vista l’impossibilità di concentrarsi su eventi e iniziative pubbliche, l’inizio del 2021 è servito ad A.Ri.Bi. per lavorare alla creazione e alla presentazione di un nuovo logo inclusivo che al suo interno presenta la bandiera della pace e ribadisce come l’associazione non ammetta nessun tipo di discriminazione.
Anche il sito di A.Ri.Bi. ha subito un importante intervento di ristrutturazione digitale diventando una piattaforma più smart e accattivante e con maggiore appeal per le nuove generazioni. E ancora, nel corso della diretta social è stata presentata la mostra itinerante formata da otto pannelli 100 x 70, realizzata in inglese e in italiano, creata con lo scopo di divulgare i principi fondanti e gli obiettivi dell’associazione.
La mostra girerà in lungo e in largo per la provincia di Bergamo per essere vista da più persone possibile.
Il progetto Ciclostrada ATB
Se molto è stato già fatto in tema di sensibilizzazione verso una mobilità sempre più sostenibile che metta la bicicletta al centro, per A.Ri.Bi. rimane ancora tanto da fare. In questo senso, molti degli sforzi dell’associazione al momento sono rivolti verso la Ciclostrada ATB (Albino-Bergamo-Treviglio). Si tratta del progetto per la creazione di una struttura dedicata a biciclette e mezzi elettrici o servoassistiti (escluse le automobili) che colleghi Albino a Treviglio passando per Bergamo. È un piano al quale A.Ri.Bi. lavora ormai da molti anni, in collaborazione con l’architetto Fulvio Valsecchi del Master di San Vigilio e con gli ingegneri eV-Now!. Nel collegamento Albino-Bergamo esiste già la Ciclabile della Val Seriana e la proposta di A.Ri.Bi. prevede la costruzione di una nuova struttura per la mobilità, una Ciclostrada appunto, che si snodi accanto alla linea ferroviaria che unisce Bergamo a Treviglio. Una soluzione sostenibile che permetterebbe di dare un supporto importante agli spostamenti quotidiani lungo una tratta ad alta densità di popolazione, ma anche di fornire un’ulteriore struttura a supporto del settore cicloturistico da anni in forte espansione.
Gianluca Zanardi